Sono stati resi noti dalla Commissione europea i risultati ufficiali della selezione delle proposte di progetti “tradizionali” (pilota; dimostrativi; di buone pratiche; di informazione, sensibilizzazione e divulgazione) presentate per il programma LIFE con riferimento all’annualità 2018. In totale, i progetti “tradizionali” selezionati in Europa sono stati 136 e rappresentano un investimento complessivo di 528,6 Milioni di Euro, di cui 299,3 Milioni di Euro stanziati dall’Unione Europea (UE) a titolo di co-finanziamento.
Per quanto concerne il contributo UE per il totale degli Stati membri, 250,4 Milioni di Euro sono stati destinati ai progetti “tradizionali” riguardanti il Sottoprogramma LIFE Ambiente, con riferimento ai settori prioritari “Natura e Biodiversità” (52 progetti), “Ambiente e uso efficiente delle risorse” (44 progetti), e “Governance e Informazione in materia ambientale” (9 progetti). Al Sottoprogramma LIFE Azione per il Clima sono andati 48,9 Milioni di Euro per sostenere i progetti “tradizionali” dei settori prioritari “Adattamento ai cambiamenti climatici, “Mitigazione dei cambiamenti climatici”, e “Governance e Informazione in materia di clima” (31 progetti in totale per i tre settori prioritari).
L’Italia ha ottenuto il finanziamento di 33 progetti “tradizionali” (27 del Sottoprogramma LIFE Ambiente; 6 del Sottoprogramma LIFE Azione per il Clima), a cui sono destinati 53,6 Milioni di Euro di contributo UE (47,6 Milioni di Euro a valere sul Sottoprogramma LIFE Ambiente; 6,0 Milioni di Euro a valere sul Sottoprogramma LIFE Azione per il Clima), a fronte di un investimento complessivo pari a 93,8 Milioni di Euro (82,6 Milioni di Euro per progetti “tradizionali” del Sottoprogramma LIFE Ambiente; 11,2 Milioni di Euro per progetti “tradizionali” del Sottoprogramma LIFE Azione per il Clima):
Sottoprogramma LIFE AMBIENTE
- LIFE Natura e Biodiversità: 15 progetti “tradizionali” – Contributo UE: 30,7 Milioni di Euro; Investimento complessivo: 49,8 Milioni di Euro.
- LIFE Ambiente e uso efficiente delle risorse: 8 progetti “tradizionali” – Contributo UE: 11,2 Milioni di Euro; Investimento complessivo: 22,4 Milioni di Euro.
- LIFE Governance e Informazione in materia ambientale: 4 progetti “tradizionali” – Contributo UE: 5,7 Milioni di Euro; Investimento complessivo: 10,4 Milioni di Euro.
Sottoprogramma LIFE Azione per il Clima
- LIFE Adattamento ai cambiamenti climatici: 1 progetto “tradizionale” – Contributo UE: 2,0 Milioni di Euro; Investimento complessivo: 3,7 Milioni di Euro.
- LIFE Mitigazione dei cambiamenti climatici: 3 progetti “tradizionali” – Contributo UE: 2,2 Milioni di Euro; Investimento complessivo: 4,2 Milioni di Euro.
- LIFE Governance e Informazione in materia di clima: 2 progetti “tradizionali” – Contributo UE: 1,8 Milioni di Euro; Investimento complessivo: 3,3 Milioni di Euro.
Sottoprogramma LIFE AMBIENTE
LIFE Natura e Biodiversità
LIFE4FIR (CNR) “Decisive in situ and ex situ conservation strategies to secure the critically endangered Sicilian fir, Abies nebrodensis”
Il progetto LIFE4FIR si propone di aumentare la diversità genetica e migliorare lo stato di conservazione della popolazione di Abies nebrodensis (abete dei Nèbrodi, habitat 9220* della Rete Natura 2000) in grave pericolo di estinzione, sviluppando al contempo un modello di riferimento per la protezione di altre conifere mediterranee minacciate. La popolazione residua di Abies nebrodensis è costituita da solo 30 piante adulte che vivono sulle Madonie, in Sicilia, ed è altamente vulnerabile per le seguenti cause: drammatica erosione genetica e frammentazione dell’areale; scarsa rigenerazione naturale; suolo superficiale e roccioso, erosione localizzata, pascolo di erbivori selvatici. L’obiettivo principale del progetto sarà perseguito sostenendo e proteggendo gli alberi adulti residui e le poche giovani piante della rigenerazione naturale nel loro habitat naturale attraverso il controllo di disturbi biotici, abiotici e antropici; ripristinando la struttura dinamica della popolazione tramite l’implementazione di un piano di rimboschimento basato sull’impiego di piantine selezionate (che implica: la produzione in vivaio di piantine sane, vigorose, derivate da esoincrocio; l’istituzione di aree di riforestazione in zone idonee ad essere nuclei di ri-diffusione; la creazione di un arboreto clonale adatto alla efficace promozione della produzione di sementi in futuro); applicando strategie innovative di conservazione ex situ della specie.
Sito web: http://www.life4fir.com/it/
LIFE Brenta 2030 (ETRA S.p.A.) “Promoting good governance and innovative financing schemes for biodiversity and water conservation of Brenta river”
Il progetto mira ad aumentare la biodiversità e migliorare la fornitura di servizi ecosistemici legati all’acqua di habitat fluviali, zone umide e zone agricole del sito Natura 2000 denominato “Grave e Zone Umide del Brenta”, che è incluso nelle province di Padova e Vicenza e si sviluppa lungo l’alveo del fiume Brenta nel tratto in cui conserva le maggiori caratteristiche di naturalità (area del Medio Brenta). Con l’intento di contribuire all’attuazione del Piano di gestione del bacino del fiume Brenta (2015-2021) e delle misure di conservazione approvate per il sito Natura 2000 al quale si rivolge, il progetto si pone i seguenti obiettivi specifici: promuovere una buona governance locale attraverso la pianificazione, la partecipazione e l’implementazione di meccanismi innovativi per il finanziamento della conservazione dell’acqua e della biodiversità; aumentare la superficie, la qualità e i servizi ecologici forniti dagli ecosistemi ripariali (biodiversità, qualità dell’acqua, ritenzione e ricostituzione delle acque sotterranee) ripristinando ex cave, zone umide, prati umidi e boschi mesofili per migliorare lo stato di conservazione di alcuni habitat ripariali – prati umidi e foreste alluvionali – e specie quali il tarabusino, la nitticora, la garzetta, la rana agile italiana e il tritone crestato italiano; mitigare l’impatto umano e migliorare la connettività ecologica del sito Natura 2000 attraverso la partecipazione attiva del settore privato (agricoltori, associazioni, aziende, ecc.), l'istruzione e l’informazione (per istituti di formazione, università, tecnici, decisori politici) e la sorveglianza ambientale. Il progetto entra in piena sinergia con il “Gruppo Operativo Brenta 2030” (iniziativa finanziata dal PSR Veneto 2014-2020 nelll’annualità 2018), che si concentra sulle criticità legate al mondo agricolo e si occuperà delle azioni relative alle infrastrutture verdi nell’area Natura 2000, mentre il “Gruppo Operativo Brenta 2030” opererà in ambito agricolo nella fascia più estesa della pianura del Medio-Brenta).
