Galletti: “Regioni autosufficienti in gestione rifiuti? Voglio piani approvati, basta promesse”

Il ministro al Forum Rifiuti Legambiente: “Green Act non ha fretta di nascere, ha dimensione globale”  
Roma, 8 ott - Il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha concluso stamattina a Roma il secondo "Forum Rifiuti" organizzato da Legambiente, intervenendo al talk show finale “L’economia circolare made in Italy”.

In un passaggio del suo intervento, si è soffermato sulla questione della gestione dei rifiuti, alla luce delle sanzioni europee inflitte all’Italia per la cattiva gestione dei rifiuti e della norma dello Sblocca Italia che prevede l’eventuale costruzione di nuovi inceneritori. “Non sono un amico dei termovalorizzatori – ha detto Galletti – ma sono nemico feroce della discarica: oggi le Regioni non mi assicurano di essere autosufficienti nella gestione dei rifiuti, di aumentare la differenziata e io devo fare i conti con la realtà”. “Non posso tollerare il fatto – ha affermato – che abbiamo già pagato 40 milioni di euro per le discariche abusive e stiamo pagando 120 mila euro al giorno di multe per la gestione dei rifiuti campani: non voglio mettere a rischio le tasse degli italiani per colpa di alcuni che non hanno mantenuto le promesse”. “Voglio un piano da parte di tutte le Regioni in cui mi assicurino che c'é una gestione corretta; se vengono con piani  già approvati, con degli atti in cui si certifica che vanno verso la differenziata in modo talmente spedito che non hanno bisogno di  termovalorizzatori, bene. Ma devono avere un piano approvato: io non mi fido più delle promesse''. “La realtà – ha concluso Galletti - è che abbiamo comuni con una differenziata altissima e altri da vergogna: basterebbe applicare le regole che ci sono già”.

Galletti ha poi fatto riferimento a due provvedimenti: al Collegato ambientale, che “può essere approvato in Senato a breve e definitivamente entro l’anno”, e al “Green Act”, il piano eco-industriale del Paese. “Un provvedimento straordinario – lo ha definito Galletti -  che riguarda tutto il governo e che non può non tenere conto del pacchetto europeo sull’economia circolare e dei risultati della Cop21 di Parigi. Siamo nella fase di confronto con associazioni e categorie, poi lo sottoporremo alla consultazione dei cittadini. Il Green Act ha una dimensione globale, per questo non ha fretta di venire alla luce”.

A margine del Forum, il ministro Galletti ha commentato il dossier del M5S sul dissesto idrogeologico presentato ieri. “C’è un deficit di conoscenza – ha detto Galletti – ma le porte del ministero sono aperte al confronto. Noi abbiamo messo il Piano contro il dissesto idrogeologico come priorità: abbiamo fatto interventi nel corso dell’anno che ci hanno permesso di spendere meglio e più velocemente le risorse esistenti, aprendo oltre 1000 cantieri. Ma tutto questo non basta: il nostro Piano di prevenzione dura 7 anni e vale in tutto nove miliardi: è già stato finanziato per 650 milioni con un impegno a finanziarne altri 650, per un totale di 1,3 miliardi nei primi mesi del 2016”.

Sempre a margine del Forum, il ministro ha osservato che la conferenza di Parigi sul Clima “nasce sotto i migliori auspici: alcuni Paesi, che poi sono i maggiori emettitori di Co2, hanno completamente cambiato atteggiamento rispetto a qualche anno fa. Questo però non basta. Ci deve essere un impegno di tutti i 193 Paesi che saranno presenti nella capitale francese".

 


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