I nanomateriali e loro applicazioni

Nel 1985 è stata sintetizzata la prima molecola di fullerene che ha permesso di mettere a punto i nanotubi di carbonio costituiti da fogli di grafene arrotolati in tubi cilindrici cavi, con diametri che variano tra 1 a 100 nm.

Questi materiali sono ottimi conduttori e aumentano la resistenza meccanica, elettrica e termica di resine termoplastiche e termoindurenti.

I nanomateriali vengono utilizzati per migliorare le funzioni di molti prodotti di largo consumo, come vernici, cosmetici e prodotti per la cura delle persone (es. deodoranti, filtri solari, dentifrici), attrezzature sportive, prodotti farmaceutici, prodotti elettronici, prodotti tessili, ecc.

I nanomateriali possono essere utilizzati  nel campo delle energie rinnovabili per la generazione di sistemi fotovoltaici ad alta efficienza o per rendere le pale eoliche più resistenti e più leggere.

A livello ambientale i nanomateriali posso essere impiegati per la depurazione delle acque, oltre che per la filtrazione e desalinizzazione delle acque marine.

I nanomateriali vengono utilizzati anche in ambito medico e, attraverso nuovi farmaci, è possibile garantire una terapia più efficace e una maggiore precisione dell’azione degli stessi.

Tra i nanomateriali più comuni, si segnalano il triossido di alluminio, il nero di carbone (carbon black), i nanotubi di carbonio e il grafene.

Il triossido di alluminio viene utilizzato nelle vernici per conferire migliore resistenza all’usura, nelle batterie al litio per aumentarne la durata, per la finitura e la lucidatura di metalli e pietre preziose, nella costruzione delle ali degli aerei.

Il nero di carbonio viene utilizzato principalmente nella fabbricazione degli pneumatici e dei toner per stampanti.

I nanotubi di carbonio trovano applicazione nella produzione di accumulatori e sensori e in campo biomedico per la loro capacità di veicolare molecole farmacologicamente attive.

Il grafene, infine, viene utilizzato in diversi settori: in medicina, in elettronica (schermi televisivi piatti, pannelli fotovoltaici, dispositivi touch-screen) e in campo energetico (celle solari, pannelli, batterie).

 

 

 


Ultimo aggiornamento 16.07.2019