Governo Italiano
Modalità di partecipazione e soggetti coinvolti nell’elaborazione dei Piani di tutela delle acque
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La normativa nazionale/regionale prevede tra l’adozione e l’approvazione di piani, tipo il piano di Tutela, uno specifico iter (adozione, pubblicazione, osservazioni, controdeduzioni, approvazione) che garantisce la pubblicizzazione, l’accesso alle informazioni/documentazioni, la predisposizione di osservazioni da parte del pubblico e delle autorità compenti e l’obbligo da parte dell’autorità competente di considerare tali osservazioni nel piano;
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l’amministrazione regionale, secondo prassi locali, provvede al coinvolgimento degli stakeholders organizzando presentazioni, audizioni e dibattiti tematici e convegni per associazioni di categorie, attori economici, associazioni culturali e ambientaliste;
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l’articolazione del sistema italiano di competenze amministrative (detenzione di dati, sviluppo di piani di settore, deleghe di competenze…) obbliga la Regione a un coinvolgimento attivo di Enti e Autorità Locali Competenti nella predisposizione del PTA: infatti, in conseguenza di recenti devoluzioni di competenze verso Enti Locali minori e della capillarità del sistema di monitoraggio, la Regione coinvolge Province, Comuni, Consorzi di bonifica, ATO, ecc., sia per reperire informazioni sullo stato e sulle esigenze del territorio sia per condividere le scelte di Piano che influenzeranno le attività amministrative locali (autorizzazioni allo scarico, concessioni di deroghe, raccolta di dati, vigilanza, ecc.).
La Partecipazione sul Piano di tutela delle acque come fase iniziale per la partecipazione nel Piano di Gestione
Le fasi del processo di partecipazione svolte dalle varie Regione per i Piani di tutela rappresentano, nella predisposizione del piano di gestione, le misure adottate per favorire la partecipazione a livello regionale.
Naturalmente, i risultati delle consultazioni sui Piani di tutela delle acque saranno integrati nei processi di partecipazione dei Piani di Gestione con l’obiettivo di approfondire e integrare temi già affrontati e di adattare il processo partecipativo alle esigenze, anche territoriali e sociali, del pubblico.
Questa opportunità di ottimizzare e razionalizzare le procedure di partecipazione da intraprendere per il Piano di gestione con quelle già intraprese per il Piano di tutela comprende anche le fasi di consultazione svolte e da svolgere in materia di VAS dei Piani di Tutela.
