Carta di Cortina sulla sostenibilità degli Sport Invernali

(Cortina d’Ampezzo, 24 gennaio 2016)

La Carta, sottoscritta dal Ministero dell’Ambiente, dal comune di Cortina d’Ampezzo, dal CONI, dall’UNESCO e da altri stakeholder, nasce dalla volontà di diverse comunità di località alpine, di intervenire per ridurre l’impatto che gli sport invernali hanno su territori ricchi di biodiversità e che costituiscono un importante patrimonio naturale e culturale.

La carta di Cortina nasce in occasione dell’attività preparatoria per i Campionati Mondiali di sci alpino del 2021, manifestazione internazionale che si svolgerà nelle Dolomiti – riconosciute  Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO  -  in località montane inserite in paesaggi straordinari. Tale evento potrebbe rappresentare un importante strumento di valorizzazione dei territori montani in chiave ambientale, sociale ed economica di quelle zone.

Obiettivo del documento è promuovere l’individuazione e la messa in atto  di strategie che coniughino la sostenibilità economica con quella ambientale,  favorendo , in particolare, lo sviluppo di un turismo sostenibile, fondato sull’efficienza nell’uso di risorse come acqua e suolo, sulla limitazione delle emissioni e dei costi energetici, sulla eliminazione degli sprechi e sull'educazione ambientale, in un territorio d’eccezionale valore, bellezza e patrimonio universale. Per  fare questo è  necessario il coinvolgimento di istituzioni, comunità locali e soprattutto delle scuole e, contestualmente, intraprendere  azioni  per  incentivare e facilitare la partecipazione  attiva delle aziende.

La Carta individua, tra l’altro, le seguenti linee di attività:

  • includere valutazione della sostenibilità ambientale dell’organizzazione e gestione degli sport invernali nell’agenda internazionale in materia di protezione dell’ambiente e sostenibilità ;
  • prestare particolare attenzione nell’assicurare l’accessibilità dei diversamente abili alla pratica degli sport invernali;
  • adottare una definizione chiara, comune e ufficiale di “sport invernali sostenibili” e proporre un sistema di indicatori comune per la qualificazione e quantificazione dei relativi impatti, in particolare in termini di carbon footprint, water footprint e impatto paesaggistico;
  • avviare un processo partecipato con le comunità locali per identificare le principali criticità degli impatti ambientali connesse agli sport invernali, le possibili soluzioni e gli ambiti di intervento;
  • considerare la vulnerabilità del territorio alpino e montano rispetto agli impatti dei cambiamenti climatici nell’elaborazione di strategie, politiche e misure di adattamento nel settore del turismo alpino con particolare riferimento agli sport invernali;
  • definire, adottare ed attuare Programmi Nazionali espressamente rivolti al tema degli sport invernali, garantendo al contempo la sicurezza e la loro sostenibilità ambientale e sociale. Tali programmi dovrebbero essere affiancati da campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini, allo scopo di aumentare il grado di consapevolezza sugli impatti diretti e indiretti degli sport invernali;
  • promuovere il coinvolgimento e la partecipazione di tutti gli attori del territorio verso il raggiungimento dei target di sostenibilità ambientale, garantendo al contempo la sicurezza e la qualità degli sport invernali;
  • introdurre o rafforzare programmi di educazione allo sviluppo sostenibile nelle scuole, promuovere l’innovazione favorendo politiche tese al risparmio energetico e alla maggiore sostenibilità per non penalizzare le generazioni future.

 

 

 


Ultimo aggiornamento 14.02.2017