Alla Cop 21 l’Italia ha svolto un ruolo di primo piano, lavorando costantemente con i vari partner, soprattutto europei.
Le conclusioni della conferenza risultano in linea con il mandato negoziale dell’Unione Europea, costruito con il contributo degli esperti del Ministero dell’Ambiente.
Da parte sua Italia ha spinto l’Unione Europea a costruire le proprie posizioni negoziali in modo tale da consentire la più ampia attuazione possibile dell’accordo, superando le limitazioni del Protocollo di Kyoto.
Inoltre, l’Italia ha sostenuto la necessità di un chiaro sistema di governance, così da dare certezza agli impegni che saranno assunti dagli stati e dagli altri attori internazionali. Nello specifico, l’Italia ha proposto un meccanismo che favorisca il capacity building dei paesi in via di sviluppo al fine di istituire un chiaro sistema di rendicontazione e verifica. La proposta è oggi a pieno titolo parte integrante dell’Accordo di Parigi.