Acqua, Galletti: “Importanti scelte etiche nella gestione delle risorse idriche”

Al Ministero la Conferenza “Il futuro della gestione della risorsa idrica: tutela e sostenibilità”

ROMA (29 NOV) - Il ruolo del Ministero dell’Ambiente nella programmazione e nel governo della risorsa idrica è stato il tema cardine della conferenza “Il futuro della gestione della risorsa idrica: tutela e sostenibilità”, organizzata dalla Direzione Generale per la Salvaguardia del territorio e delle acque presso l’Auditorium del Ministero dell’Ambiente (in collaborazione con Sogesid, Pon Govenance e capacità istituzionale 2014-2010, Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio, l’Agenzia per la coesione territoriale e il Fondo Europeo di Sviluppo regionale), per discutere della nuova governance distrettuale della risorsa acqua nel contesto nazionale e comunitario.

Un'iniziativa che si colloca nel Progetto CreiamoPA, Competenze e reti per l’Integrazione ambientale e per il miglioramento delle organizzazioni della PA.

“Una giornata per raccontare quanto è stato fatto – ha spiegato il Direttore Generale per la Salvaguardia del Territorio e delle acque Gaia Checcucci – mettendo a disposizione gli strumenti che abbiamo per consolidare il ruolo di indirizzo, coordinamento e regia del Ministero nella gestione della risorsa idrica”.

“Abbiamo lavorato tanto, in questi anni, per rafforzare la governance nel settore della gestione delle risorse idriche – ha aggiunto Checcucci - rafforzare il dialogo con le istituzioni comunitarie, attuare le riforme, raggiungere gli obiettivi, promuovere gli investimenti”.

Tra i temi trattati nella giornata di lavori: la nuova governance distrettuale, l’approvazione dei piani di gestione delle acque e dei piani di gestione del rischio alluvioni, le novità introdotte con il Collegato ambientale e con il Dpcm del 13 ottobre 2016, in particolare con quest’ultimo la tariffa sociale del servizio idrico integrato e il provvedimento sul contenimento della morosità.

Nel corso della Conferenza sono state illustrate le azioni messe in atto dal Ministero e quelle in corso per raggiungere gli obiettivi comunitari, nonché le procedure di infrazione nel settore idrico che interessano il nostro Paese. E poi, ancora, i nuovi strumenti e le risorse a disposizione (link alle slides della presentazione)

Il direttore Gaia Checcucci ha poi citato il Pon Governance e capacità istituzionale, che consentirà di “rafforzare la capacità amministrativa e tecnica degli enti competenti al fine di assicurare il governo integrato della risorsa idrica e il completo rispetto della Direttiva 2000/60/CE”.

Il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, nel suo intervento a conclusione della sessione di lavori mattutina, ha voluto sottolineare i “grandi passi in avanti sulla gestione del problema acqua compiuti negli ultimi anni e, citando Papa Francesco, ha affermato che proprio la carenza di acqua potrebbe essere causa scatenante di una terza guerra mondiale che dobbiamo fare di tutto per scongiurare”.

Galletti ha poi ricordato “la riforma della governance distrettuale in materia di acqua e suolo, arrivata ad oltre dieci anni dal Codice Ambientale, attraverso l’istituzione delle Autorità di Distretto, che ha consentito di superare la situazione di vuoto di potere e di sovrapposizione di competenze che per decenni ha indebolito la capacità operativa della pubblica amministrazione in materia di risorse idriche”.

“A fianco a queste – ha aggiunto il Ministro - è intervenuto un nuovo strumento, gli Osservatori, luoghi di confronto, partecipazione, condivisione, e senza i quali forse saremmo incappati, nei periodi più complessi di siccità, in guai molto peggiori”.

Tra le scelte compiute nella gestione del tema acqua, alcune sono giuste soprattutto “sotto il profilo etico-morale – ha affermato Galletti - in particolare il bonus acqua gratuito per gli utenti domestici residenti in condizioni economico-sociali disagiate, fissato in 50 litri abitante giorno, 10 litri in più di quanto previsto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità”. E, ancora, “il provvedimento sul contenimento della morosità degli utenti del Servizio Idrico Integrato, nel rispetto del principio della copertura dei costi efficienti di gestione e del principio chi inquina paga – ha aggiunto il Ministro - che definisce e uniforma le procedure per la gestione della morosità e per la sospensione della fornitura, assicurando la copertura tariffaria dei relativi costi”.

Poi, un accenno all’annoso problema della dispersione dell’acqua: “Sulle perdite di rete  dobbiamo essere chiari: sono un segno di inciviltà profonda di questo Paese – ha affermato il Ministro -. La competenza è del gestore, a prescindere che sia pubblico o privato. Torniamo sempre alla questione della governance: in Italia ci sono Ato ancora non costituiti, comuni che non vogliono entrarci. Così avremo sempre una manutenzione delle reti sballata, le Regioni devono commissariare gli enti locali inadempienti. Abbiamo stanziato quasi due miliardi di euro per coprire la depurazione italiana – ha continuato il Ministro - mi sono trovato una realtà complessa, perché i piccoli Comuni non sono in grado di procedere con progetti e gare. Ho commissariato più di 60 Comuni per fare le depurazioni”.

Ultimo tra i temi toccati dal Ministro quello delle infrazioni comunitarie: “Le abbiamo ridotte moltissimo, quasi dimezzate”, ha affermato, sottolineando però che numerose ne restano aperte nei confronti delle regioni. “Non è un problema di risorse ma di metodo – ha concluso - ecco perché occorre lavorare sempre più in tema di programmazione, di governance del sistema”.


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