Concordia: Orlando chiederà incontro a Costa Crociere

Il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando ha tenuto questa mattina una riunione con tecnici del ministero per fare il punto della situazione in merito alla vicenda Costa Concordia (erano presenti il comandante del Reparto ambiente marino, capitano di vascello Aurelio Caligiore, i direttori generali Maurizio Pernice e Mariano Grillo, e Siro Corezzi, rappresentante del ministero del’Ambiente nell’Osservatorio di monitoraggio).

Nel corso della riunione sono state affrontate le questioni relative allo stato dei lavori per mettere in sicurezza il relitto ai fini della stabilità durante il periodo invernale, lo stato di attuazione del piano di prevenzione contro gli sversamenti di inquinanti provenienti dal relitto ("caretaking") e del piano di sorveglianza, raccolta e smaltimento dei rifiuti provenienti dall’interno della Concordia.

Il ministro e i dirigenti del ministero hanno anche discusso dello slittamento dei tempi previsti per il completamento della messa in sicurezza del relitto, programmato inizialmente per la fine di ottobre: il termine dei lavori, come ha comunicato la società Costa Crociere all'Osservatorio di monitoraggio, è previsto fra circa un mese. Il ministro Orlando ha sottolineato anche per questo l’esigenza che l’attività invernale dei lavori propedeutici all’installazione dei cassoni sul lato di dritta, operazione indispensabile ai fini del rigalleggiamento del relitto, proceda senza interruzione, compatibilmente con le condizioni meteomarine. A questo riguardo il ministro ha ritenuto necessario programmare al più presto un incontro con Costa Crociere per conoscere quale sia la proposta di progetto di rimozione della nave e su come Costa intenda procedere nella maniera più celere possibile a tutti i lavori preparatori al rigalleggiamento nel rispetto dell’impatto ambientale e della sicurezza dei lavori ingegneristico-strutturali sul relitto.

Il ministro ha concluso la riunione ribadendo che "il relitto della Costa Concordia è un rifiuto che va trattato secondo la normativa vigente e dunque la parola finale sul piano di gestione di smaltimento spetterà al ministero dell’Ambiente e al Presidente della regione Toscana Enrico Rossi".


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