Royal e Galletti: Impegno comune per una rapida ratifica dell’intesa sui cambiamenti climatici siglata a Parigi

Con i ministri del tesoro approfondite le misure economiche e finanziarie per promuovere lo sviluppo sostenibile

VENEZIA - I ministri dell’ambiente francese e italiano, Segolene Royal e Gian Luca Galletti ritengono prioritario l’impegno per una sollecita conclusione del processo di ratifica dell’accordo di Parigi sul clima da parte dell’Unione Europea.

Nel corso del Vertice Italia Francia tenutosi oggi a Venezia i due Ministri si sono soffermati ad esaminare gli aspetti politici e giuridico legali dell’Accordo di Parigi avendo riguardo al processo di ratifica domestico ed europeo. Galletti e Royal, pur concordando sulla necessità di assicurare che il deposito degli strumenti di ratifica avvenga in maniera sincronizzata fra i vari paesi e le istituzioni europee, hanno altresì concordato sulla necessità che il processo di ratifica europeo si concluda nei tempi più brevi, evitando di oscurare il ruolo di guida che tradizionalmente l’Europa ha nella lotta globale al cambiamento climatico. Qualora il processo di ratifica degli altri paesi avvenga in tempi che si aspettano relativamente brevi, occorrerà individuare delle modalità tecnico -giuridiche che consentano all’Europa di confermare la propria leadership.

Il Ministro Galletti si è congratulato con la Ministra Royal per la nomina a Presidente della COP ed ha concordato sulla necessità di assicurare la massima collaborazione e supporto alla futura Presidenza marocchina in vista della COP 22, a Marrakesh, il prossimo Novembre.

Ritornando ai temi europei i due Ministri si sono impegnati allo scambio di informazioni ed alla piena collaborazione  nel corso dei negoziati sulla Direttiva ETS e sulla decisione Effort Sharing.

Stessa attenzione e priorità è stata riconosciuta alla discussione in sede europea sul pacchetto per l’economia corcolare ed alle iniziative in ambito G7 sull’uso efficiente delle risorse e la fiscalità ambientale.

Gian Luca Galletti e Segolene Royal hanno poi avuto uno scambio di vedute sulle attività di cooperazione dei due Paesi nel contesto del dopo Parigi (l’Agenda delle soluzioni) incluse le azioni di supporto, scambio delle tecnologie, capacity building. Anche in questa area si è concordato di intensificare lo scambio di informazioni ed assicurare sinergia nelle azioni dei due paesi, in coordinamaento con gli altri paesi donatori. Le priorità restano i paesi con ritardo di sviluppo, come molti paesi africani, ed i paesi maggiormente vulnerabili agli impatti del cambiamento climatico, come le piccolo isole.

Nel corso del Vertice i due ministri dell’ambiente assieme ai colleghi economici, il ministro delle finanze e dei conti pubblici francese Michel Sapin e il ministro italiano dell’economia e delle finanze Piercarlo Padoan, hanno svolto un esame approfondito delle azioni da intraprendere in seguito alla conclusione dei processi di Addis Abeba sulla finanza per lo sviluppo, di adozione degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU, e dell’ intesa sui cambiamenti climatici di Parigi. I tre processi negoziali hanno definito  i percorsi lungo cui muoversi per la trasformazione dell’economia globale verso una maggiore giustizia sociale, la decarbonizzazione ed un uso più efficiente delle risorse. L’attenzione si è soffermata sulla nuova fase di implementazione e sulla necessità di assicurare un adeguato leverage di fondi privati attraverso l’azione pubblica e di orientare il mondo della Finanza, così come l’attività dei grandi gruppi multinazionali ad azioni coerenti alla finalità di uno sviluppo sostenibile. Su tali aspetti i Ministri hanno concordato una serie di azioni al fine di:

a) sviluppare strategie finanziarie nazionali ed europee a sostegno dell’Accordo di Parigi, dell’Agenda 2030 e degli SDGs;

b) incoraggiare le istituzioni finanziarie nazionali ed europee a promuovere strategie di business  e di governance che prendano in considerazione le sfide di medio termine e lo sviluppo sostenibile;

c) rafforzare la cooperazione fra le proprie istituzioni finanziarie pubbliche (Casse Depositi e Prestiti, BPI France) sulle infrastrutture e l’innovazione verdi;

d) promuovere la trasparenza e comparabilità dei principali dati SDG e climatici da parte delle imprese e istituzioni finanziarie;

e) sostenere i processi G7 e G20 in materia di greening finance;

f) promuovere la consapevolezza delle considerazioni legate al clima nel quadro delle analisi della finanza per lo sviluppo promosse da FMI e OCSE; 

g) lo scambio di esperienze sulla misurazione dei flussi finanziari per le priorità del clima e dello sviluppo sostenibile.


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