Ambiente: dal Ministero oltre cento buone pratiche per Regioni e Province Autonome

Parte la linea d’intervento LQS del progetto “Mettiamoci in RIGA” per replicare iniziative “Piattaforma delle Conoscenze”

Roma, 31 gen. – Oltre cento buone pratiche pronte per essere replicate da Regioni e Province Autonome: è partita la Linea di intervento LQS del progetto “Mettiamoci in RIGA - Rafforzamento Integrato Governance Ambientale” (PON Governance 2014-2020) del Ministero dell’Ambiente, per il rafforzamento delle capacità tecniche e progettuali delle Amministrazioni regionali e capitalizzare sul territorio nazionale strumenti e soluzioni per l’Ambiente e il Clima sviluppate nell’ambito dei progetti finanziati con i fondi europei e contenute nella “Piattaforma delle Conoscenze” (pdc.minambiente.it).

L’evento di lancio della linea d’intervento “LQS” si è svolto stamani al Ministero dell’Ambiente, attraverso un confronto tra la Direzione per lo Sviluppo Sostenibile del Dicastero,  i rappresentanti delle Regioni e gli stakeholder ambientali. All’iniziativa è intervenuto il Presidente e AD di Sogesid Enrico Biscaglia soggetto attuatore del progetto.

La prima azione pilota di replicazione di una buona pratica (LIFE Arupa) si è concretizzata nel “Progetto Calabria” ed è stata illustrata al pubblico. Si tratta di un modello concreto di governance multilivello, nella quale hanno positivamente collaborato Ministero, Regione Calabria, Parco della Murgia Materana e le Riserve naturali Tarzia-Crati che ha portato alla creazione del Centro di allevamento dell’ululone appenninico, sulla base dell’esperienza della buona pratica LIFE ARUPA, mediante le risorse finanziarie messe del POR FESR Calabria. L’esperienza è stata raccontata da alcuni protagonisti dell’azione congiunta del Ministero: Giovanni Aramini per la Regione Calabria, Enrico De Capua e Vito Santarcangelo per il Parco della Murgia Materana.

Nel corso della giornata, per far emergere le potenzialità della linea d’intervento, sono state presentate due buone pratiche contenute nella Piattaforma delle Conoscenze per i settori suolo e acque. Il LIFE ECOREMED, ovvero un protocollo di bio-fito-risanamento delle aree inquinate nato per l’ex Sito d’interesse nazionale litorale Domitio-Flegreo e Agro Aversano, è stato presentato da Massimo Fagnano, docente dell’Università Federico II di Napoli. Rudy Rossetto della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa ha approfondito invece FREEWAT, il software gratuito e open source a disposizione del pubblico e del privato per la gestione delle acque sotterranee e per semplificare l’applicazione delle normative nazionali ed europee.

Sono molte altre le buone pratiche messe a disposizione delle Regioni e delle Province autonome e premiate nel tempo da importanti riconoscimenti di eccellenza: è il caso ad esempio di AQUA, per il raggiungimento del buono stato di qualità dell'acqua nelle zone con produzione intensiva di allevamenti, o di TRUST, per la valutazione a scala regionale di migliori tecniche di stoccaggio delle acque sotterranee in adattamento ai cambiamenti climatici. E ancora OPERA, che prevede una modellistica integrata per le politiche di risanamento della qualità dell’aria. Presenti nella Piattaforma anche buone pratiche rivolte alla difesa della biodiversità come il LIFE STRADE, per evitare le collisioni della fauna selvatica con i veicoli, o ANTIDOTO, con le sue misure di protezione contro l’avvelenamento di lupi e orsi, già realizzato nel Parco del Gran Sasso.

La linea d’intervento per la valorizzazione dei contenuti della “Piattaforma delle Conoscenze” prevede seminari regionali, visite di studio, incontri tematici e sessanta affiancamenti istituzionali alle amministrazioni regionali: i suoi risultati potranno essere visibili nei prossimi anni solo attraverso la forte collaborazione tra livelli centrali e locali.

 


Ultimo aggiornamento 11.02.2019