Appalti verdi: conclusa la formazione specialistica dedicata all’applicazione dei CAM in Edilizia.

Coinvolti oltre 50 operatori della PA impegnati nella gestione delle procedure di appalto per l’affidamento di servizi di progettazione, lavori, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici.

Concluso il secondo e ultimo appuntamento formativo dedicato all’applicazione del Criteri Ambientali Minimi per l’affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici, realizzato con l’obiettivo di rendere disponibili alle stazioni appaltanti gli strumenti concreti per l’effettiva applicazione di tali criteri nel corso dell’espletamento delle gare d’appalto e nell’esecuzione dei contratti. Nell’ambito del progetto CReIAMO PA, linea di azione L1 WP1 sono infatti previsti una serie di appuntamenti tematici, dedicati al supporto delle Amministrazioni Pubbliche coinvolte nei processi di acquisto.

Il webinar del  9 Luglio è stato introdotto dal coordinatore del tavolo tecnico per l’elaborazione dei Criteri Ambientali Minimi per l’Edilizia del Ministero dell’Ambiente Sergio Saporetti, che ha subito sottolineato quanto sia importante investire tempo, risorse e nuove competenze per la loro applicazione, sia in considerazione degli impatti ambientali generati da questo settore – in relazione, ad esempio, agli usi finali di energia, alle emissioni dei gas serra, all’estrazione dei materiali utilizzati, al consumo d’acqua, all’uso di sostanze pericolose – che per quel che concerne il comfort e la salute delle persone.

Saporetti ha voluto richiamare l’attenzione su alcuni elementi innovativi introdotti dai CAM edilizia, come ad esempio l’indice di riflettanza solare che riguarda le coperture degli edifici o l’indice di capacità termica areica interna, in grado di migliorare il comfort termo-igrometrico dell'edificio. Successivamente, ha sottolineato come nella redazione dell’allegato tecnico si sia tenuto conto di contributi specifici da vari soggetti con diversi punti di vista, elemento che ha indubbiamente arricchito i CAM anche se può aver generato, in qualche caso, delle incertezze circa la sua corretta applicazione. In vista dell’imminente inizio dei lavori di revisione e al fine di restituire una visione complessiva sui risultati raggiunti e raccogliere proposte e suggerimenti utili, è stato previsto un incontro consultivo il 17 luglio prossimo.

Il seminario online è poi proseguito con una sessione di formazione specialistica, condotta dall’architetto Dana Vocino, su come organizzare una gara di appalto di lavori in base al CAM in Edilizia. Sono stati individuati per ogni fase di gara i contenuti, i modi e i tempi di intervento dei vari operatori evidenziando la necessità di prevedere, a cura della stazione appaltante e già in fase di stesura del Progetto di Fattibilità tecnico/economica, due importanti momenti: l’analisi di mercato e l’analisi dei prezzi.

L’attenzione all’intero ciclo di vita del manufatto è stato un elemento ricorrente nella relazione dell’arch.   Vocino, grazie al quale tutte le specifiche tecniche dei componenti edilizi vengono richiamate sia in fase realizzativa che nella sua prospettiva d’uso. A questo scopo, come garante della coerenza tra requisiti previsti nella progettazione e quelli effettivamente realizzati, viene introdotto il ruolo del responsabile del commissioning, figura preferibilmente interna alla funzione progettuale, che è chiamato ad agire in coordinamento con la direzione dei lavori e il collaudatore.

Come di consueto, a margine del seminario è stato riservato spazio ai quesiti posti dai partecipanti, un’occasione per ribadire l’obbligatorietà del CAM edilizia, anche per la manutenzione ordinaria e straordinaria, il restauro e i lavori di lieve entità, delineando con esempi concreti le lavorazioni e i campi dove questo è possibile. La possibilità di confronto con i docenti resta comunque valida attraverso il servizio in differita “l’esperto GPP risponde”, cui si può accedere scrivendo all’indirizzo: gpp@creiamopa.sogesid.it

La registrazione del webinar e il materiale formativo sono disponibili nella sezione “prodotti” di questa pagina.