Sito web: https://www.parcofiumebrenta.it/life-brenta-2030/
LIFE LETSGO GIGLIO (Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano) “Less alien species in the Tuscan Archipelago: new actions to protect Giglio island habitats”
Il progetto ha l’obiettivo di migliorare la qualità e il carattere naturale dell’ecosistema presente sull’Isola del Giglio, tutelando gli habitat e alcune specie che li vivono. Le azioni del progetto si svolgeranno sul sito Natura 2000 che comprende quasi interamente l’Isola del Giglio. Nell’isola sono presenti molti habitat e specie di interesse comunitario e la maggior parte di esse sono minacciate dalla diffusione delle specie aliene invasive e da2 mammiferi non nativi: il muflone, introdotto nel promontorio del Franco e successivamente allevato a scopo di ripopolamento, e il coniglio selvatico. Gli interventi di LIFE LETSGO GIGLIO mirano quindi a eradicare il muflone, verso il quale il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano ha già in corso attività di controllo e ad abbassare la densità dei conigli in particolari aree più vulnerabili. Con le azioni del progetto, inoltre, si intende provvedere alla completa rimozione della Testuggine americana, inserita nell’elenco delle specie invasive unionali, prima che possa diffondersi nel resto dell’isola. Per quanto riguarda le specie vegetali, con LIFE LETSGO sarà rimosso (in alcune zone dell’isola) il fico degli ottentotti (o carpobroto) al fine di tutelare almeno 2.5 ettari di habitat costieri. Infine, è previsto di avviare circa 4 ettari di pinete artificiali di Pino (pino domestico e di Aleppo) a una transizione naturale verso la lecceta o la pineta naturale mediterranea.
Sito web: https://www.lifegogiglio.eu
LIFE WOLFALPS EU (Ente di Gestione delle Aree Protette delle Alpi Marittime) “Coordinated actions to improve wolf-human coexistence at the alpine population level”
L’obiettivo del progetto è migliorare la coesistenza tra il lupo e le persone che vivono e lavorano sulle Alpi, realizzando azioni coordinate nell’intero ecosistema alpino, da Ovest verso EST, dall’Italia alla Francia, dall’Austria alla Slovenia, dove il lupo è presente da oltre vent’anni (Alpi Occidentali) e dove il processo di ricolonizzazione è agli inizi (Alpi Centrali e Orientali). Il progetto interviene inoltre nell’area dell’Appennino Ligure-Piemontese, corridoio ecologico fondamentale per la popolazione alpina di lupo. Per raggiungere tale obiettivo LIFE WOLFALPS partendo dall’esperienza del progetto LIFE WOLFALPS (2013-2018) cercherà di superare le attuali strategie e pratiche frammentarie (sia a livello locale che nazionale) di gestione del lupo ed aprire la strada alla transizione verso un modello di monitoraggio, conservazione e gestione della specie a livello di popolazione sulle Alpi, attraverso la creazione del “Network Lupo Alpino” ed indagando le cause dei conflitti fra lupo e attività umane.
Sito web: https://www.lifewolfalps.eu/
LIFE DIOMEDEE (Parco Nazionale del Gargano) “Protection of seabirds and habitats in TReminit (Diomedee) Islands and other Apulina SCI's through actions against IAS”
Il progetto si propone di tutelare specie e habitat di interesse comunitario e la funzionalità ecosistemica complessiva all’interno del Parco Nazionale del Gargano e del Parco Naturale Regionale Dune Costiere, in Puglia. Verranno attuati, a tal fine, interventi sulle Isole Tremiti di eliminazione e contrasto di specie aliene invasive, considerate un grave pericolo per la biodiversità, mediante l’eradicazione del ratto nero e dell’alianto. L’azione di eradicazione dell’ailanto è molto importante per la tutela della biodiversità delle Isole tremiti perché si tratta di una specie aliena estremamente invasiva nel contesto mediterraneo. Il progetto mira poi ad eradicare totalmente il senecio africano nel Gargano, dove è stato recentemente rinvenuto in 2 aree distinte. Si tratta di una pianta non autoctona, proveniente dal Sud Africa, che sta rapidamente colonizzando diverse aree del territorio nazionale. LIFE DIOMEDEE prevede, inoltre, un processo di eradicazione di una specie alloctona il granchio blu nelle zone lagunari e sul litorale brindisino. Sul granchio blu quale pericoloso driver di perdita di biodiversità autoctona è attesa anche la redazione di un apposito piano di informazione per i pescatori. LIFE DIOMEDEE prevede anche lo svolgimento di attività didattiche con le scuole nei comuni del Parco Nazionale del Gargano e nel Parco Regionale delle Dune Costiere.
Sito web: http://www.diomedee.eu/servizi/notizie/notizie_homepage.aspx
LIFE DRYLANDS (Università di Pavia) “Restoration of dry-acidic Continental grasslands and heathlands in Natura 2000 sites in Piemonte and Lombardia”
Il progetto intende provvedere al ripristino degli habitat aridi acidofili continentali – 2330 (corineforeti), 4030 (brughiere planiziali/pedemontane), 6210/6210* (praterie secche acidofile) che si trovano all'interno di 8 Siti Natura 2000 della Pianura Padana occidentale (Piemonte-Lombardia) per riportarli a uno stato di conservazione favorevole, così come la creazione di aree core e corridoi ecologici per ridurre la frammentazione di tali habitat e aumentarne la connettività. Nello specifico il progetto perseguirà i seguenti obiettivi: restauro delle strutture verticali e orizzontali degli habitat target mediante un approccio dinamico che renda possibile preservare un mosaico di vegetazione pioniera (con suolo nudo e croste biologiche del suolo), intermedia (con erbe perenni e/o arbusti nani) e matura (macchie arbustive a contatto con le comunità forestali); controllo/riduzione delle specie legnose invasive come Robinia pseudoacacia, Prunus serotina e Ailanthus altissima, maggiormente responsabili della perdità di biodiversità negli habitat target.
Sito web: https://www.lifedrylands.eu
LIFE ELIFE (Stazione Zoologica Anton Dohrn) “Elasmobranchs Low-Impact Fishing Experience”
Obiettivo principale di LIFE ELIFE è contribuire alla conservazione di alcune specie di squalo nel Mar Mediterraneo attraverso il coinvolgimento diretto dei pescatori per avviare la sperimentazione e l’utilizzo di attrezzi di pesca più selettivi, capaci di ridurre le catture accidentali (bycatch) del 30% nelle aree interessate dal progetto. Le azioni pilota e dimostrative si svolgeranno in diverse marinerie, come Chioggia, Gallipoli, Lampedusa, Cirò Marina/Porto Cesareo, Nord Sardegna, Marsala, Mazara del Vallo e isole Pelagie, ed in alcuni siti a Cipro e in Grecia. Allo stesso tempo, il progetto mira a diminuire del 50% la mortalità di esemplari delle stesse specie, attraverso lo sviluppo di protocolli di gestione che le preservino dall’impatto dell’attività antropica. Per alcune specie e per alcune aree coinvolte, gli obiettivi sono ancora più ambiziosi: ridurre del 100% la cattura e la mortalità di squali grigi nell’isola siciliana di Lampione (arcipelago delle isole Pelagie) e abbattere del 50% la cattura e la mortalità di squali elefante in fase di riproduzione nelle acque costiere della Sardegna settentrionale. Il progetto ha infine uno scopo scientifico: aumentare e rendere sistematica la raccolta di dati sullo stato di conservazione delle specie interessate anche attraverso la marcatura e l’applicazione di segnalatori satellitari agli esemplari catturati e rilasciati. Le specie prioritarie considerate a rischio o fortemente minacciate inserite nel progetto sono: lo spinarolo, lo squalo smeriglio, lo squalo volpe, lo squalo grigio, lo squalo elefante e lo squalo zigrino. Altre specie secondarie sono: il palombo, la verdesca, il mako.
