Nuovi accordi di cooperazione verde firmati dal ministro Clini in Cina

Pechino, 20 marzo - Oggi il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, ha concluso la sua prima visita ufficiale in Cina, in veste di ministro, portando in Italia molti nuovi accordi ambientali di forte rilevanza ecologica ed economica. La missione di Clini è servita anche a consolidare una rete stretta di collaborazione che prepara il terreno alla visita che terrà nei prossimi giorni il presidente del consiglio Mario Monti.

Ieri il ministro, accompagnato dall’ambasciatore Attilio Massimo Jannucci, ha incontrato, nella sede della municipalità di Pechino, il sindaco Guo Jinlong, che nella rigorosa gerarchia del Governo cinese ha il rango di un ministro di primo livello. Insieme hanno concordato di esaminare i settori di collaborazione ambientale “dalla quale possiamo imparare entrambi”, ha osservato Guo Jinlong.

Sebbene soffra di condizioni climatiche che accentuano l’inquinamento, la capitale (20 milioni di abitanti, disoccupazione al 2%, Pil in crescita dell’8% l’anno) è riuscita a ridurre del 40% le emissioni di anidride solforosa. Il municipio nel 12° piano quinquennale ha previsto i programmi Pechino Verde, Pechino Cultura e Pechino Tecnologia ai quali ha invitato l’Italia a partecipare con e sue competenze.

 

Ancora ieri il ministro Clini ha tenuto nella sede dell’Accademia Cinese delle Scienze Sociali (il think tank del Governo e il più importante dell’intera Asia, secondo l’analisi della rivista economica Forbes) una conferenza sulla green economy. Incontri simili hanno interessato personalità del calibro di Angela Merkel, che anch’essa come Clini era stata ricevuta dal vicepresidente dell’istituto, Li Yang.

Il ministro dell’Ambiente italiano ha ricordato che “l’efficienza energetica è lo strumento principale per separare la crescita economica dalle emissioni di anidride carbonica”. L’obiettivo del Governo italiano, ha sottolineato il ministro, è “creare la piattaforma Europa-Cina sulla riduzione delle emissioni”. Questo obiettivo condiviso tra i due estremi (ovest ed est) del Vecchio Continente sarà “l’asse centrale delle politiche mondiali nell’ambiente e nell’energia. Dobbiamo affiancarci nelle tecnologie del futuro – ha detto Clini – per essere il centro dell’economia del futuro. Se una volta l’ambiente era percepito come un limite alla crescita economica, oggi al contrario l’ecologia è lo strumento della crescita economica”.

Ieri pomeriggio, un nuovo incontro, nell’Università di Tsinghua, il più selettivo campus di formazione della classe dirigente nel quale il ministero italiano dell’Ambiente ha contribuito alla costruzione di uno degli edifici universitari più ammirati al mondo, il padiglione Sieeb della falcoltà di Ingegneria e scienze ambientali. È un edificio ad altissima efficienza energetica e bassissimo impatto ambientale realizzato – con tecnologie di imprese italiane e su progetto dell’architetto Mario Cucinella – nell’ambito dei programmi di cooperazione di Corrado Clini in Cina, caso internazionale di studio e citato a modello anche dal segretario statunitense all’Energia, Seven Chu.

 

Lectio magistralis Tsinghua 1

 

 

 

 

 

 

(Nella foto: Corradi Clini interviene all'università Tsinghua).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dopo la lectio magistralis agli studenti dell’università, di cui il ministro è visiting professor, Clini ha firmato con il ministro cinese della Scienza e tecnologia, Wan Gang, un accordo sullo scambio delle tecnologie per lo sviluppo sostenibile nel quale “saranno coinvolte le imprese, le istituzioni, le università e i centri di ricerca”.

Il ministro Wan Gang è una figura altissima del mondo cinese della ricerca. In Germania è stato il capoprogetto dalla cui mente è uscita la geniale Audi 4, mentre oggi in Cina è l’unico ministro non iscritto al partito comunista.

Insieme, Clini e Wan Gang hanno immaginato di promuovere a Prato un centro di eccellenza per la qualità delle produzioni tessili del distretto toscano, le cui aziende principali sono di imprenditori cinesi, oppure studiare insieme con le aziende italiane i criteri di sostenibilità da adottare come standard in tutta l’industria cinese delle costruzioni.

 

MoU MATTM-MOST

 

 

 

(Nella foto: Un momento della cerimonia per l'accordo con il ministro Wan Gang).

 

 

 

Nella stessa occasione l'Enel ha firmato, alla presenza dei ministri CLini e Wan Gang, un accordo con il centro ricerche China Huaneng Researc sulla cooperazione nei settori del carbone pulito, delle fonti rinnovabili di energia e della produzione distribuita di energia.

 

 

Agreement ENEL-Huaneng

 

 

 

 

(Nella foto: la firma dell'intesa ambientale Enel in Cina).

 

 

 

Stamane il ministro Clini ha incontrato Xie Zenhua, vicepresidente della Commissione nazionale dello sviluppo e della riforma dell’economia (il superministero dell'Economia che elabora i piani quinquennali) e responsabile delle politiche climatiche cinesi. Insieme, il ministro Clini e Xie Zenhua (che ha rango di ministro) hanno esaminato le ipotesi di alleanza strategica tra Europa e Cina come chiave per la lotta ai cambiamenti climatici e l’ipotesi di uno schema di riduzione delle emissioni di anidride carbonica. Hanno parlato anche del delicatissimo tema delle emissioni degli aeroplani di linea, alla ricerca di una mediazione sulla rottura di Cina e Usa contro i vincoli europei.

 

Accordo quadro MATTM-NDRC

 

 

 

(Nella foto: il ministro Clini con Xie Zenhua alla Commissione Nazionale dello sviluppo e della riforma dell'economia).

 

 

 

Questa mattina, inoltre, il direttore generale del ministero italiano dell’Ambiente, Mariano Grillo, ha firmato un nuovo accordo di collaborazione per la formazione ambientale. L’intesa – che porterà altri 600 tra tecnici e funzionari cinesi a studiare ecologia in Italia – è stata firmata con Chen Liang, direttore generale per la cooperazione internazionale del ministero cinese dell’Ambiente. L’intesa è stata firmata nel palazzo 4c che a Pechino ospita alcune divisioni del ministero cinese dell’Ambiente ma anche il Sino-italian cooperation project for environment protection, l’istituto italocinese che coordina i progetti del ministero italiano in Cina. Anche questo edificio è un esemplare di progettazione e costruzione con tecnologie italiane (studio di architettura Mario Occhiuto).

 

Intervento di Corrado Clini sul Messaggero 19 marzo 2012 - "Italia e Cina insieme a difesa dell'ambiente" (PDF - 186KB)


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