 


Appalti verdi: concluso il primo dei due webinar dedicati all’applicazione dei CAM in Edilizia. 
Regioni, comuni e centrali d’acquisto connesse in rete per migliorare le proprie competenze in vista del recepimento dei CAM per l’affidamento di servizi di progettazione e lavori in campo edilizio.

Roma, 27 giugno – Concluso il primo dei due appuntamenti dedicati all’applicazione del Criteri Ambientali Minimi per l’affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici, come previsto dal DM 11.10.2017 (GU Serie Generale n. 259 del 6.11.2017), che è stato pensato per fornire uno strumento operativo valido all’effettiva integrazione di questi criteri nelle procedure di acquisto. In particolare sono stati messi a fuoco gli elementi di sovrapposizione tra le disposizioni del Decreto sui CAM in Edilizia e il Codice degli Appalti (D.Lgs. 50/2016), anche alla luce del recente decreto “Sblocca Cantieri “(Legge n. 55/2019), per una corretta interpretazione delle norme.

L’incontro è stato introdotto da Riccardo Rifici, responsabile del settore certificazioni ambientali e acquisti verdi del Ministero dell’Ambiente, che ha richiamato l’attenzione sulla rilevanza e la complessità del settore edilizio per il GPP. Il webinar è stato guidato dall’architetto Dana Vocino, esperta di acquisti verdi e criteri ambientali nel settore dell’edilizia e delle costruzioni, che ha illustrato i contenuti e l’articolazione del CAM e il ruolo centrale rivestito dal Progetto di fattibilità tecnico/economica, indicandone le modalità di redazione, precisando i ruoli e le responsabilità rivestiti dagli altri soggetti (progettisti e appaltatori) che concorrono alla realizzazione di un’opera. Al termine ha fornito alcune preliminari indicazioni circa l’organizzazione della gara, ripercorrendone in tre fasi la procedura e puntualizzandone gli aspetti significativi.

A margine del seminario, la docente ha riservato uno spazio al confronto durante il quale i partecipanti hanno posto quesiti specifici provenienti dalle reali esigenze riscontrate in ambito professionale. Tale possibilità di confronto resta comunque valida attraverso il servizio in differita “l’esperto GPP risponde”, cui si può accedere scrivendo all’indirizzo gpp@creiamopa.sogesid.it.

Questa prima fase della formazione è propedeutica al secondo appuntamento previsto per il 9 luglio prossimo.

La registrazione del webinar e il kit formativo sono disponibili nella sezione “Prodotti” di questa pagina.

 


Appalti verdi: a Venezia il primo workshop per potenziare la capacità amministrativa locale sul GPP.
La Regione del Veneto ha incontrato le Stazioni appaltanti del territorio per individuare criticità, proposte e buone pratiche finalizzate alla riscrittura del nuovo Piano d’Azione Regionale sul GPP.

Venezia, 11 giugno 2019 – Si è concluso il primo incontro formativo dal titolo "Il Nuovo Piano d’Azione sul GPP: raccolta di proposte ed esigenze delle stazioni appaltanti" che si è tenuto a Venezia nell’ambito della III edizione del Forum Compraverde Veneto, l’appuntamento annuale che la Regione del Veneto dedica alla nascita e al rafforzamento di collaborazioni, sinergie, scambi e aggiornamento professionale per gli operatori pubblici e privati che operano nell’ambito degli acquisti verdi.  L’evento è stato organizzato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare con il supporto di Sogesid spa, soggetto attuatore del Progetto CReIAMO PA, Linea di Azione L1 WP1.

Seduti ai tre tavoli di lavoro Stazioni uniche appaltanti, Comuni ed Enti, dipendenti della Regione del Veneto, che si occupano di acquisti verdi, rappresentanti del comitato Guida e del Gruppo di Lavoro Intersettoriale del Piano di Azione Regionale GPP, per individuare e condividere le buone pratiche presenti sul territorio, mettere a fuoco le criticità e le opportunità offerte dal Piano d’Azione Regionale sul GPP, condividere alcune proposte di miglioramento nell’attuazione del GPP e nell’uso dei CAM sul territorio.

