Esemplare di Tursiope in prossimità del cantiere del relitto della "Costa Concordia" presso l’Isola del Giglio

Intervento del C.E.R.T. – Cetaceans Emergency Response Team – nato dalla collaborazione tra MATTM e l’Università degli Studi di Padova per gestire le emergenze connesse agli spiaggiamenti dei cetacei

Dalle ore 12.00 di martedi 8 gennaio è stato avvistato, in prossimità del cantiere in corso presso l'Isola del Giglio (GR) sulla nave Costa Concordia, un esemplare di tursiope (Tursiops truncatus) della lunghezza indicativa di 2.5-3 m, nella zona di Cala Cupa, a circa 150m dalla costa e a circa 400m dalla poppa della nave: l’esemplare presenta un frammento di corda e un pezzo di rete avvolto intorno al peduncolo caudale, che ne rallenta l’attività natatoria (come dimostrato dalla presenza di ectoparassiti) ma che non sembra impedire le sue attività di predazione e le sue immersioni.

L’esemplare si mostra ancora reattivo agli stimoli esterni e in discreto stato di salute. Il soggetto (foto in allegato) non sembra infatti essere in condizioni di nutrizione scadenti, si allontana dalle imbarcazioni se avvicinato ed effettua comunque immersioni per predare.

Nell’ambito delle attività di monitoraggio dei mammiferi marini presenti nell’area del cantiere per il recupero del relitto della Costa Concordia, l’Università di Roma ‘La Sapienza’ (Ente responsabile del monitoraggio ambientale durante i lavori di recupero della Costa Concordia) ha allertato, oltre agli Enti territoriali competenti (Capitaneria di Porto, ARPAT), il CERT (Cetaceans Emergency Response Team) creato dal Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare e con sede presso il Dipartimento BCA dell’Università degli Studi di Padova, nonché i responsabili di Titan-Micoperi, l’Università di Siena ed i Vigili del Fuoco.

Come da disposizioni ministeriali, in presenza di cetacei all'interno della fascia di esclusione (1 km) i mezzi navali del cantiere attorno alla Concordia hanno temporaneamente ridotto le attività, essendo l’animale in prossimità del relitto: è quanto avviene ormai da 3 giorni, come comunicato dalla dr.ssa Daniela Silvia Pace (Presidente dell'Associazione Oceanomare Delphis) incaricata del monitoraggio dei cetacei nell'area dal Prof. Ardizzone dell'Università La Sapienza di Roma.

Sia al fine di coordinare l’intervento per la liberazione dell’esemplare di tursiope che nell’intento di accelerare la normale ripresa dei lavori sulla Concordia in un momento particolarmente critico, il CERT è in costante contatto con l’Università di Roma ‘La Sapienza’, l’ARPAT di Livorno, la CP dell’Isola del Giglio: ciò consente il continuo monitoraggio e coordinamento della situazione.

Alcune prime considerazioni sono state riassunte in una nota congiunta a firma della Dott.ssa Pace e del Coordinatore del CERT Dott. Mazzariol (in allegato), già trasmessa alla CP del Giglio, in cui è stato inserito un estratto dell'allegato II delle Linee Guida per l'Intervento su Cetacei vivi, elaborate per conto del Ministero dell’Ambiente/Ministero della Salute nel quadro dell’istituenda della Rete Nazionale Spiaggiamenti Cetacei.

Le attuali condizioni meteo marine, unite alla presenza dell’esemplare di tursiope nell’area del cantiere della Concordia, rendono problematiche le operazioni sul campo: qualora l’intervento da parte di due sommozzatori esperti dei Vigili del Fuoco (guidati dal CERT via telefonica con il supporto della C.P. locale) per effettuare la liberazione dell’esemplare non dovesse avvenire entro oggi, il CERT interverrà direttamente domani mattina al fine di coordinare direttamente in situ tale operazione: ciò anche in considerazione della ricorrenza dell’ anniversario del naufragio della Costa Concordia, domenica prossima.

 

Relazione (pdf, 325 KB)

Per ulteriori informazioni sul CERT si veda il seguente link

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