Stato della depurazione in Italia
1. INTRODUZIONE
La verifica dei progressi, effettuati dagli Stati Membri, in merito alla depurazione, alle opere di collettamento, al corretto funzionamento, alla conformità degli impianti di trattamento e, infine, allo smaltimento dei fanghi di depurazione, è effettuata periodicamente dalla Commissione Europea.
I dati e le tabelle di seguito riportati, estrapolati dalle elaborazioni fatte da ISPRA sui dati del Reporting UWWTD 2022, forniscono una panoramica dello stato della depurazione in Italia al 2020.
2. AGGLOMERATI
In Italia sono presenti 3025 agglomerati, per un carico complessivo generato di circa 78.011.318 abitanti equivalenti
Nella tabella 1 viene riportato il numero di agglomerati presenti, divisi per classi di potenzialità (raggruppamento in base agli abitanti equivalenti).
Tabella 1: numero di agglomerati in Italia divisi per classi di potenzialità
Classi di potenzialità degli agglomerati |
Numero agglomerati |
% del numero agglomerati sul totale |
Carico generato [AE] |
% carico generato sul totale |
≥2.000 a 10.000 AE |
1.916 |
63,34 |
8.911.302 |
11,42 |
≥10.000 a 100.000 AE |
972 |
32,13 |
29.618.554 |
37,97 |
≥100.000 AE |
137 |
4,53 |
39.481.462 |
50,61 |
TOTALI |
3.025 |
100 |
78.011.318 |
100 |
3. LE RETI FOGNARIE E LE OPERE DI COLLETTAMENTO
La conformità del sistema fognario ai requisiti di legge deriva dalla presenza o meno della rete fognaria in ciascun agglomerato o, in alternativa, dalla presenza di sistemi individuali o appropriati (di seguito IAS), che raggiungano lo stesso livello di protezione ambientale. La Direttiva prevede l’utilizzo degli IAS laddove non siano presenti le condizioni ambientali ed economiche idonee all’installazione degli abituali sistemi di collettamento e depurazione. In particolare, i sistemi di collettamento fanno capo a tutte quelle infrastrutture che riguardano la fase di raccolta delle acque reflue attraverso le reti di drenaggio e l’allontanamento delle stesse dal centro cittadino. In Italia il 95,6% circa del carico generato (tabella 2) è convogliato nella rete fognaria, il 3,7% è trattato in IAS, mentre solo lo 0,7% non converge né in fognatura né in IAS.
Tabella 2: Carico generato (in A.E. e in %) degli agglomerati divisi per Regione
Regione/Provincia automa |
Carico generato totale |
Carico generato convogliato in rete fognaria |
Carico generato convogliato in rete fognaria sul totale |
Carico generato trattato in sistemi individuali (IAS) |
Carico generato in sistemi individuali sul totale |
Carico generato né in fognatura né in IAS |
Percentuale carico generato né in fognatura né in IAS sul totale |
[AE] |
[AE] |
[% AE] |
[AE] |
[% AE] |
[AE] |
[% AE] |
|
PIEMONTE |
5.276.004 |
5.276.004 |
100 |
0 |
0 |
0 |
0 |
VALLE D’AOSTA |
264.067 |
264.067 |
100 |
0 |
0 |
0 |
0 |
LOMBARDIA |
11.977.530 |
11.877.102,24 |
99,16 |
98.311,92 |
0,82 |
2.126,2 |
0,018 |
VENETO |
6.473.228 |
5.941.982,8 |
91,8 |
532.650,3 |
8,23 |
0 |
0 |
BOLZANO |
1.751.064 |
1.741.517,6 |
99,5 |
9.546,4 |
0,5 |
0 |
0 |
TRENTO |
1.022.740 |
1.022.208 |
99,95 |
537,9 |
0,05 |
0 |
0 |
FRIULI-VENEZIA GIULIA |
1.340.855 |
1.243.100 |
92,7 |
97.751,2 |
7,9 |
0 |
0 |
LIGURIA |
