Giornata della Trasparenza, il sito del Ministero dell’Ambiente ai primi posti per sezioni attivate

Il Direttore Generale Montanaro: “Informazione e politiche ambientali  legate con democrazia e diritti umani”

Roma, 25 novembre 2019 - È stata incentrata sull’importanza delle informazioni ambientali la giornata della trasparenza, che si è tenuta nella mattinata di oggi presso l’Auditorium del Ministero dell’Ambiente, con la partecipazione del Direttore generale MATTM Oliviero Montanaro, di ISPRA, di rappresentanti del Dipartimento della Funzione Pubblica e dell’OIV (Organismo Indipendente di Valutazione).

“L’informazione ambientale – ha dichiarato il Direttore Generale Oliviero Montanaro – è ingrediente fondamentale della democrazia ambientale, e lega le politiche ambientali con i diritti umani”.

Il direttore ha sottolineato come da un punto di vista strutturale, a livello internazionale la convenzione che gestisce il principio di trasparenza è quella di Aarhus, basata su tre pilastri: il diritto all’informazione ambientale, la partecipazione di tutti i soggetti ai processi decisionali, la garanzia dell’accesso alla giustizia qualora i primi due principi venissero violati.

Montanaro ha quindi sottolineato come informazione e trasparenza siano due aspetti di importanza fondamentale per garantire l’attuazione dell’agenda 2030, e come il new green europeo preveda proprio un rafforzamento delle informazioni ambientali a un ampliamento del processo di partecipazione al livello decisionale. Ha inoltre aggiunto che, tra le sfide che l’Unione europea dovrà affrontare, c’è quella del rapporto tra inquinamento atmosferico e salute.

Sfida che anche l’Italia ha colto appieno inserendo nell’articolo 6 del decreto clima il riferimento al monitoraggio dei gas in atmosfera e alla pubblicità dei dati ambientali.

Francesco Lazzarini, Dirigente per il servizio della gestione dei processi di ISPRA, ha aggiunto che “la trasparenza è uno strumento utile a rinsaldare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni, nonché necessario per superare il concetto della democrazia come freno”.

Ha invece analizzato tecnicamente il Sistema informativo nazionale ambientale l’ingegnere Giuseppina Monacelli (ISPRA), evidenziando come “controlli di qualità siano in grado di dare un maggiore supporto alle informazioni che vengono poi fornite”, l’importanza della raccolta di dati, che costituiscono un “riferimento tecnico ufficiale che rendono poi possibile produrre informazione ambientale”. Sempre Monacelli, ha aperto una finestra sui sistemi che Ispra sta realizzando per il Ministero dell’Ambiente e che presto diventeranno operativi, quello per il Monitoraggio della Strategia marina e il Portale per il Piano di adattamento ai Cambiamenti climatici.

Ha invece analizzato la fase di transizione e di evoluzione del concetto di trasparenza negli ultimi dieci anni il dott. Giovanni Cesaroni, dell’Ufficio per la valutazione della performance del Dipartimento della funzione pubblica, un periodo in cui è stato messo interamente in discussione “il sistema di gestione delle pubbliche amministrazioni, e la trasparenza si è dimostrata un valido strumento di prevenzione di comportamenti poco responsabili. Oggi – ha spiegato – stiamo lavorando per superare il limite della trasparenza intesa quale strumento interno, e di aprirci sempre più all’esterno favorendo la valutazione partecipativa e creando un legame maggiore con gli utenti, che devono poter contare su procedure standardizzate per la richiesta delle informazioni”.

Ha approfondito il concetto del ‘Ministero Casa di vetro dell’ambiente’ il prof Piervito Bianchi, dell’Organismo indipendente di valutazione: “Trasparenza è antidoto alla corruzione – ha affermato – e contribuisce non solo a favorire un sano controllo sociale, ma anche a innalzare il livello di fiducia dei cittadini nelle istituzioni. Essere trasparenti non è quindi pubblicare la più ampia gamma possibile di informazioni, ma fare in modo che quelle presenti siano comprensibili e corrette”.

Il professore ha quindi analizzato la sezione ‘Amministrazione trasparente’ del sito del Ministero dell’Ambiente e i contenuti delle informazioni ambientali in essa presenti spiegando che il MATTM, con il 96% delle sezioni attivate, si colloca ai primissimi posti in una classifica che include tutti i Ministeri, e sottolineando come occorra continuare a lavorare nella direzione di una sempre maggiore sburocratizzazione, e facendo in modo che i processi lavorativi non vengano appiattiti dalla burocrazia ma organizzati per “produrre automaticamente in trasparenza”.

Grande soddisfazione per le ampie riflessioni sui concetti di trasparenza e democrazia ambientali, emersi nel corso della giornata, è stata espressa dall’avvocato Pietro Cucumile, del Segretariato generale MATTM, che ha moderato il dibattito e chiuso i lavori. 


Ultimo aggiornamento 25.11.2019