L’incontro, condotto da Nina Vetri e Sabina Nicolella, si è svolto con la formula del World Cafè, una metodologia particolarmente utile per raccogliere le esigenze e i suggerimenti provenienti da gruppi per loro natura disomogenei ma chiamati ad individuare insieme proposte e soluzioni. I partecipanti sono stati interpellati a rispondere ad alcune domande cruciali per l’individuazione di criticità e proposte concrete e attraverso conversazioni mirate, sviluppate in un clima collaborativo e informale, hanno concluso i lavori producendo una sintesi condivisa degli strumenti più idonei da includere nel nuovo Piano di Azione sul GPP. 

Gli esiti dell’incontro sono disponibili nella sezione “prodotti” di questa pagina.

Per consultare la Galleria fotografica dell’evento clicca su questo link.

 


Appalti verdi: confronto tra operatori pubblici ed economici apre linea intervento CReIAMO PA
12 marzo 2019 - Primo partecipato evento al Ministero, al via piano di formazione quadriennale per potenziare la capacità amministrativa sul GPP

Grande partecipazione registrata al Ministero dell’Ambiente per l’evento di lancio della linea di intervento L1 WP1 del progetto CReIAMO PA dedicata alla formazione e alla diffusione del Green Public Procurement. 

I lavori si sono aperti con i saluti istituzionali Cristina Tombolini, Dirigente DIV.II della DG CLE, e con gli interventi del Segretario generale del Ministero Silvana Riccio e del Capo della Segreteria tecnica del Ministro, Tullio Berlenghi, che hanno da un lato delineato la necessaria cornice multilivello delle iniziative legate alle nuove politiche ambientali, dall’altro ricordato l’urgenza di cogliere a tutti i livelli la sfida degli acquisti verdi nella PA.

Compito dell’amministrazione centrale, attraverso il lavoro del progetto CReIAMO PA, è sostenere tutti i soggetti che a vario titolo concorrono alla realizzazione di questo cambio di passo, attraverso percorsi in grado di agire su un reale potenziamento della capacità amministrativa di enti regionali e locali, centrali d’acquisto e associazioni di categoria. È in questa direzione che vanno le iniziative legate alla Linea d’Intervento presentata che, come illustrato dalla dirigente del Ministero Giusy Lombardi (DG SVI) e da Enrico Biscaglia (Presidente e AD di SOGESID), rispettivamente soggetto promotore e attuatore del Progetto CReIAMO PA, mirano nei prossimi quattro anni a garantire maggiore uniformità nei livelli di esperienza e competenza degli operatori che ricoprono funzioni strategiche in materia di acquisti pubblici.

Due tavoli di lavoro, il primo dedicato agli operatori pubblici e il secondo a quelli economici, hanno successivamente evidenziato risultati concreti e fisiologiche difficoltà di adeguamento, legate anche alla necessaria riorganizzazione dell’impianto tecnico amministrativo e alla professionalizzazione degli operatori. Come ha ricordato il direttore di ISPRA Alessandro Bratti, ora che il quadro normativo risulta essere estremamente favorevole, con l’Italia primo paese UE ad aver introdotto l’obbligo di applicazione dei CAM, sarebbe impensabile tornare indietro. La necessità di continuare su questa strada è stata confermata dai rappresentanti delle regioni intervenuti nella tavola rotonda. Un dato fra tutti, che spiega la grande potenzialità del ricorso al Green Public Procurement, è quello fornito nel corso dell’evento da Lidia Capparelli di Consip, la centrale di committenza italiana, che per il triennio 2015-2017 ha raggiunto l’importo di circa 14 miliardi di erogato “verde”, con incrementi significativi nel corso degli anni. 

Le presentazioni illustrate nel corso dell’incontro possono essere consultate cliccando su questo link.

Le fotografie possono essere visionate cliccando su questo link.

 

 

 


Ultimo aggiornamento 17.12.2019