Sito web: https://www.elifeproject.eu
LIFE MEDTURTLES (Università di Pisa) “Collective actions for improving the conservation status of the EU sea turtle populations: bordering areas”
Il progetto LIFE MEDTURTLES, che si affianca all’iniziativa “LIFE Euroturtles”, intende proteggere le tartarughe marine Caretta caretta (tartaruga commune) e Chelonia mydas (tartaruga verde), entrambe specie a rischio di estinzione secondo la scala di conservazione stilata dall’IUCN. Per tutelare le tartarughe saranno messe in atto una serie di azioni, a partire dall’identificazione dei siti di nidificazione in Spagna e Albania per difenderli dai predatori naturali, dalle inondazioni e dall’impatto antropico. Per raggiungere questo obiettivo, laddove necessario, si provvederà al recupero delle uova a rischio per far completare la schiusa in apposite incubatrici o allo spostamento dei nidi in spiagge idonee. Un altro obiettivo del progetto è ridurre l’impatto antropico nei siti di foraggiamento in mare. Per farlo, verranno coinvolti i pescatori di Italia, Spagna, Albania, Tunisia e Turchia, fornendo loro attrezzi da pesca modificati per diminuire le catture accidentali. Il progetto prevede anche una campagna di sensibilizzazione per evitare l’abbandono in mare di pezzi di attrezzi da pesca, che possono costituire un pericolo grave per questi animali. I pescatori saranno anche informati sulle aree maggiormente frequentate dalle tartarughe marine e invitati a monitorarne gli spostamenti. Per difendere le tartarughe marine da tutte le insidie, naturali e non, che le minacciano, LIFE MEDTURTLES si affiderà fortemente anche alla tecnologia: saranno utilizzati, difatti, droni per le ricognizioni aeree, un’applicazione per segnalare gli avvistamenti e dei trasmettitori satellitari che permettono di tracciare gli spostamenti nel Mediterraneo di 100 tartarughe.
Sito web: https://medturtles.eu
LIFE MILVUS (Parco Nazionale dell’Aspromonte) “Measures for the conservation of the Red kite in Calabria Region (Italy) and Corsica Island (France)”
Con il progetto LIFE MILVUS si vuole creare una popolazione autosufficiente di Nibbio reale nell’area protetta del Parco Nazionale dell’Aspromonte, con una riduzione significativa dei rischi dovuti all’elettrocuzione e all’avvelenamento, nonché incrementare la sensibilizzazione del pubblico verso le tematiche di conservazione della specie e aumentare la professionalità degli ornitologi italiani nel monitoraggio e nella tutela della specie. All’interno del Parco verrà realizzato un centro di ambientamento per l’acclimatazione dei giovani nibbi e verranno inoltre create 5 stazioni di alimentazione (piattaforme-mangiatoia) nel territorio dell’area protetta, all’interno di aziende agricole che stipuleranno un accordo specifico con il Parco. Saranno inoltre messi in sicurezza circa 250 supporti di linee elettriche a media tensione localizzate in aree del Parco di particolare interesse per il Nibbio reale. Al contempo verrà avviata l’attività di contrasto all'uso illegale di veleno, con formazione del personale di vigilanza e supporto dei Nuclei Cinofili Antiveleno del Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri (CUFA). In una seconda fase, dopo la reintroduzione, si passerà al monitoraggio degli animali rilasciati in Aspromonte (con GPS/GSM e videocamere in corrispondenza delle stazioni di alimentazione), ma anche alla verifica degli effetti delle attività di sensibilizzazione sulla popolazione locale. Con LIFE MILVUS il Parco Nazionale dell’Aspromonte vuole, infatti, sensibilizzare le comunità locali, i turisti, gli escursionisti, il mondo scolastico coinvolgendo almeno 1.000 studenti delle scuole primarie e secondarie ricadenti nei comuni della Città Metropolitana di Reggio Calabria.
Sito web: https://lifemilvusproject.it/
LIFE FORESTALL (CORILA - Consorzio per il coordinamento delle ricerche inerenti al sistema lagunare di Venezia) “Restoration of Alluvial Forests and Cladium mariscus habitats in Ramsar and Natura 2000 sites”
Il progetto prevede il recupero e la conservazione degli habitat 7210* “Paludi calcaree con Cladium mariscus” e 91E0* “Foreste alluvionali di Alnus glutinosa e Fraxinus excelsior” presso l’Oasi WWF di Valle Averto (Venezia), situata all’interno di 2 siti della Rete Natura 2000 (ZSC IT325030 “Laguna medio inferiore di Venezia” e ZPS IT3250046 “Laguna di Venezia”) oltre che di un sito incluso nella lista delle zone umide d’importanza internazionale secondo la Convenzione di Ramsar (Valle Averto-IT042), dove è stato accertata la presenza di questi due habitat prioritari ai sensi della Direttiva Habitat.Si procederà con la rimodellazione di superfici estese, il controllo dei rovi e l’allagamento periodico di alcuni terreni per favorire lo sviluppo dei due habitat di interesse prioritario. LIFE FORESTALL prevede inoltre il dragaggio di settori selezionati della rete di canali esistente e l’installazione di nuove chiuse, al fine di migliorare la qualità dell’acqua e permettere la regolazione dei livelli idrici anche per garantire le condizioni ottimali per la sosta e l’alimentazione per gli uccelli durante l’inverno e il periodo migratorio. L’Oasi di Valle Averto può rappresentare l’unico sito di nidificazione per il Botaurus stellaris* in tutta la ZPS IT3250046. Grazie alle azioni concrete del progetto, sarà possibile ridurre la profondità delle acque quando e dove necessario per favorire la presenza di Platalea leucorodiae del Phenicopterus roseus. Si procederà anche alla costruzione di nuove zattere per garantire luoghi di nidificazione sicuri a specie di importanza comunitaria (Recurvirostra avosetta, Himantopus himantopus, Charadrius alexandrinus, Sterna hirundo, Sternula albifrons). Un altro obiettivo è il contenimento di alcune delle specie esotiche invasive come Robinia pseudoacacia (riduzione del 70%), Baccharis halimifolia (completa eradicazione) e Siluro Silurus glanis (riduzione dell’80%).
Sito web: https://lifeforestall.eu/it
LIFE GREEN4BLUE (Consorzio della Bonifica Renana) “GREENing the BLUE canals infrastructure of Reno basin to enhance ecosystems connectivity and services”
I cambiamenti climatici, le trasformazioni del territorio, l’uso intensivo delle acque e del suolo, e il loro inquinamento, sono tra le cause che hanno contribuito maggiormente alla degradazione degli habitat, riducendone il tasso di biodiversità e la capacità di fornire i tradizionali servizi ecosistemici. Ma anche l’importazione e il rilascio clandestino o la diffusione illegale sul territorio naturale di specie faunistiche aliene a scopo sia commerciale sia pseudo amatoriale hanno contribuito e contribuiscono all’erosione della biodiversità degli ambienti. In questo quadro si inserisce il progetto LIFE GREEN4BLUE che mira alla riqualificazione ambientale dei canali di bonifica per valorizzarne il ruolo di infrastrutture verdi e blu nella connessione delle aree naturali del territorio (Rete Natura 2000), attraverso una gestione innovativa che integra: sicurezza idraulica;supporto alla biodiversità locale; lotta a 2 specie alloctone invasive: il Myocastor coypus (Nutria) e il Procambarus clarkii (Gambero rosso della Louisiana); tutela del paesaggio. Tutto questo attraverso attività di sperimentazione tecnico-scientifiche e monitoraggio sul campo, la costituzione di tavoli di confronto con tecnici e operatori di settore, e il coinvolgimento diretto dei cittadini attraverso forum di comunità e pratiche di Citizen Science. L’area di intervento del progetto copre una porzione di pianura sulla chiusura di bacino del sistema idrografico del Fiume Reno che interessa il comune ferrarese di Argenta e i comuni bolognesi di Baricella, Budrio, Medicina, Minerbio e Molinella.
