E’ un risultato di straordinaria portata storica l’accordo sul clima raggiunto a L’Aquila. Per la prima volta nella storia i paesi più industrializzati del mondo e quelli in via di sviluppo, che saranno i grandi di domani hanno messo nero su bianco l’impegno di contenere le emissioni di gas serra in modo da non superare al 2050 la soglia dell’incremento di 2 gradi della temperatura mondiale.

 
Da L’Aquila i paesi occidentali hanno lanciato segnali importantissimi in direzione dell’intesa di Copenhagen dandosi un obiettivo più alto, il taglio dell’80% delle emissioni, rispetto a quello richiesto per tutti gli altri paesi del mondo il 50% ed annunciando il raddoppio dei fondi per gli investimenti in low carbon technologies. E proprio le tecnologie a basso contenuto di carbonio rappresentano la chiave di volta per consentire ai paesi poveri ed in via di sviluppo una crescita ecosostenibile e traguardare l’obiettivo globale del taglio del 50% delle emissioni al 2050.
 
I mesi che ci separano dalla Conferenza Onu di Copenhagen dovranno essere mesi di intenso lavoro per costruire un accordo di tutti alla luce delle premesse politiche del G8. Ma oggi questo obiettivo è una possibilità concreta e dobbiamo avere la forza e la passione per raggiungerlo.