Polo Impiantistico di Fusina: dal Ministero i solleciti alla Regione

Roma. Controlli costanti sul corretto funzionamento del Polo Impiantistico di Fusina, a sollecitarli direttamente il ministro dell’Ambiente Sergio Costa con due lettere indirizzate al presidente della Regione Veneto Luca Zaia.
 
Un invito alla collaborazione del ministro Sergio Costa, inviato lo scorso maggio, in seguito alle numerose segnalazioni effettuate dalle associazioni ambientali veneziane, incluso il Wwf, che hanno evidenziato diverse criticità ambientali e di rischio sanitario connesse al previsto potenziamento dell’impianto in questione.
 
In particolare, le associazioni, oltre a prospettare possibili inquinamenti da PFAS, dubitano sul corretto funzionamento dell’impianto di incenerimento rifiuti (CSS) e di produzione di energia elettrica almeno in parte desinata alla cessione a terzi.
Una situazione complessa, che ha finora visto posizioni non univoche circa l'esatta qualificazione dell’intervento ai fini della ripartizione di competenze fra Stato e Regioni, che ha indotto il ministro Costa a chiedere un “confronto”.
 
Una questione dai profili estremamente delicati, di cui il ministro ne ha evidenziato gli aspetti critici in una ulteriore lettera, inviata a novembre, sempre al Presidente Zaia, sottolineando come, ad avviso degli Uffici del Ministero dell’Ambiente, persistano dubbi sulla effettiva potenza dell’impianto come risultante dalla modifica progettuale in esame.
 
A tale ulteriore sollecito, ha quindi risposto l’assessore regionale Giampaolo Bottacin, il quale ha sottolineato l'importanza di assumere atteggiamenti assolutamente precauzionali nella valutazione della progettualità in questione, confermando la prudenza del governo regionale, vista l'estrema delicatezza del tema.
Una posizione supportata anche da una nota degli uffici Regionali, che, a conferma degli impegni assunti dalla Regione del Veneto, nel rinviare a successivi approfondimenti l'autorizzazione relativa alla Linea 3 dove era prevista la combustione di concentrato da percolati di discarica contenenti PFAS, hanno anche evidenziato lo stralcio della Linea 3 e conseguentemente dell'autorizzazione alla termodistruzione del concentrato derivante da percolato di discarica contenente PFAS. Stralcio che, secondo gli uffici regionali, porta a ritenere non motivata la preoccupazione circa il rischio sanitario derivante da possibili inquinamenti da PFAS connessi al PAUR rilasciato.

 

- Scarica la lettera del 28 maggio 2020 del Ministro dell'Ambiente Sergio Costa al presidente della Regione Veneto

 

- Scarica la lettera del 19 novembre 2020 del Ministro dell'Ambiente Sergio Costa al Presidente della Regione Veneto

 

 

 

 

 


Ultimo aggiornamento 18.12.2020