Sito web: https://www.lifegreen4blue.eu
LIFE DELFI (IRBIM CNR) “Mitigare le interazioni con la pesca”
Lo scopo del progetto è ridurre la mortalità dei delfini causata dalle attività di pesca professionale e di evitare danni economici ai pescatori, cercando di diminuire le interazioni delfini-pescatori. Queste interazioni costituiscono un rischio ambientale ed economico perché i delfini spesso, per alimentarsi, predano il pesce dalle reti da pesca, correndo il pericolo di restare feriti gravemente ed arrecando un danno economico dovuto alla perdita del pescato e al danneggiamento delle attrezzature. LIFE DELFI focalizzerà la sua attenzione sulla tutela del delfino costiero (Tursiops truncatus) lungo le coste del mar Mediterraneo, in particolare tra il Tirreno e l’Adriatico (compresa la sponda della Croazia). Il progetto prevede una serie di azioni che vedono il coinvolgimento e la formazione dei pescatori, l’introduzione di dissuasori acustici e deterrenti visivi di nuova generazione per ridurre il fenomeno delle catture accidentali dei delfini. LIFE DELFI inoltre prevede la formazione dei rescue team vere e proprie squadre di soccorso che opereranno in mare e saranno pronte a intervenire in caso di delfini feriti o in difficoltà. Tra le azioni di progetto è prevista anche la promozione di attività economiche alternative alla pesca, come il dolphin watching, per riuscire a trovare una convivenza possibile tra delfini e pescatori, nonché la realizzazione di attività di Citizen Science per sensibilizzare il grande pubblico.
Sito web: https://lifedelfi.eu
LIFE LANNER (Ente Monti Cimini - Riserva Naturale “Lago di Vico”) “Urgent conservation actions for Lanner* falcon (Falco biarmicus feldeggii)”
Il progetto ha l’obiettivo di proteggere l’unica sottospecie rara di rapace, il “lanario” (Falco biarmicus feldeggii), vivente nel territorio europeo. Tutti i dati pubblicati negli ultimi venti anni indicano il declino progressivo e inarrestabile della presenza di questo animale in tutto il territorio dell’UE. Tra le azioni principali previste da LIFE LANNER che in Italia avranno luogo nel territrio delle principali aree protette gestite dalla Regione Lazio e dalla Provincia di Viterbo oltre che a Malta, vi rientrano: la realizzazione di una rete tra i centri di recupero degli animali selvatici utile per la valutazione della presenza delle specie e degli atti di bracconaggio; l’individuazione di procedure comuni per il riconoscimento degli esemplari e la valutazione dei danni agli animali che arrivano nei centri di recupero; la ricerca di nuovi marcatori molecolari che possano caratterizzare geneticamente la specie; la creazione di un database nazionale i cui dati completeranno la Banca genetica internazionale dei dati genetici della specie; azioni di conservazione, tra cui l’allevamento in cattività e il rilascio in natura dei giovani lanari. Si tratta dunque di un progetto che cerca di porre un freno alla probabile estinzione del rapace, se si pensa che, solo in Italia, la sua popolazione è passata da 140-172 coppie stimate nel 2007 a 60-80 nel 2018.
Sito web: https://www.lifelanner.eu
LIFE STREAMS (Parco Nazionale della Majella) “Salmo ceTtii REcovery Actions in Mediterranean Streams”
L’obiettivo principale del progetto è il recupero e la conservazione della trota mediterranea (Salmo cettii o Salmo macrostigma), specie inserita nell’Allegato II della Direttiva Habitat ed endemica dell’area mediterranea. Con LIFE STREAMS, verrà sviluppata una strategia per migliorare lo stato di conservazione di Salmo cettii nelle aree pilota del progetto (localizzate presso i Parchi Nazionali della “Majella”, delle “Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna”, dei “Monti Sibillini”, del “Pollino”, nonchè presso il Parco Regionale di “Montemarcello-Magra-Vara” e alcuni siti Natura 2000 della regione Sardegna). Si tratta di un progetto ambizioso, che mira al miglioramento dello stato di salute delle popolazioni di trota mediterranea attraverso l’eliminazione di fonti di inquinamento genetico, la pesca selettiva delle “trote aliene”, l’allevamento e il ripopolamento con trote del ceppo autoctono. Mediante l’applicazione di un sistema integrato di monitoraggio e di miglioramento della qualità dell’habitat fluvialesaranno migliorate le condizioni ambientali dei fiumi interessati dal progetto. Le “Linee guida per la conservazione e la gestione di S. cettii” che verranno realizzate nell’ambito di LIFE STREAMS costituiranno il principale documento di riferimento per le azioni di conservazione delle specie nel suo intero areale. Il progetto ha anche un risvolto sociale collegato al coinvolgimento delle comunità locali.
Sito web: https://www.lifestreams.eu
LIFE-CLAW (Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano) “Crayfish lineages conservation in North-Western Apennine”
L’obiettivo principale del progetto è quello di conservare e migliorare le popolazioni attuali del gambero di fiume autoctono Austropotamobius pallipes (A. pallipesnell’area dell’Appennino nordoccidentale delle regioni Emilia-Romagna e Liguria, attraverso un programma di conservazione a lungo termine. Il gambero di fiume Austropotamobius pallipes è una specie originaria di fiumi e torrenti d’Europa che nel tempo ha subito una forte riduzione del suo areale. L’Italia nord-occidentale è un hotspot per A. pallipes. Le minacce principali alla specie sono due: la competizione con i gamberi esotici – in particolare il gambero rosso della Louisiana (P. clarkii), il gambero americano (O. limosus) e il gambero della California (P. leniusculus) – e l’intervento dell’uomo sulla natura, che hanno portato il gambero di fiume autoctono a spingersi in zone sorgive e corsi di acqua sempre più lontani dalla valle. LIFE-CLAW si propone quindi di: creare 4 strutture di allevamento ex situ per la reintroduzione e il ripristino delle popolazioni del gambero di fiume autoctono; contrastare la dispersione di gamberi alloctoni invasivi e la conseguente diffusione della “peste dei gamberi” da questi veicolata; stabilire una mappa per identificare i corsi d’acqua più idonei per la sopravvivenza dei gamberi di fiume autoctoni e per promuovere il divieto del rilascio continuo di salmonidi, che alterano drasticamente l’equilibrio dell’ecosistema acquatico; costituire una rete tra le parti interessate e le comunità locali per la conservazione della specie; elaborare “buone pratiche” tecniche e sviluppare un piano strategico di conservazione concreta per il gambero di fiume autoctono, da trasferire in altri contesti italiani ed europei; promuovere, con una campagna di comunicazione, nonché scoraggiare l’introduzione sconsiderata di specie alloctone invasive.