2.049.981 |
2.038.012 |
99,42 |
11.969 |
0,58 |
0 |
0 |
EMILIA-ROMAGNA |
5.214.616 |
5.204.790 |
99,8 |
9.833,2 |
0,2 |
0 |
0 |
TOSCANA |
5.805.316 |
5.764.163 |
99,3 |
41.153 |
0,7 |
0 |
0 |
UMBRIA |
693.137 |
688.472 |
99,3 |
4.654 |
0,7 |
0 |
0 |
MARCHE |
1.487.611 |
1.474.602 |
99,1 |
13.009 |
0,9 |
0 |
0 |
LAZIO |
5.402.733 |
5.373.207 |
99,45 |
29.526 |
0,55 |
0 |
0 |
ABRUZZO |
1.859.064 |
1.843.642,2 |
99,2 |
10.450,3 |
0,56 |
4.910,2 |
0,26 |
MOLISE |
372.413 |
364.965 |
98 |
7.448 |
2 |
0 |
0 |
CAMPANIA |
6.669.786 |
6.171.002 |
92,5 |
334.672,3 |
5 |
164.112,1 |
2,5 |
PUGLIA |
6.246.104 |
5.780.869 |
92,55 |
465.235 |
7,45 |
0 |
0 |
BASILICATA |
769.424 |
677.835 |
88,1 |
77.771 |
10,1 |
13.818 |
1,8 |
CALABRIA |
3.512.823 |
3.179.582,9 |
90,5 |
172.562,6 |
4,9 |
160.677,5 |
4,6 |
SICILIA |
6.621.338 |
5.491.107,9 |
82,93 |
937.564,4 |
14,16 |
192.665,7 |
2,91 |
SARDEGNA |
3.201.484 |
3.145.601 |
98,25 |
55.883 |
1,75 |
0 |
0 |
ITALIA |
78.011.318 |
74.563.834 |
95, 6 |
2.910.527,6 |
3,7 |
538.309,8 |
0,7 |
4. IMPIANTI DI DEPURAZIONE
Sul territorio nazionale si trovano 3665 impianti di depurazione attivi che ricevono le acque reflue dagli agglomerati.
I dati della tabella 3, sotto riportata, evidenziano che, a fronte di un carico totale generato pari a 78.011.318 A.E., gli impianti di depurazione trattano un carico di 71.230.459 A.E., corrispondente a circa il 99% del carico totale.
Tabella 3: Numero di impianti di depurazione divisi per taglia, con indicazione del carico trattato (in A.E.)
Taglia Impianti |
numero impianti |
numero impianti sul totale |
carico trattato |
carico trattato sul totale |
- |
[%] |
[AE] |
[%-AE] |
|
<1.000 AE |
434 |
11,84 |
163.771 |
0,23 |
≥1000 -> 2.000 AE |
314 |
8,57 |
418.362 |
0,59 |
≥2.000 -> 10.000 AE |
1.595 |
43,52 |
6.222.548 |
8,74 |
≥10.000 -> 50.000 AE |
922 |
25,16 |
15.074.928 |
21,16 |
≥50.000 -> 100.000 AE |
222 |
6,06 |
11.017.582 |
15,47 |
≥100.000 -> 150.000 AE |
66 |
1,8 |
5.637.652 |
7,91 |
≥150.000 -> 500.000 AE |
82 |
2,24 |
14.659.802 |
20,58 |
≥500.000 AE |
30 |
0,82 |
18.035.814 |
25,32 |
SITUAZIONE TOTALE |
3.665 |
|
71.230.459 |
|
Le acque reflue convogliate negli impianti di depurazione possono essere sottoposte a tre tipologie di trattamento, di seguito riportate:
Trattamento Primario: ha l’obiettivo di rimuovere solidi sospesi, prevalentemente di natura organica, presenti nel liquame influente. Le figure 1 e 2 di seguito riportate, mostrano la distribuzione (espressa in termini di percentuale) del numero di impianti di depurazione sul territorio nazionale che effettuano esclusivamente il trattamento primario.
Figura 1: Numero di impianti di depurazione con solo trattamento primario
Figura 2: Distribuzione nazionale del carico trattato da impianti di depurazione con solo trattamento primario
Trattamento Secondario: ha l’obiettivo di abbattere la sostanza organica biodegradabile e rimuovere i solidi non sedimentabili e, quindi, non separabili con trattamenti di tipo fisico. Le figure 3 e 4, di seguito riportate, mostrano la distribuzione (espressa in termini percentuali) del numero di impianti di depurazione sul territorio nazionale che effettuano il trattamento secondario.
