Galletti agli Stati Generali della green economy: “Continueremo ad incentivare l’economia verde”

"Lo Sviluppo delle Imprese della Green Economy per uscire dalla crisi italiana". È il tema della terza edizione degli Stati Generali della green economy, che hanno preso il via oggi all’interno della manifestazione riminese 'Ecomondo'. La due giorni si pone l’obiettivo di mettere a fuoco le politiche e le misure per sostenere lo sviluppo delle imprese della green economy e di dare risalto alle loro proposte per uscire dalla crisi economica, salvaguardando l' ambiente.

I lavori dell’evento sono stati aperti dal ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, il quale ha evidenziato che "i numeri ci mostrano che le uniche aziende che hanno tenuto nella crisi economica, sono quelle della green economy. Sono cresciute, infatti, in fatturato e in occupazione".
Sono proprio le imprese, infatti, le protagoniste dell'appuntamento come rimarcato anche dal ministro: "18 anni fa – ha detto Galletti – le aziende partecipanti a questo evento offrivano con i loro prodotti un futuro ancora da immaginare. Oggi vendono un futuro necessario".

Per Galletti ora l'obiettivo è quello di disegnare un nuovo sistema produttivo con una rinnovata cultura ambientale e con consumi di materie prime e produzioni di rifiuti sostenibili. "Bisogna disegnare - ha spiegato il ministro - un nuovo sistema produttivo italiano con due obiettivi: una cultura ambientale che dobbiamo fortemente diffondere in Italia, perché è chiaro che i cittadini non sono più disposti a barattare l'occupazione con il rispetto della salute e dell'ambiente. In secondo luogo dobbiamo comprendere che non possiamo avere più i ritmi di consumo delle materie e di produzione di rifiuti che abbiamo avuto nel '900". Il titolare del ministero dell’Ambiente ha quindi sottolineato come nell'economia verde "c'è un mercato impensabile: sia in termini di fatturato che di occupazione oltre al rispetto dell'ambiente. Continueremo ad incentivarla". Per questo motivo il ministro ha poi esortato le imprese ha vedere gli obiettivi sul clima come una grande opportunità economica. Ma lo diventeranno – ha precisato – “se saremo in grado di fare un piano strategico industriale per il Paese, indicando da subito la strada alle imprese e scrollandoci di dosso il modello economico e industriale del periodo pre-crisi”.

Per fare questo, secondo Galletti, “dobbiamo incentivare tutti i tipi  di produzione che rispettano l'ambiente. Serve quindi un cambio di passo anche come fiscalità. Sono d'accordo  - ha aggiunto -  con chi chiede di stabilizzare gli incentivi nel panorama fiscale. E' chiaro che questa misura va vista in una cornice di crisi economica: già il fatto di averlo prorogato ai livelli dell'anno precedente e' importante, quando le condizioni c'è lo permetteranno andrà reso stabile”.
Il ministro ha inoltre ricordato l’impegno per la semplificazione: “Con lo Sblocca Italia e dl91 abbiamo semplificato, tolto normative con più controllo da parte del ministero e più libertà alle imprese”. Galletti ha quindi espresso l’auspicio che “nei mille giorni di governo  la materia ambientale arrivi nelle scuole. Gran parte del rispetto della buone pratiche passa da qui”.

A margine del suo intervento il ministro Galletti ha fatto il punto sugli sviluppi sull’Ilva di Taranto: “Lo sblocco dei fondi dei Riva è un passaggio molto importante. Oggi ci sono più risorse per le priorità che ci siamo prefissi: rendere l'azienda ambientalmente corretta, su questo abbiamo approvato un piano ambientale ambizioso; e salvaguardare l'occupazione. Possiamo e dobbiamo raggiungere questi obiettivi".
Galletti ha parlato anche del Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (Sistri): "Le risposte le abbiamo già date. Il Sistri, ritenuto ormai obsoleto a livello tecnologico, sarà sostituito con un nuovo sistema. Faremo la gara entro il 31 dicembre 2015 cambiando il sistema – ha precisato il ministro -. Le sanzioni che stanno per scattare sono un tema che dovremo affrontare".

Infine il ministro ha avuto un incontro con una delegazione di sindaci  di alcuni Comuni dell' Emilia Romagna e di altre Regioni sul tema dell' articolo 35 dello Sblocca Italia, riguardo al quale ha garantito che sarà aperto “un tavolo tecnico con l'Anci per vedere se ci sono delle proposte che vengono da questi Comuni che ci permettono di raggiungere l' obiettivo primario che – ha spiegato Galetti - è quello di riuscire a gestire il problema rifiuti in tutta Italia anche con il contributo degli inceneritori che già esistono e che non vanno a pieno regime". "Noi abbiamo un problema di infrazioni Ue molto forte alle porte - ha detto in conclusione il ministro Galletti - e io voglio risolvere anche e prioritariamente quello".
 

 
 


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