Il Piano Nazionale d’Azione per il Radon (PNAR), previsto dall’art. 10 del D.lgs 31 luglio 2020 n.101 (atto di recepimento della Direttiva 2013/59/Euratom), è un obbligo comunitario e deve essere adottato, entro il 27 agosto 2021, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, di concerto con i Ministri delle Imprese e del Made in Italy, del Lavoro e delle politiche sociali e delle Infrastrutture e dei trasporti, d'intesa con la Conferenza Stato-Regioni, sentito l'Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare (ISIN) e l'Istituto superiore di sanità (ISS).
La finalità del PNAR è la riduzione dei rischi di lungo termine attribuibili all’esposizione al radon.
L’obiettivo del Piano si raggiunge attraverso una molteplicità di Azioni, ricondotte in 3 Assi - Misurare, Intervenire, Coinvolgere - e di Attività previste all’interno delle suddette Azioni realizzate con il coinvolgimento di differenti amministrazioni.
Data la multidisciplinarietà propria del fenomeno radon, la finalità principale del Piano si ottiene mediante la realizzazione di Azioni in ambiti molto diversi: dalla classificazione delle aree territoriali in cui si ritiene prioritario intervenire, alla disponibilità di servizi di dosimetria radon riconosciuti idonei e di esperti di interventi di risanamento adeguatamente formati, di indicazioni sugli interventi di risanamento e per la progettazione di nuovi edifici dotati di sistemi di prevenzione dell’ingresso di radon, alla sensibilizzazione dei proprietari delle abitazioni e alla possibilità di introdurre forme di incentivo economico, etc.