Sito web: https://www.lifeclaw.eu
LIFE Ambiente e uso efficiente delle risorse
LIFE SySTEMiC (Università di Firenze) “Close-to-NAture forest sustainable management practices under climate changes”
Più elevata è la variabilità genetica degli alberi di una foresta, maggiore è la capacità di adattamento ai cambiamenti climatici. Su questo presupposto si basa il progetto LIFE SySTEMiC, che intende sviluppare uno strumento di supporto per la gestione sostenibile delle foreste (GFS) che faciliti la scelta delle pratiche selvicolturali da adottare per preservare la resilienza delle foreste. Il progetto prenderà in esame diverse specie arboree: faggio, abete bianco, querce e pini, con l’obiettivo di individuare metodi di gestione sostenibile, capaci di mantenere livelli elevati di variabilità genetica nei popolamenti forestali. In particolare, il progetto procederà attraverso: lo sviluppo del modello “GenBioSilvi”, una combinazione tra genetica del paesaggio e dati inventariali per una valutazione della biodiversità forestale e delle sue funzionalità e una guida per la GFS; l’applicazione del modello “GenBioSilvi” per una GFS in relazione ai cambiamenti climatici da parte delle parti interessate, comprese autorità forestali, enti gestori, enti di ricerca ed enti accreditati per la certificazione forestale.
Sito web: https://www.lifesystemic.eu
LIFE-MEGA (Università di Milano) “Smart computing system to monitor and abate the indoor concentrations of NH3, CH4 and PM in pig farms”
I sistemi di produzione intensiva di suini sono predominanti nel settore suinicolo in Europa, presentando un grande impatto in termini di inquinamento dell’acqua, del suolo e soprattutto dell’aria. La scarsa qualità dell’aria prodotta danneggia la salute di animali e lavoratori. Scopo del progetto LIFE-MEGA è dunque quello di ridurre le concentrazioni di ammoniaca, particolato, GHG e odori all’interno delle porcilaie per migliorare la qualità dell’aria. Grazie ad una nuova tecnologia verrà sviluppata una centralina “smart” (microclimatica) in grado di attivare nei ricoveri suinicoli il funzionamento di due diversi sistemi filtranti, così da garantire la massima qualità dell’aria, apportando un beneficio non solo al benessere animale, ma anche alla salute degli operatori. Per quanto riguarda i sistemi di trattamento dell’aria verranno utilizzati: un filtro a secco, già in uso nel settore della panificazione, della produzione di alimenti, e del riciclaggio dei rifiuti; uno prototipo di scrubber (filtro a umido) contenente una soluzione acidificata con acido citrico che tratterà l’aria delle porcilaie catturando gli inquinanti. Tali tecnologie verranno testate in 2 aziende in Italia nella fase di ingrasso e in 2 aziende in Spagna nella fase di gestazione e svezzamento.
Sito web: https://lifemega.unimi.it
LIFE E-VIA (Comune di Firenze) “Electric Vehicle noIse control by Assessment and optimisation of tyre/road interaction”
Una delle soluzioni universalmente riconosciute come le migliori per ridurre il rumore nelle aree urbane, anche dal punto di vista della qualità dell’aria, è l’introduzione della mobilità elettrica. Effetti simili possono essere osservati anche per il contributo della resistenza al rotolamento degli pneumatici al consumo energetico del veicolo. In tale contesto, il progetto LIFE E-VIA ha come obiettivi: la riduzione del rumore delle strade all’interno di aree urbane molto popolate attraverso l’implementazione di una misura di mitigazione volta a ottimizzare il rumore proveniente da superfici e pneumatici dei veicoli elettrici; la valutazione dell’efficienza della prevista misura di mitigazione mediante l’esecuzione dell’analisi del ciclo di vita (LCA) per dimostrare l’efficienza di mitigazione della superficie e degli pneumatici testati rispetto a quelli per i veicoli comuni; la sensibilizzazione delle persone sull’inquinamento acustico e sugli effetti sulla salute; il contributo all’attuazione effettiva della legislazione UE (Direttive 2002/49/ CE e 2015/996 / CE), che fornisce coefficienti di rumorosità di rotolamento nell’ambito del metodo comune di valutazione del rumore specificamente adattato ai veicoli elettrici ed infine, la dimostrazione dell’efficacia di una mobilità sostenibile del trasporto su strada (elettrica), attraverso la riduzione delle emissioni acustiche (5 dB) e la riduzione delle emissioni di CO2 (più di 100 g /km di riduzione per veicolo).
Sito web: https://life-evia.eu
LIFE ENVIsion (SCL Italia S.p.A.) “Enhance, Nurture and Vitalize the crops to increase yield and healthy plant growth”
Il progetto ha come target l’introduzione sul mercato di un biostimolante, cioè un fertilizzante di nuova generazione, una sostanza che applicata in piccole quantità promuove la crescita delle piante e che può cambiare in meglio l’impatto dell’agricoltura sull’ambiente, rispondendo alla crescente domanda di cibo e all’esigenza di una maggiore produttività dei terreni. L’obiettivo è quello di ridurre la quantità di fungicidi senza compromettere la resistenza delle piante alle malattie e alle infestazioni, aumentando la fertilità del suolo e riducendo il consumo di acqua, rendendo le colture più resistenti ai cambiamenti climatici, alla siccità e alle radiazioni ultraviolette. L’Agenzia Europea dell’Ambiente stima che in Europa vengano vendute ogni anno 400.000 tonnellate di pesticidi, e tra questi i fungicidi sono la sottocategoria più commercializzata. L’uso estensivo di fungicidi provoca effetti negativi sull’ambiente e sulla salute umana perché possono essere persistenti e tossici nel suolo, nell’acqua e nell’aria, e attraverso la catena alimentare possono arrivare agli animali e all’uomo. Da qui l’importanza del progetto LIFE ENVision.
Sito web: https://www.lifeenvision.eu
LIFE MILCH (Università di Parma) “Mother and Infant dyads: Lowering the impact of endocrine disrupting Chemicals in milk for a Healthy Life”
Il progetto intende ridurre l’impatto negativo sulla salute umana dell’esposizione a una classe di composti detti Interferenti Endocrini (IE). Gli IE sono inquinanti chimici molto diffusi nell’ambiente e negli alimenti, i quali possono, anche a dosi molto basse e apparentemente non nocive, alterare i processi di sviluppo dell’organismo ed esporre a successivi rischi per la salute durante infanzia, adolescenza e vita adulta. In particolare, il progetto si focalizza sulla coppia “madre-bambino” e indaga principalmente come l’allattamento possa essere fattore di esposizione a queste sostanze e che effetti si possono avere sulla salute dell’infante.Dopo una prima fase di biomonitoraggio umano (su circa 500 coppie “madre-bambino”) verrà elaborato un “modello di rischio” e saranno redatte Linee guida strategiche di salute pubblica. Sulla base dei risultati scientifici, il progetto promuoverà una campagna di prevenzione rivolta principalmente alle giovani donne e un tavolo di confronto per/tra operatori commerciali coinvolti nella produzione di latte artificiale. Un attento monitoraggio socio-economico e ambientale verificherà in itinere l’efficacia degli interventi messi in atto per la riduzione dell’impatto negativo sulla salute umana dell’esposizione a IE.