Figura 3:Numero di impianti di depurazione con trattamento secondario
Figura 4: Distribuzione nazionale del carico trattato da impianti di depurazione con solo trattamento secondario
Trattamento Terziario: ha l’obiettivo di perfezionare la depurazione, riducendo il carico di elementi nutrienti (fosforo e azoto) presenti nell'effluente secondario. In certi casi, il trattamento terziario elimina sostanze poco biodegradabili che non sono state eliminate attraverso il metabolismo batterico.
Le figure 5 e 6, di seguito riportate, mostrano la distribuzione (espressa in termini di percentuale) del numero di impianti di depurazione sul territorio nazionale che effettuano il trattamento terziario.
Figura 5: Numero di impianti di depurazione con trattamento terziario
Figura 6: Distribuzione nazionale del carico trattato da impianti di depurazione con solo trattamento terziario
5. LE AREE SENSIBILI
La Direttiva 91/271/CEE richiede agli Stati Membri di individuare aree sensibili rispetto alla tipologia di scarico.
Per aree sensibili si intendono i laghi naturali, gli estuari, le acque del litorale, le acque dolci superficiali destinate alla produzione di acqua potabile e tutte le aree dove è necessario un trattamento complementare (rispetto al secondario) al fine di conformarsi alle prescrizioni di altre direttive.
La figura 7, di seguito riportata, mostra le aree sensibili individuate sul territorio nazionale.
Figura 7: Aree sensibili e relativi bacini drenanti identificati
In tabella 4 viene indicato il numero di impianti che scaricano in aree sensibili, su base regionale. Dai dati riportati, si evince che regioni quali Valle d’Aosta, Lombardia, Piemonte, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna e le Province Autonome di Bolzano e Trento scaricano totalmente o quasi in aree sensibili.
Tabella 8: Numero di impianti di depurazione che scaricano in aree sensibili e relativo carico trattato
Regione/Provincia autonoma |
Numero di impianti che scaricano in aree sensibili |
Percentuale di impianti che scaricano in aree sensibili sul totale regionale/provinciale |
Carico trattato da impianti che scaricano in aree sensibili |
Percentuale di carico trattato che scaricano in aree sensibili sul totale regionale/provinciale |
[-] |
[%] |
[AE] |
[%-AE] |
|
PIEMONTE |
165 |
100,0 |
5.276.004 |
100,0 |
VALLE D’AOSTA |
64 |
100,0 |
219.135 |
100,0 |
LOMBARDIA |
425 |
100,0 |
11.722.481 |
100,0 |
VENETO |
322 |
100,0 |
5.941.965 |
100,0 |
BOLZANO |
30 |
100,0 |
1.741.253 |
100,0 |
TRENTO |
61 |
100,0 |
1.022.546 |
100,0 |
FRIULI-VENEZIA GIULIA |
87 |
98,9 |
1.100.820 |
99,7 |
LIGURIA |
5 |
8,3 |
90.921 |
4,5 |
EMILIA-ROMAGNA |
216 |
100,0 |
5.204.832 |
100,0 |
TOSCANA |
112 |
55,2 |
4.039.697 |
71,2 |
UMBRIA |
4 |
8,2 |
22.841 |
3,3 |
MARCHE |
13 |
10,4 |
130.521 |
9,1 |
LAZIO |
90 |
31,4 |
322.709 |
5,8 |
ABRUZZO |
6 |
3,8 |
62.645 |
3,4 |
MOLISE |
4 |
12,5 |
50.257 |
14,7 |
CAMPANIA |
0 |
0,0 |
0 |
0,0 |
PUGLIA |
22 |
12,5 |
317.110 |
6,8 |
BASILICATA |
28 |
21,9 |
121.683 |
17,9 |
CALABRIA |
0 |
0,0 |
0 |
0,0 |
SICILIA |
12 |
4,5 |
175.355 |
4,0 |
SARDEGNA |
99 |
46,9 |
1.131.813 |
35,4 |
ITALIA |
1.765 |
48,2 |
38.694.588 |
54,3 |