Sicurezza sistemi energetici e geominerari, ripartono le attività di controllo dei laboratori chimici e mineralogici

Dopo un fermo alle ispezioni, dovuto alla situazione sanitaria nazionale e a tutela della salute dei funzionari, riprenderà nel mese di giugno l’attività di controllo sugli impianti di produzione e stoccaggio di idrocarburi liquidi e gassosi, effettuata dai Laboratori chimici e mineralogici della Divisione VII della Direzione generale per le infrastrutture e la sicurezza dei sistemi energetici e geominerari (DGISSEG).

Nel periodo di fermo si è provveduto ad effettuare la manutenzione delle apparecchiature e la loro calibrazione, in previsione della prossima ripartenza.

I Laboratori chimici e mineralogici, con sede a Roma in via Bosio, eseguono controlli sperimentali sui parametri riguardanti la prevenzione e la sicurezza nelle attività del settore energetico e minerario; organizzano ed eseguono campagne di ispezione, prelievo di campioni e analisi chimico-fisiche, effettuando sperimentazioni, ricerche e studi su campioni di sostanze minerali e materiali geologici provenienti dal settore estrattivo, inclusi i relativi materiali di recupero e rifiuti finalizzati anche al riuso; effettuano valutazioni e analisi sui progressi della tecnologia mineraria e sui nuovi campi di applicazione delle materie prime minerarie e sostanze derivate.

I laboratori, inoltre, curano sia le istruttorie tecniche per il riconoscimento dell’idoneità all’impiego nelle attività estrattive di esplosivi e accessori detonanti, che le analisi riguardanti la classificazione mineraria di materiali solidi.

La DGISSEG si occupa anche di eseguire campagne per verificare la qualità del gas naturale prodotto e/o stoccato in Italia. I controlli, svolti dai funzionari della Divisione VII, consistono nel campionamento e nell’analisi del gas naturale prodotto presso le piattaforme offshore di produzione o presso le centrali di raccolta e trattamento prima dell’immissione nelle reti di distribuzione.

Per maggiori approfondimenti si può consultare il sito web https://unmig.mise.gov.it/index.php/it/sicurezza/attivita-delle-sezioni-unmig-e-dei-laboratori-chimici-e-mineralogici

Approfondimento

La storia dei laboratori di via Bosio - I laboratori chimici e mineralogici della DGISSEG

Con il Regio Decreto del 5 luglio 1860 il Corpo delle Miniere diviene organo autonomo incaricato di applicare la Legge mineraria del 20 novembre 1859.

Successivamente, nel 1876, con il Regio Decreto del 15 giugno viene istituita la sezione geologica del Corpo delle Miniere, a cui afferisce il Laboratorio Chimico.

Nel 1889, presso l’Ufficio Geologico di Roma, viene eseguito l’impianto di un Laboratorio Chimico destinato a studi e ricerche petrografiche, a sussidio del rilevamento geologico.

Più tardi, nel 1920, viene istituito l’Ufficio Geologico d’Italia, che comprende anche il Laboratorio Chimico.

In questo periodo storico il Laboratorio è inizialmente affidato all’ing. Ettore Mattirolo; successivamente l’ing. Giovanni Aichino viene nominato Direttore dell’Ufficio

Geologico.

Un anno più tardi, nel 1921, la guida del Laboratorio è assunta dall’ing. Carlo Perrier, il quale compie importanti indagini di mineralogia, cristallografia e petrografia, ed applica per la prima volta in Italia il piatto di Fedorov all’esame dei feldspati nelle rocce. In questa prima fase gli addetti del Laboratorio chimico-petrografico erano ingegneri minerari particolarmente versati in chimica.

Il Regio Decreto del 29 luglio 1927, n. 1443 definisce due categorie di lavorazioni minerarie:

- Miniere: le materie che appartengono a questa categoria sono quelle che, per il grado di importanza economica attribuita alla loro utilizzazione industriale, e considerando la loro limitata reperibilità, nel territorio nazionale, vengono sottoposte a protezione giuridica, e alla cui ricerca e coltivazione (definita la loro esistenza e coltivabilità del giacimento) viene applicato l’istituto della concessione.

- Cave: appartengono a questa categoria le materie lasciate in disponibilità del proprietario del suolo.

Con il Regio Decreto Legge del 15 dicembre 1936, n. 2335 viene creato il Laboratorio Chimico del Corpo delle Miniere.

A seguito del Regio Decreto del 23 marzo 1940 il Laboratorio chimico del Corpo delle Miniere viene distaccato dal Sevizio Geologico (autonomo funzionamento del Laboratorio).

Il Regio Decreto del 10 maggio 1943, n. 482 istituisce il Servizio Chimico della Direzione generale delle miniere ed attribuisce ad esso determinati compiti, che assolve attraverso due laboratori:

- un laboratorio che esegue analisi dei minerali solidi;

- un secondo laboratorio che esegue analisi sui minerali energetici (carbone, gas e petrolio) situato in località decentrata.

I compiti del Servizio Chimico in questa fase storica erano:

- studi e controlli sui processi chimici per l’utilizzazione delle materie prime nazionali e relativi impianti;

- studi ed analisi occorrenti per i servizi minerario, geologico e metallurgico;

- consulenza chimico-mineralogica richiesta dalle Pubbliche Amministrazioni.

 Si possono individuare i seguenti settori di attività del Servizio Chimico:

 1. fornire agli organi amministrativi e tecnici elementi di natura chimica necessari per l’applicazione delle leggi minerarie;

2. trattare anche altre questioni di contenuto chimico, connesse all’espletamento dei vari compiti assegnati al Servizio Minerario ed al Servizio Geologico dalla Direzione generale delle miniere, o da altri organi del Ministero dell’industria o da altre pubbliche Amministrazioni supporto nei settori chimico-minerario e chimico-energetico alle altre Direzioni generali del Ministero; supporto a Regioni, amministrazioni territoriali, operatori pubblici e privati, anche avvalendosi della Sezione UNMIG competente per territorio; esecuzione di campagne di ispezione, prelievo di campioni e analisi chimico-fisiche; sperimentazioni e studi

su campioni di sostanze minerali e materiali geologici provenienti dal settore estrattivo,

inclusi i relativi materiali di recupero e rifiuti anche al fine del loro riuso;

- aggiornamento delle normative tecniche nel settore chimico-minerario e chimico-energetico;

- prodotti esplodenti: riconoscimento di idoneità dei prodotti esplodenti all’impiego in attività estrattive e relativi rapporti con il Ministero dell’interno e altre amministrazioni.

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Ultimo aggiornamento 14.05.2021