Ticino: Il Ministero dell’ambiente non ha sospeso alcun protocollo Si sta lavorando per una soluzione condivisa del problema

Le notizie che continuano ad uscire sulla stampa lombarda relativamente alla vexata quaestio del livello del lago maggiore e di quella, connessa, della portata minima del fiume Ticino, impongono alcune precisazioni per chiarire all’opinione pubblica (gli addetti ai lavori ben conoscono lo stato dell’arte) la posizione del ministero.

In primo luogo si continua a dire e scrivere che il Ministero ha bloccato la sperimentazione in corso sul livello delle acque del lago e quindi, a valle sulla portata del Ticino. Questa notizia è FALSA. Oggi NON ESISTE alcuna sperimentazione che coinvolga il livello delle acque del lago maggiore. Nel 2012 è stata fatta una richiesta per avviare la sperimentazione su questo tema e l’iter autorizzativo è ancora in corso. La sperimentazione cui strumentalmente gli addetti ai lavori fanno riferimento è quella in corso dal 2009,  che NON riguarda le acque del Lago, è finalizzata alla “definizione del DMV (deflusso minimo vitale) per il fiume Ticino sub-lacuale” ed è stata definita in un “Protocollo d’intesa” sottoscritto tra le Regioni Lombardia e Piemonte, le Province di Novara, Varese, Milano e Pavia, il Consorzio Parco Lombardo della Valle del Ticino, l’Ente di gestione del Parco del Ticino Piemontese e Lago Maggiore ed il già citato Consorzio del Ticino.

Il Ministero dell’Ambiente NON ha firmato quel protocollo, nel quale peraltro si legge che “Il Consorzio del Ticino…provvede a coordinare e disciplinare l’esercizio delle utilizzazioni dell’acqua disponibile nell’interesse generale e nel rispetto delle disposizioni contenute nei disciplinari di concessione”, disciplinari che indicano chiaramente i livelli del lago da assicurare.

Quella sperimentazione NON è stata sospesa e NON riguarda il livello del Lago, come ha confermato anche l’assessore regionale all’ambiente della Lombardia già il 24 giugno scorso. L’assessore Claudia Maria Terzi, in un comunicato ufficiale della Regione ha infatti dichiarato: “L'applicazione del programma di sperimentazione del DMV sul Ticino sublacuale, approvato da  Piemonte e Lombardia, non è stato interrotto, né ha subito alcuna variazione rispetto a quanto programmato dalle due Regioni e non vi è stata alcuna comunicazione del Ministero dell'Ambiente al riguardo".

Peraltro la sperimentazione NON sospesa va avanti da quasi 5 anni e le rimostranze del governo elvetico riguardano solo le ultime due estati. Segno che nel 2009, 2010 e 2011 non ci sono stati apprezzabili modifiche nel livello del lago, avvenute invece nel 2012 e 2013, come del resto gli operatori della zona confermano, addebitando al Ministero la sospensione di tali innalzamenti del livello lacustre, mai autorizzati e non previsti in alcuna normativa, documento, protocollo, accordo nazionale e (come sarebbe doveroso) bilaterale fra Italia e Svizzera.

Su questa ambiguità relativa alla sperimentazione in atto e a quella richiesta, strumentalmente agitata, è cresciuta una polemica priva di senso, perché non v’è chi vuole un Ticino ricco d’acqua (Parchi ed enti locali) e chi un Ticino arido (Ministero dell’Ambiente).

La questione va affrontata nella condivisa esigenza di assicurare all’economia ed alla agricoltura che gravita sul Ticino la necessaria quantità d’acqua, tenendo conto che il Lago Maggiore è Italo-Svizzero e che quindi con le autorità (e le esigenze) elvetiche bisogna confrontarsi. Non si può alzare il livello del lago “a insaputa” della Svizzera. E quel che ha fatto il Ministero nella sua lettera al Consorzio del Ticino è stato solo ricordare questo ovvio principio di legalità e correttezza internazionale.

Ciò detto, il Ministero dell’Ambiente è impegnato a trovare una soluzione soddisfacente per le due sponde del lago.

Il Ministro Galletti ne ha parlato nei giorni scorsi con il governo svizzero, convenendo sulla opportunità di trovare, a livello di uffici, una rapida soluzione concordata.

Il ministero degli esteri italiano ha già avviato con i colleghi elvetici una interlocuzione in questo senso, su indicazione del ministero dell’ambiente.

Il presidente del Parco Lombardo della valle del Ticino Gian Pietro Beltrami ha inviato nei giorni scorsi una lettera al Ministero chiedendo un incontro sul “Programma sperimentale di regolazione dei livelli del lago maggiore”, il programma non ancora partito e che ragionevolmente si vuole avviare. Questo incontro avverrà nei prossimi giorni, presenti tutti gli attori della vicenda e sarà l’occasione per chiarire fraintendimenti e avviare una soluzione che sta, al di là delle dichiarazioni gridate sui giornali, a cuore a tutti. In primo luogo al Ministero dell’Ambiente. 


Source URL: https://www.mase.gov.it/comunicati/ticino-il-ministero-dellambiente-non-ha-sospeso-alcun-protocollo-si-sta-lavorando-una