Pronti, partenza via! l’Africa e l’emendamento di Kigali

Pubblicato da UNIDO (l’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale) su iniziativa e con il contributo del  Ministero dell’Ambiente, il rapporto “Africa and the Kigali Amendment”.

Lo studio analizza le opportunità per il continente africano derivanti dall’attuazione dell’Emendamento di Kigali: l’accordo, raggiunto nel 2016 in Ruanda, che emenda il Protocollo di Montreal e impone a tutti i Paesi l’obbligo di progressiva e sostanziale riduzione degli idrofluorocarburi (HFC), potenti gas serra comunemente utilizzati per il condizionamento dell’aria e la refrigerazione.

Il Rapporto esce a pochi giorni dal raggiungimento delle 20 ratifiche necessarie per l’entrata in vigore dell’Emendamento, a partire dal 1° gennaio 2019.

Il lavoro è stato lanciato nel corso di un workshop organizzato l’anno scorso a Vienna dal Ministero dell’Ambiente e UNIDO rivolto specificatamente ai  Paesi Africani e ai focal point delle Unità Nazionali Ozono. Grazie alle informazioni raccolte attraverso progetti e interviste, il rapporto dà voce ai Paesi africani, fornendo uno spaccato approfondito sui loro bisogni specifici nella strada che porta alla ratifica e all’attuazione dell’emendamento.

Sono analizzate inoltre le aree di intervento prioritarie che possono portare l’Africa a una crescita a basse emissioni di carbonio e vengono esaminate le sfide e le opportunità associate alle diverse tecnologie a zero o basso impatto ambientale ad oggi disponibili sul mercato.

Il Rapporto è stato presentato nel corso di un evento organizzato dal MATTM con UNIDO dedicato ai paesi africani e con il sostegno della Climate and Clean Air Coalition (CCAC), nel corso della 29° Incontro delle Parti del Protocollo di Montreal lo scorso 22 novembre.

Il Direttore generale Francesco La Camera ha commentato l’uscita del rapporto ricordando che: “Adesso è il momento giusto per identificare alternative a zero o basso impatto ambientale che sostituiscano sostanze altamente climalteranti, quali gli HFC. La domanda di aria condizionata e refrigerazione cresce costantemente, in particolare nei paesi in via di sviluppo. L’introduzione di soluzioni ecologicamente compatibili consentirà alla Parti di ottemperare agli obblighi previsti dal Protocollo di Montreal”.

 

 


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