Tre nuove aziende potranno apporre sulla propria bottiglia l'etichetta VIVA, promossa dal Ministero dell'Ambiente per la sostenibilità della vitivinicoltura italiana. La friulana Principi di Porcia, la modenese Cantina Settecani e la piemontese La Cedraia hanno ricevuto a Verona la certificazione VIVA da parte di ente terzo sui quattro indicatori che permettono al consumatore di conoscere i dati e il percorso di miglioramento intrapreso dalle aziende su: aria acqua territorio e vigneto.
La consegna dei certificati si è tenuta ieri al Vinitaly 2016 presso lo stand del Ministero, alla presenza del Direttore Generale, Francesco La Camera. "Il nostro impegno - ha dichiarato il direttore - è volto a promuovere gli sforzi e il percorso per la sostenibilità intrapreso da queste cantine. Ci auguriamo che il numero delle adesioni a VIVA continui a crescere e diventi un segno distintivo del made in Italy per un vino attento all'ambiente e di qualità".
VIVA La sostenibilità del vino è il progetto che dal 2011 promuove la sostenibilità del settore vitivinicolo italiano. Il programma è finalizzato a creare un modello produttivo che rispetti l’ambiente e promuova il territorio, per tutelare la qualità dei vini italiani e offrire opportunità sul mercato internazionale. VIVA è pensato per le aziende, perché permette di valutare l’uso ottimale delle risorse e misurare i miglioramenti nel tempo. È rivolta ai consumatori, perché mette a disposizione un sistema semplice e trasparente per verificare la sostenibilità del vino e l’impegno dei produttori sia in campo ambientale che socio-economico.
VIVA, a seguito di una sperimentazione su 9 grandi produttori e all’adesione di altre importanti aziende italiane, si consolida come progetto di riferimento nazionale e si accredita a livello internazionale.
Per maggiori informazioni visita il sito del progetto: www.viticolturasostenibile.org.
Il Direttore Generale Francesco La Camera durante la consegna dei certificati