Al via il progetto «Palermo Differenzia», presentato dal ministro Stefania Prestigiacomo

Il progetto coinvolgerà 130 mila palermitani, 6 mila famiglie e 750 esercizi commerciali

prestigiacomo2Al via la raccolta porta a porta nella prima zona composta da 35 strade in cui vivono 15 mila abitanti (6 mila famiglie 750 utenze commerciali). Un imponente progetto per la tutela dell'ambiente denominato «Palermo Differenzia», un esperimento di civiltà per la città e per la Sicilia basato su un modello di raccolta differenziata dei rifiuti che si è rivelato efficace e che verrà testato su una parte non piccola della città, coinvolgendo da qui a poco 130 mila abitanti. Un progetto in cui il Ministero dell’Ambiente si è impegnato in prima persona assieme al Conai ed alle istituzioni locali.

«E’ un esperimento di civiltà per Palermo e per la nostra Sicilia basato su un modello di raccolta differenziata dei rifiuti che si è rivelato efficace e che verrà testato su una parte non piccola della città, coinvolgendo da qui a poco 130 mila abitanti.
Questo un progetto in cui il Ministero dell’Ambiente si è impegnato in prima persona assieme al Conai ed alle istituzioni locali, è una sfida. Una sfida che Palermo può e deve vincere e che, se gli esiti saranno positivi come siamo tutti convinti, potrà essere poi esteso a tutta la città.

“Palermo Differenzia” ha una importanza strategica sia dal punto di vista pratico che culturale.
In primo luogo infatti la raccolta differenziata serve per ridurre la quantità della spazzatura conferita in discarica. Le vicende vissute da questa città lo scorso anno credo abbiano reso tutti consapevoli della drammaticità del problema rifiuti. E dobbiamo tutti essere convinti che non ci sarà mai discarica che potrà bastare ad accogliere tutta la spazzatura prodotta da una città di un milione di abitanti. E per ridurre i rifiuti bisogna separare i rifiuti veri da quelli che rifiuti non sono, che possono essere recuperati, riciclati, riutilizzati, quelli che possono essere utilizzati per produrre energia.
Senza una differenziata che sottragga dalla spazzatura tutto ciò che è recuperabile non sarà possibile attivare anche in Sicilia un corretto ciclo dei rifiuti.

Fino ad oggi Palermo ricicla la percentuale risibile del 4% dei rifiuti. Quel 4% deve diventare oltre il 60%. Il che vuol dire che i rifiuti prodotti dai 130 mila abitanti della zona interessata saranno per circa due terzi riciclati ed in discarica finirà meno del 40% della spazzatura: oggi finisce in discarica il 96%.
Oggi con l’avvio di “Palermo Differenzia” facciamo il primo decisivo passo in questa direzione.

Ogni cambiamento di abitudini richiede capacità di adattamento, anche qualche iniziale disagio. Accadrà inevitabilmente anche qui a Palermo, ma il modello che abbiamo adottato è collaudato. Funziona a Salerno non vedo perché non debba funzionare in Sicilia.

Si è lavorato seriamente in questi mesi per consentire l’avvio della raccolta differenziata porta a porta. La fase di start up ha compreso principalmente due attività: l’informazione ai cittadini interessati sulle modalità di raccolta e sui servizi e la distribuzione a domicilio delle attrezzature.

Le risorse umane impiegate, tra attività d’ufficio e azioni dirette sul territorio, sono state 130, tutti studenti universitari selezionati presso l’Università degli studi di Palermo. Alcuni di loro sono presenti oggi qui e voglio ringraziarli e pregarli di estendere il mio affettuoso grazie ai loro colleghi per quanto hanno fatto e faranno e per l’entusiasmo e la passione che hanno profuso in questo impegno civile.
All’attività di formazione dei ragazzi si è affiancata quella sul territorio, con la consegna, tra l’altro, di 6.200 kit per le utenze domestiche e commerciali e di 1900 carrellati condominiali.
Inoltre, per consentire la corretta gestione dei servizi, è stata emanata un’ordinanza che contiene la descrizione dettagliata del progetto e definisce le regole alle quali devono attenersi tutti i condomini per facilitare la raccolta.

Oggi dunque si parte con i primi 15 mila utenti, fra poco se ne aggiungeranno altri 18 mila e poi via via fino a coprire i 130 mila del progetto.

Ma oggi parte anche la sfida della raccolta, la sfida alle istituzioni locali che devono assicurare il puntuale servizio di svuotamento dei contenitori, senza il quale tutto ciò che è stato fatto sarebbe vanificato. E’ una sfida che l’Amministrazione di Palermo deve assumere in pieno, consapevole delle proprie responsabilità.

I palermitani, cittadini ed istituzioni, con questo nuovo progetto di raccolta porta a porta hanno la possibilità di dimostrare che anche dalla Sicilia, anche dal Sud, può partire un messaggio forte di civiltà, di responsabilità individuale e collettiva nei confronti di un problema pressante come quello dei rifiuti.

Sono sicura, saprete sostenere e vincere questa scommessa con attenzione, efficienza e senso civico».

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Ultimo aggiornamento 26.07.2013