Copenaghen: Prestigiacomo, senza Usa e Cina nessun effetto

Senza impegni di Usa e Cina, «per l'Europa passare dal 20% al 30% non avrebbe effetti sul negoziato, ne' sul clima». Lo ha detto il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, al vertice Onu di Copenaghen sul clima giunto alle 36 ore cruciali. «L'Europa e' giunta a Copenaghen con una chiara e seria proposta per raggiungere un accordo sul clima. Tale proposta ad oggi rappresenta la più forte e determinata disponibilità che sta sul tappeto del negoziato. Siamo gli unici ad avere già assunto impegni precisi, con target che si basano su parametri del 1990, sui tagli delle emissioni con il pacchetto 20-20-20 e con la disponibilità di 7,2 miliardi euro per il “fast start”. Impegni superiori a quelli fin qui assunti dagli altri Paesi industrializzati», ha ricordato Prestigiacomo. «L'Europa - ha quindi sottolineato il ministro - continuerà ad impegnarsi per raggiungere un accordo globale sul clima, ma occorrono delle condizioni: che gli Usa taglino le emissioni con target paragonabili a quelli europei e che i Paesi emergenti assumano impegni vincolanti sulla limitazione delle emissioni. In assenza di tali condizioni per l'Europa, il passaggio dal 20 al 30 per cento di tagli alle emissioni oltre a non aver alcun effetto positivo sul negoziato ed a “bruciare” una carta importante per trattative future, non servirebbe alla causa del clima per la quale siamo riuniti qui». Va infatti ricordato che Usa e Cina producono da soli il 50% dei gas serra del pianeta: ''Senza di loro un accordo sul clima non ha senso''.

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