Sito web: http://www.lifemilch.eu
LIFE-CIRCE (HP Composites S.p.A.) “CIRcular economy model for Carbon fibrE prepregs”
L’uso dei materiali compositi sta crescendo sempre più in numerosi settori applicativi, come, ad esempio, in quello dei trasporti dove consente di realizzare veicoli più leggeri e più efficienti in termini di consumo di carburante. I nuovi materiali sono considerati strategici per la crescita e lo sviluppo europeo. Tuttavia, questi nuovi materiali sono ancora difficili da riciclare, da cui il rischio di creare una nuova generazione di prodotti destinati alla discarica. Il progetto LIFE-CIRCE ha l’ambizione di dare una risposta concreta ed efficiente a questo nuovo problema ambientale, sviluppando un nuovo modello di economia, in cui sempre più rifiuti industriali vengono riconvertiti in preziose materie prime utilizzabili in nuove applicazioni. In particolare, l’obiettivo del progetto è quello di dimostrare che gli scarti di polimero rinforzato con fibra di carbonio (CFRP) che sono stati impregnati di resine (il cosiddetto prepreg CFRP) possono essere convenientemente utilizzati in diversi settori. Il tutto senza la necessità di un ritrattamento complesso e ad alta intensità energetica, quindi sia riducendo l’uso delle risorse naturali che i costi di produzione, contribuendo contemporaneamente allo sviluppo del territorio locale.
Sito web: https://www.life-circe.eu
LIFE HUB’n’SPOKE (H&S) (Fater S.p.A.) “Validation of innovative circular economy model for the valorization of post-consumer AHP waste into high-end products”
Il progetto intende realizzare un modello innovativo per migliorare drasticamente la gestione del “fine vita” dei prodotti igienici assorbenti (AHP), ossia pannolini, pannoloni per incontinenti e assorbenti igienici femminili. La visione di LIFE HUB’n’SPOKE (H&S) è quella di rivoluzionare il mercato emergente del riciclo degli AHP usati, combinando un nuovo modello logistico con tecnologie innovative. Grazie al contributo di tutti i partner coinvolti, e in particolare dei partner industriali del consorzio, verrà data nuova vita questa tipologia di rifiuti trasformandoli in nuovi oggetti di uso quotidiano da inserire nuovamente nel dinamico mercato dei prodotti di largo consumo (FMCG), in piena sintonia con i principi dell’economia circolare. L’innovativo sistema di economia circolare per il riciclo degli AHP usati e la loro conversione post-consumo in materie prime seconde (SRM) da introdurre in nuovi cicli produttivi prevede due distinte fasi, che danno il nome al progetto: la fase SPOKE (raccolta differenziata degli AHP e pre-trattamento dei rifiuti in maniera decentrata sul territorio) e la fase HUB (trasformazione dei rifiuti di AHP in SRM e valorizzazione di quest’ultime, SRM da AHP, in nuovi prodotti ad alto valore).
Sito web: https://www.hubnspoke.eu
LIFE STEAM (Hera S.p.A.) “Green waste valorisation through innovative low temperature STEAM explosion into advanced biofuel and agri-products”
Gli scarti lignocellulosici possono essere convertiti in biocarburanti attraverso il processo di digestione anaerobica. Tuttavia, meno del 9% di questi sono utilizzati a tale scopo, a causa della struttura cristallina del materiale che non consente un efficace attacco da parte dei microrganismi. Per questo, ad oggi, la produzione di biocarburanti da scarti del verde non risulta competitiva sul mercato. Durante il progetto LIFE STEAM sarà quindi sviluppato un prototipo innovativo basato sulla
tecnologia della steam explosion, che consentirà di trattare gli scarti lignocellulosici in impianti di digestione anaerobica per produrre biocarburanti di alto valore da impiegare nel settore dei trasporti e dei fertilizzanti per l’agricoltura. Tra gli impatti attesi del progetto: la sostituzione di carburanti fossili con biocarburanti rinnovabili; la riduzione delle emission di gas a effetto serra; la riduzione del consumo di risorse; l’uso sostenibile del suolo; il miglioramento della qualità del terreno.
Sito web: https://www.lifesteam.eu
LIFE Governance e Informazione in materia ambientale
LIFE MAGIS (ENEA) “MAde Green in Italy Scheme”
Il progetto intende sperimentare in vari settori industriali il percorso dello schema nazionale volontario “Made Green in Italy” (MGI) per la valutazione e la comunicazione dell’impronta ambientale dei prodotti “Made in Italy”, istituito dal Ministero dell’Ambiente con il Decreto n. 56/2018. L’obiettivo è duplice. Il primo è dare ai consumatori informazioni affidabili sugli impatti dei prodotti che acquistano. Il secondo è aiutare le aziende italiane a mettere in luce il proprio impegno verso l’ambiente per renderle più competitive sul mercato. ll progetto vuole, inoltre, favorire la maggiore diffusione della metodologia europea dell’impronta ambientale PEF (Product Environmental Footprint) alla base dello schema MGI, in Italia e negli altri Stati membri. LIFE MAGIS punta poi a testare le modalità più efficaci per comunicare il valore ambientale dei prodotti, nonché a diffondere lo schema MGI e la metodologia PEF anche in settori diversi da quelli sperimentati nell’ambito del progetto, nonchè negli stessi settori di LIFE MAGIS, ma in altri paesi europei. Per facilitare il percorso di accesso allo schema MGI, saranno sviluppati e resi pubblici strumenti e dataset per il calcolo degli impatti ambientali e saranno organizzate iniziative di comunicazione, dirette a cittadini e consumatori finali. Tra i partner di LIFE MAGIS, molti collaborano a progetti che si occupano di calcolo e comunicazione degli impatti ambientali tra questi, oltre al settore conciario, figurano varie filiere del settore agroalimentare e quella della serramentistica. Nel corso del progetto verranno sviluppate le Regole di Categoria di Prodotto (RCP) e le relative procedure di validazione per tutti i settori coinvolti.
Sito web: https://www.lifemagis.eu
LIFE-REthinkWASTE (Etra S.p.A.) “Rethinking municipal tariff systems to improve urban waste governance”
Il progetto prevede di dotare le pubbliche amministrazioni di strumenti e procedure per migliorare la raccolta differenziata e il riciclo attraverso l’azione combinata di una tariffa basata sulla misurazione puntuale dei rifiuti prodotti – con il sistema PAYT - “pay what you throw/paga come butti” - basato sul principio “chi inquina paga” – e sull’informazione puntuale ai cittadini – con l’approccio innovativo KAYT - “know-as-you-throw/conosci quello che butti”. La sfida è quella di aumentare la raccolta differenziata dei rifiuti urbani, ridurre i rifiuti residui pro capite e aumentare il tasso di recupero, tagliando contemporaneamente la bolletta media dei rifiuti domestici: ciò potrà essere realizzabile solo ripensando i piani di gestione dei rifiuti e altri driver gestionali/normativi (come ad esempio, regolamenti, piani finanziari e contratti di servizio di gestione dei rifiuti). Gli obiettivi specifici del progetto sono: testare l’approccio KAYT in combinazione con il sistema PAYT in 4 aree pilota (In Italia in 51 comuni del Veneto centrale gestiti dalla società di servizi pubblici Etra S.p.A., a Bitetto e a Varese; in Spagna a Sant Just); incorporare il paradigma PAYT-KAYT all’interno dei regolamenti di gestione dei rifiuti urbani dei 4 siti pilota, con l’intento finale di ridurre la quantità annuale di rifiuti indifferenziati prodotti, e di aumentare la ripartizione tariffaria tra cittadini virtuosi e meno performanti; fornire a circa 230 comuni nell’UE (principalmente nel Mediterraneo e nell’Europa sud-orientale) strategie personalizzabili sui rifiuti, schemi di servizi e piani aziendali per innescare un cambiamento di mentalità tra i responsabili politici e i funzionari civili, che a sua volta consenta il passaggio da un sistema tariffario tradizionale a uno variabile (PAYT) combinato con un “approccio di persuasione pionieristico” (KAYT). Tra i molteplici prodotti di LIFE-REthinkWASTE rientrano anchelo sviluppo di una specifica App mobile per fornire le adeguate informazioni ai cittadini (comprese quelle relative alla pesatura dei rifiuti prodotti); la redazione di Linee guida a supporto delle amministrazioni per implementare il modelli PAYT e KAYT previsti dal progetto nei regolamenti comunali; la realizzazione di giornate di coaching e screening tecnico a favore dei diversi comuni coinvolti nel progetto per la revisione dei loro sistemi tariffari sui rifiuti.
