Olezzi insopportabili, i carabinieri sequestrano 7 vasche di fanghi maleodoranti ed una discarica abusiva a Rodi Garganico

Rodi Garganico (Fg). Nel mese di agosto, nel cuore del Gargano, all’apice della stagione turistica a cui fa da sfondo l’emergenza coronavirus, la Compagnia Carabinieri di Vico del Gargano ha attivato un monitoraggio del territorio allo scopo di intercettare il mancato rispetto delle norme che tutelano la salute dell’ambiente.
L’attenzione dei Carabinieri, si concentrava quindi su Rodi Garganico, dove venivano avvertiti sgradevoli e pungenti odori. L’attenta perlustrazione di quel territorio consentiva di individuare quali possibili fonti inquinanti, le aree degli impianti di depurazione e quelle di stoccaggio dei rifiuti. Immediata la richiesta di intervento del Nucleo Operativo Carabinieri di Bari, specializzato nel settore dell’inquinamento ambientale, che prontamente convergeva su quella località.
Il Noe, mediante le sue importanti conoscenze e competenze tecniche, unitamente alla Stazione Carabinieri di Rodi Garganico, avviava un meticoloso sopralluogo ed un’indagine lampo, sui due impianti nelle località Santa Barbara e Lido del Sole.
Gli accertamenti facevano emergere in entrambi i siti gravi irregolarità. Conseguente il sequestro, operato in sinergia con la Procura della Repubblica di Foggia, di sette vasche contenenti rifiuti speciali pericolosi ovvero fanghi da depurazione abusivamente stoccati ed il sequestro di un’area demaniale ci circa 2500 mq colma di rifiuti speciali di ogni genere, interamente realizzata abusivamente.
L’esito dell’attività di verifica ed investigativa, celermente svolta dai Carabinieri permetteva di accertare le fonti degli olezzi e deferire all’Autorità Giudiziaria 9 persone addette alla gestione degli impianti, ritenute responsabili a vario titolo di emissioni odorigene in atmosfera senza autorizzazione, nonché gestione illecita e deposito incontrollato di ingenti quantitativi di rifiuti speciali pericolosi, accumulati su un’area demaniale, non idonea e non autorizzata, in cui veniva realizzata una discarica abusiva.
Il valore degli immobili sequestrati ammonta a circa 700mila euro. 
 

 

 

 

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Ultimo aggiornamento 04.09.2020