Galletti: Inevitabile l'intervento sui calendari venatori per evitare l'infrazione UE

Interrogazione a risposta immediata On. Borghesi ed altri. (Calendario attività venatoria e modifica dati Key Concepts)
 
Nell’ambito delle iniziative per la conservazione delle specie cacciabili incluse nella “Direttiva Uccelli”, l’Italia è stata richiamata dalla Commissione europea, nell’ottobre 2014, attraverso un procedimento “Pilot”, a fornire in tempi brevi elementi di risposta e ad attuare le azioni correttive, visto che alcune Regioni italiane non rispettavano i tempi di caccia per tre specie di uccelli durante i periodi di migrazione verso i siti di nidificazione.
Per scongiurare la chiusura negativa del Pilot e, quindi l’apertura di una procedura d’infrazione, il Governo ha deliberato l’esercizio dei poteri sostitutivi nei confronti delle  Regioni, per le stagioni venatorie 2014-2015 e 2015-2016, disponendo la modifica dei loro calendari con l’anticipazione al 20 gennaio della chiusura della caccia alle specie migratrici Tordo Bottaccio, Beccaccia e Cesena, in conformità con i dati di inizio della migrazione pre-nuziale indicati nel documento “Key Concepts”. Si sarebbe altrimenti consumata irrimediabilmente la violazione degli obblighi imposti dall’ordinamento europeo, in quanto le specie di uccelli in questione sarebbero state cacciate in un periodo vietato.

In uno spirito di leale collaborazione tra Amministrazioni centrali e regionali e dopo circa un anno di confronti in sede tecnica e politica, mi sono fatto personalmente promotore di una proposta di Accordo – in occasione della seduta della Conferenza Stato-Regioni del 17 dicembre 2015 – per l’adeguamento agli obblighi imposti dal diritto europeo e, al tempo stesso, per evitare la ripetere – per il secondo anno consecutivo – l’esercizio da parte del Governo dei poteri sostitutivi.  Tuttavia, l’auspicato consenso unanime delle Regioni sulla proposta di accordo non è stato raggiunto ed è stato quindi necessario procedere anche per la stagione 2015-2016 alla modifica dei calendari non conformi.

Sempre nell’ottica di una revisione dei Key Concepts, il Governo ha avviato il confronto con le Regioni: queste, solo a seguito di numerosi solleciti, hanno prodotto lo scorso dicembre i dati in loro possesso. Su questi, l’Ispra ha fatto pervenire le proprie valutazioni, evidenziando che i metodi di analisi non sono risultati appropriati e rigorosi dal punto di vista scientifico per un eventuale aggiornamento del documento.

Il Ministero dell’Ambiente, in occasione  della riunione “Pacchetto ambiente”  dello scorso giugno a Roma, ha informato la Commissione europea sull’avvio di un ampio confronto con tutti i soggetti portatori di interessi nella materia per acquisire tutti i dati scientifici, attualmente disponibili, idonei a supportare l’eventuale richiesta di modifica dei Key Concepts. Si sono svolti incontri con le associazioni ambientaliste e quelle venatorie. Inoltre è stato istituito un tavolo tecnico presso la Conferenza Stato – Regioni. Pertanto, se all’esito dell’istruttoria in corso, che dovrebbe durare circa un anno, dovessero emergere novità dal punto di vista scientifico, sarà possibile chiedere una modifica dei Key Concepts.

 


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