Sito web: https://www.rethinkwaste.eu
LIFE 4 POLLINATORS (Università di Bologna) “Involving people to protect wild bees and other pollinators in the Mediterranean”
Cambiamenti di utilizzo del territorio, gestione agricola intensiva, uso di pesticidi, inquinamento ambientale, specie aliene invasive, patogeni e cambiamenti climatici stanno causando una drastica riduzione degli impollinatori selvatici, che sono il nucleo dei nostri ecosistemi. Il bacino del Mediterraneo ospita la maggior parte delle api selvatiche endemiche ed è considerato un hotspot per la conservazione della biodiversità. Tuttavia, nei paesi del Mediterraneo (Spagna, Italia, Francia e Grecia) le informazioni sulle api selvatiche e gli altri impollinatori minaciati di estinzione sono particolarmente scarse e c’è una consapevolezza inadeguata sul ruolo degli impollinatori selvatici e sull’importanza di preservarne la diversità. Questo divario di conoscenze è uno dei principali ostacoli alla corretta pianificazione di programmi di successo per affrontare i fattori alla base del declino degli impollinatori. In tale contesto il progetto LIFE 4 POLLINATORS intende contribuire a migliorare la conservazione degli insetti impollinatori e delle piante entomofile (cioè impollinate dagli insetti) creando un circolo virtuoso che porti a un progressivo cambiamento nelle pratiche che attualmente minacciano gli impollinatori selvatici in tutta la regione mediterranea. Gli obiettivi specifici del progetto sono: aumentare la consapevolezza dei cittadini e delle parti interessate sul declino degli impollinatori selvatici e sull’importanza dei servizi di impollinazione per il funzionamento e la salute degli ecosistemi e degli agroecosistemi; promuovere atteggiamenti e comportamenti a favore degli impollinatori selvatici autoctoni (creazione di un database interattivo sugli impollinatori selvatici); promozione di un’agricoltura priva di pesticidi e di pratiche benefiche per gli impollinatori in ambienti rurali e urbani); migliorare la partecipazione dei cittadini alla raccolta di dati sulle api selvatiche endemiche e sugli altri impollinatori e alle azioni di “inverdimento”attraverso attività di Citizen Science Monitoring; promuovere una migliore governance ambientale, trasferendo i dati raccolti nell’ambito del progetto alle autorità competenti e stimolando lo sviluppo di strategie o piani d’azione per gli impollinatori negli Stati membri dell’UE in cui mancano (Italia, Grecia e Spagna).
Sito web: https://www.life4pollinators.eu
LIFE BLUE LAKES (Legambiente Onlus) “LIFE BLUE LAKES”
Il progetto ha l’obiettivo di ridurre la presenza di microplastiche nei laghi italiani e tedeschi, tramite attività di governance, formazione, informazione e sensibilizzazione indirizzate a istituzioni, stakeholder e cittadinanza, in particolare sviluppando soluzioni e promuovendo percorsi partecipativi volti all’adozione di buone pratiche, in linea con la Strategia europea per la plastica nell'economia circolare. Le principali azioni di progetto saranno realizzate nei laghi di Garda, Bracciano e Trasimeno in Italia e in quelli di Costanza e Chiemsee in Germania. Altre comunità lacustri italiane ed europee saranno coinvolte nelle azioni di promozione e di diffusione di buone pratiche. Gli obiettivi specifici di LIFE BLUE LAKES sono: supportare le amministrazioni locali situate in prossimità dei principali laghi italiani e tedeschi e rafforzare l’impegno delle realtà economiche presenti attraverso un processo partecipativo per la stesura della Carta del Lago: un impegno volontario siglato da tutti gli attori coinvolti che prevede l’adozione di buone pratiche gestionali e la diffusione dei principi dell’economia circolare per proteggere i laghi e ridurre l’impatto delle attività economiche; collaborare con le industrie coinvolte (plastica, pneumatica, cosmetica) per discutere e sviluppare soluzioni che riducano e prevengano ulteriori carichi primari di microplastiche nei laghi; ridurre l’immissione di microplastiche dovuta agli impianti di trattamento e depurazione, attraverso lo sviluppo di un protocollo tecnico e la formazione degli operatori; sensibilizzare il pubblico italiano e tedesco mirando alla promozione di comportamenti che prevengano la diffusione dei rifiuti di plastica nell’ambiente; migliorare il quadro normativo esistente per affrontare l’inquinamento da microplastiche nei bacini lacustri, influenzando l’agenda politica a livello italiano, tedesco ed europeo.
Sito web: https://lifebluelakes.eu
Sottoprogramma LIFE Azione per il Clima
LIFE Adattamento ai cambiamenti climatici
STONEWALLSFORLIFE (Parco Nazionale delle Cinque Terre) “Using Dry-Stone Walls as a Multi-purpose Climate Change Adaptation tool”
Il progetto ha lo scopo di dimostrare come una tecnologia antica, i muri a secco, possa essere usata in maniera efficace per migliorare la resilienza del territorio ai cambiamenti climatici. In particolare, intende mostrare gli impatti ambientali, sociali ed economici del recupero dei terrazzamenti con i muri a secco abbandonati in due territori tanto caratteristici quanto delicati: le Cinque Terre in Italia e il Parco del Garraf in Spagna. STONEWALLSFORLIFE consiste nel recupero e nel mantenimento dei terrazzamenti sostenuti dai muri a secco e delle relative opere di regimazione idraulica con lo scopo di proteggere il territorio e i suoi abitanti dagli effetti degli eventi metereologici estremi. Il progetto comprende anche un importante aspetto sociale: verranno infatti organizzati corsi didattici per la formazione di manodopera specializzata nella posa e nel mantenimento dei muri a secco, rivolti a disoccupati, migranti e categorie svantaggiate. Il primo intervento prevede il recupero di un’area di 6 ettari a Manarola, nel comune di Riomaggiore, all’interno del Parco Nazionale delle Cinque Terre. Dal momento che il progetto mira a proporre una metodologia trasferibile in altri territori dell’Unione Europea, verranno effettuate diversi studi di replicazione, sia nel Parco delle Cinque Terre che nel Parco del Garraf.
