In piena operatività il progetto "Telemetria satellitare applicata alla balenottera comune in mar Mediterraneo"

Nato dalla collaborazione tra MATTM, l’Istituto TETHYS ed un ampio pool di enti di ricerca nazionali ed internazionali, per la marcatura ed il monitoraggio via satellite in tempo reale di esemplari di grandi cetacei

Il Mediterraneo ospita una popolazione di Balenottere comuni che vengono studiate con regolarità ormai da oltre due decenni, soprattutto nel mar Ligure e mar di Corsica che per questi grossi misticeti rappresentano i quartieri estivi di alimentazione.

Diversi studi sono stati compiuti negli ultimi anni sull'utilizzo dell'habitat, sul comportamento, sulla distribuzione e sull'abbondanza delle Balenottere comuni (note ai ricercatori come Balaenoptera physalus) nel Mediterraneo settentrionale in estate, mentre ben poco si sa ancora della loro destinazione invernale.

In altre zone del mondo le Balenottere tendono a migrare tra i quartieri estivi, in cui si alimentano, e quelli invernali dove si dedicano invece alla riproduzione; in Mediterraneo potrebbe avvenire qualcosa di simile oppure, trattandosi di una popolazione sostanzialmente isolata in un ambiente differente da quello oceanico, gli animali si potrebbero comportare in maniera diversa; finora non è stato chiarito definitivamente se le balenottere migrano verso zone ben precise a Sud o se invece si disperdono o, addirittura, se in parte rimangono a Nord.

Attraverso il tracking satellitare l’Istituto Tethys, per la prima volta in Mediterraneo su iniziativa dell’Italia, segue alcuni esemplari nei loro spostamenti al termine della stagione estiva, e costituisce un’importante opportunità di raccolta di informazioni scientifiche finora inedite sui movimenti della specie nel bacino settentrionale del Mediterraneo; diversi animali sono stati equipaggiati con uno speciale trasmettitore in grado di rivelare regolarmente la sua posizione attraverso il sistema satellitare Argos.

Lo scopo è di ottenere informazioni di vitale importanza come la descrizione dell’utilizzo dell’habitat su piccola scala, l'esistenza di eventuali siti di riproduzione finora sconosciuti, l'entità degli scambi con l'Atlantico (se ve ne sono) e le eventuali rotte migratorie: in questo modo sarà possibile individuare aree che necessitano di una protezione speciale (analogamente al Santuario Pelagos, istituito per i cetacei nel Mediterraneo settentrionale). Inoltre, le rotte invernali potranno essere sovrapposte alle informazioni sul traffico marittimo - a tutt'oggi le collisioni con le imbarcazioni, soprattutto di grande stazza, rappresentano una gravissima minaccia per i grandi cetacei e per questa specie in particolare.

Il progetto, che Tethys ha messo in opera per conto della Direzione Protezione Natura del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, si avvale anche della collaborazione di ricercatori dell'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), dell'Università di Siena, dell’Università di Padova, del Dipartimento di Bioingegneria del Politecnico di Milano, dell’Aqualie Institute Brasiliano, dell'IWC (International Whaling Commission) e del NOAA (la statunitense National Oceanic and Atmospheric Administration).

La ricerca è compiuta su specifica autorizzazione da parte degli uffici competenti di Francia, Italia e Principato di Monaco, e viene condotta nel massimo rispetto dei criteri, sia legali che etici, del benessere animale. Il sistema Argos, basato su sei satelliti orbitanti, è il più frequentemente utilizzato proprio per il tracking degli animali, e consente di ottenere dati di posizione per 12 ore al giorno in due "finestre" di 6 ore ciascuna.

La spedizione di Tethys, in mare per tutto il mese di settembre 2012, ha applicato i trasmettitori ad esemplari presenti nelle acque tra il golfo di Genova ed il mare di Corsica, seguendo gli spostamenti degli animali in tempo reale: ogni dispositivo è in grado di fornire (a seconda del tipo e della programmazione della trasmissione dati) da 25mila a 90mila trasmissioni, restando in attività fino a qualche mese.

I risultati preliminari indicano che le balenottere marcate sono al momento rimaste nella zona centrale del Santuario Pelagos, tra Sanremo e la parte settentrionale della Corsica per varie settimane, indice del fatto che le condizioni climatiche particolarmente miti del mese di ottobre scorso hanno probabilmente prolungato la durata della stagione alimentare. 2 esemplari hanno lasciato l’area del Santuario Pelagos per spostarsi verso le isole Baleari, dove hanno stazionato in una zona circoscritta (100x100km) per circa 20 giorni, prima di spostarsi nuovamente verso il Golfo del Leone.