Sito web: https://www.stonewalls4life.eu
LIFE Mitigazione dei cambiamenti climatici
GreenChainSAW4LIFE (Iris s.r.l.) “GREEN energy and smart forest supply CHAIN as driverS for A mountain action plan toWards climate change”
GreenChainSAW4LIFE è un progetto finalizzato a gestire i boschi locali in modo innovativo, sostenibile e condiviso, contrastando i rischi climatici e ambientali come incendi, dissesto idrogeologico e perdita di biodiversità, e utilizzare il legname ricavato per produrre energia verde e biomateriali a beneficio dell’economia locale e della natura realizzando un “Piano locale integrato per il clima, l’energia e la bioeconomia” nelle Valli Po, Bronda e Infernotto. Nel corso del progetto verranno intraprese diverse azioni per sviluppare e testare un nuovo modello di sviluppo territoriale partecipato. Partendo da un’analisi delle risorse forestali locali, verranno individuate le priorità di intervento con il coinvolgimento dei proprietari forestali privati, selezionando alcuni boschi pilota sui quali condurre miglioramenti forestali: il legname ricavato verrà utilizzato per sviluppare un catalogo di biomateriali a km0 (edilizia, arredamento, imballaggi, ecc.) e sarà valutata la resa energetica delle biomasse non destinabili a trasformazione. Parallelamente, verrà eseguita una mappatura dei consumi energetici sul territorio in modo da stimare l’attuale impiego di energia da fonti fossili, pianificando una strategia di efficientamento energetico e transizione a sistemi di generazione diffusa di energia verde definendo un “Piano locale integrato per il clima, l’energia e la bioeconomia” e uno studio di fattibilità per la costituzione di una “Energy Community” a basse emissioni, in grado di gestire e usare sostenibilmente le risorse locali.
Sito web: http://www.greenchainsaw4life.eu
LIFE ICEGREEN (Nemox International s.r.l.) “Greening the ice-cream sector through low-GWP refrigerants and innovative business model”
Il progetto ha l’obiettivo di imprimere una svolta “verde” al settore del gelato. I refrigeranti tradizionali utilizzati nelle machine per gelato – così come nei frigoriferi, congelatori e climatizzatori – sono idrofluorocarburi, gas a effetto serra: 1 kg di questi gas, per esempio l’R404, ha un indice GWP (Global Warming Potential, potenziale di riscaldamento globale) equivalente a 3.922 kg di C02, che corrisponde alle emissioni in atmosfera di un’automobile che ha percorso circa 40.000 chilometri. Il progetto ICEGREEN utilizza invece refrigeranti alternativi come il propano (R290), che ha un indice GWP pari a 3 unità di C02: in questo modo, si riducono le emissioni del 99,95%. Il progetto anticipa quindi la nuova normativa europea, che a partire dal 2022 imporrà per i refrigeratori professionali l’uso di gas con GWP inferiore a 150. Le nuove macchine per gelato ICEGREEN non solo riducono l’impatto ambientale dei refrigeranti, ma sono prodotte con componenti realizzati a basso consumo energetico e materiali riciclabili; i macchinari garantiscono anche una riduzione dei consumi di energia.
Sito web: https://www.nemox.com/icegreen-technologies/
LIFE agriCOlture (Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale) “Livestock farming against climate change problems posed by soil degradation in the Emilian Apennines”
Il progetto ha l’obiettivo di dimostrare come l’introduzione di azioni pianificate e di strumenti di management sostenibile della risorsa suolo possano contribuire a realizzare e/o mantenere sistemi agro-ambientali a salvaguardia del carbonio organico del suolo in aree montane dell’Appennino emiliano soggette a degrado. A tal fine il progetto applica e testa: protocolli di utilizzazione di best practice indicate dalla ricerca scientifica come utili per salvaguardare il carbonio organico del suolo (rotazioni colturali, pratiche di agricoltura conservativa, sistemazioni idraulico agrarie); strumenti di management sostenibile della risorsa suolo (modelli organizzativi e di governance). Verranno valutati e implementati poi strumenti di contabilizzazione dei flussi di carbonio usati a livello aziendale e territoriale, contribuendo a realizzare un sistema agro-ambientale capace di aumentare dove carenti, conservare dove presenti, le riserve di carbonio. A livello europeo, i risultati del progetto contribuiranno a: applicare la contabilizzazione delle emissioni e sequestri di GHG prevista dal Regolamento (UE) 2018/841); favorire il carbon sink del suolo così come preservarne i carbon stock nelle aree dove l’allevamento è la principale o esclusiva attività agricola. Inoltre, il progetto prevede di produrre e testare uno strumento di governance locale che vada a remunerare i servizi ecosistemici connessi al suolo ed erogati alla società dalla figura dell’«agricoltore custode del suolo».
Sito web: https://www.lifeagricolture.eu/it/
LIFE Governance e Informazione in materia di clima
LIFE CLIVUT (Università di Perugia) “Climate value of urban trees”
Il progetto mira a definire e implementare, in 4 città pilota del bacino del Mediterraneo (Perugia e Bologna in Italia, Salonicco e Oeiras in Grecia), una strategia innovativa di pianificazione e gestione del Verde Urbano, condivisa con i cittadini e con il mondo imprenditoriale, che tenga maggiormente conto dell’impatto positivo di alcune specie arboree sui fenomeni legati ai cambiamenti climatici e sul conseguente benessere dei cittadini. Gli obiettivi specifici del progetto sono: migliorare la capacità di adattamento dell’eco-sistema urbano ai cambiamenti climatici; aumentare il potenziale mitigatorio del Verde Urbano sul clima; conservare e incrementare la biodiversità migliorando sicurezza, salute e benessere dei cittadini. Le principali attività del progetto sono volte a: aumentare le capacità degli urbanisti di progettare e implementare strategie gestionali del Verde Urbano finalizzate alla mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici, anche grazie all’uso di tecnologie innovative; sensibilizzare e coinvolgere attivamente i cittadini nella gestione del Verde Urbano, nel censimento degli alberi e nel monitoraggio della variabilità del loro “comportamento”, sempre con l’utilizzo di moderni strumenti informatici; sviluppare la consapevolezza nei giovani del ruolo delle aree verdi nella mitigazione dei cambiamenti climatici tramite la sperimentazione di percorsi educativi scolastici e universitari dedicati; sviluppare misure che integrino l’interesse economico e la sostenibilità ambientale e climatica attraverso l’attivazione di un percorso di progettazione e applicazione di un sistema di incentivi per le imprese.
Sito web: https://www.lifeclivutspringames.education
LIFE DICET (European University Institute) “Deepening International Cooperation on Emissions Trading”
Il progetto intende supportare i responsabili politici dell’Unione europea (UE) e degli Stati membri nel rafforzare la cooperazione internazionale per lo sviluppo e la possibile integrazione dei mercati del carbonio. La dimensione internazionale del sistema comunitario di scambio di quote di emissione (ETS-UE) rappresenta, difatti, una tematica che ha assunto un’importanza cruciale dopo la firma dell’Accordo di Parigi. Nello specifico LIFE DICET mira a: facilitare una maggiore cooperazione internazionale in merito ai mercati del carbonio tra la Commissione europea e le autorità di regolamentazione di altri importanti sistemi per lo scambio delle quote di emissione (ETS), vale a dire quelli di California-Quebec, Cina, Svizzera e Nuova Zelanda; fornire informazioni chiave ai soggetti interessati dal sistema ETS a livello europeo e promuovere attività di potenziamento delle capacità sulla regolamentazione dei mercati del carbonio e sulle implicazioni per la loro possibile integrazione a livello internazionale; creare una rete internazionale di esperti sui mercati del carbonio; aumentare il sostegno politico ai mercati internazionali del carbonio attraverso azioni di divulgazione. LIFE DICET si basa e porta avanti i risultati del progetto LIFE SIDE (LIFE15 GIC/IT/000051), che ha dato assistenza ai responsabili delle politiche interessate, sia a livello UE che dei singoli Stati membri, che hanno contribuito alla definizione e all’attuazione della nuova legislazione comununitaria sull’ETS, fornendo loro le migliori informazioni sul funzionamento economico del sistema, al fine di agevolare un’efficace comunicazione con i diversi portatori di interesse.
Sito web: https://lifedicetproject.eui.eu