La raccolta dati attualmente in corso, qualora rafforzata da ulteriori champagne di marcatura satellitare, fornirà indicazioni più robuste sul comportamento alimentare su piccolo e larga scala e sulle rotte migratorie: i dati ricavati dalla telemetria sono di particolare importanza poiché finalizzati alla definizione ed allo sviluppo di misure di mitigazione degli impatti e di azioni operative conservazione a medio/lungo termine di tale specie, rendendo possibile individuare aree che possono necessitare di una protezione speciale.

L’identificazione delle rotte migratorie può in particolare fornire informazioni importanti per azioni di mitigazione in combinazione con i dati del traffico navale (sviluppo di misure per ridurre il rischio di collisioni con le imbarcazioni) utili anche ai fini della definizione, congiuntamente in corso tra Francia, Monaco ed Italia, delle "associated measures" per una proposta di PSSA all’IMO (International Maritime Organization) del Santuario Pelagos e/o di aree limitrofe.

Tale progetto trova puntuale ed innovativa motivazione nel quadro degli adempimenti istituzionali nazionali assunti nell’ambito dell’Accordo ACCOBAMS: in particolare, gli obiettivi progettuali, rispondono altresì agli adempimenti recentemente proposti in via esclusiva dall’Italia e sottoscritti dagli altri Paesi Contraenti nell’ambito dell’Accordo ACCOBAMS, alle relative Risoluzioni pertinenti ed al Work Programme 2011/2013 approvati dalle Parti Contraenti in sede di IV° Meeting of the Parties ACCOBAMS (Monaco, 9-12 novembre 2010), segnatamente:

  • Resolution 4.5 - Work Programme 2011–2013, Conservation Actions:
    < >RMTM 1 - The ACCOBAMS Survey Initiative

    RMTM 2 - Population Structure

    Resolution 4.11 - Population Structure Studies

  • Resolution 4.12 - Comprehensive Cetacean Population Estimates and Distribution in the ACCOBAMS Area

 

Il progetto si prefigge inoltre di fornire dati e conoscenze per l’attuazione, da parte dell’Italia, della Direttiva 2008/56/EC (Direttiva Quadro per la Strategia Marina, MSFD) per quanto concerne le attività di monitoraggio finalizzate al raggiungimento del Good Environmental Status (GES) dei mari Italiani, obiettivo primario della Direttiva stessa.

Gli strumenti sviluppati e le conoscenze acquisite con questo progetto costituiscono contributo essenziale all’assolvimento delle prescrizioni della MSFD, in quanto la Balenottera comune, così come altre specie, può essere considerata un indicatore del raggiungimento, mantenimento o recupero del GES sulla base dei seguenti descrittori qualitativi:

  • Descrittore n. 1) La biodiversità è mantenuta. La qualità e la presenza di habitat nonché la distribuzione e l’abbondanza delle specie sono in linea con le prevalenti condizioni fisiografiche, geografiche e climatiche;
  • Descrittore n. 4) Tutti gli elementi della rete trofica marina, nella misura in cui siano noti, sono presenti con normale abbondanza e diversità e con livelli in grado di assicurare l’abbondanza a lungo termine delle specie e la conservazione della loro piena capacità riproduttiva.

In particolare, la collaborazione con l’Università di Siena consente inoltre, tramite il prelievo di biopsie sulle Balenottere incontrate e marcate, di fornire indicazioni anche sul Descrittore n. 8 (contaminants) e sul Descrittore n. 10 (marine litter).

La realizzazione di questo progetto consente inoltre all’Italia di porsi quale primo Paese mediterraneo attuatore della specifica metodica analitica, all’avanguardia nel gruppo dei 23 Paesi Contraenti l’Accordo ACCOBAMS: si sottolinea inoltre la rilevanza costituita dalla partecipazione di esperti scientifici dell’International Whaling Commission, rappresentando tale Organismo internazionale il più elevato consesso riconosciuto in materia di studio e conservazione dei cetacei.

Il percorso delle Balenottere marcate può essere seguito anche dal pubblico attraverso un sito dedicato (http://www.tethys.org/telemetry/it/telemetry_it.htm) dove si trova, oltre alla mappa con gli spostamenti, un aggiornamento settimanale sull'andamento della ricerca.

 

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Ultimo aggiornamento 30.07.2013