L’analisi delle attività e degli output realizzati tra l’ottobre del 2020 e il maggio 2021 nell’ambito della Convenzione di Barcellona per la protezione del Mar Mediterraneo e lo sviluppo delle azioni future sono state al centro della novantunesima riunione del Bureau, svoltasi il 7 e 8 luglio e presieduta dal direttore generale per il mare e le coste del Ministero.

Dal dicembre 2019 al dicembre 2021 l’Italia presiede il Bureau, composto da sei rappresentanti delle Parti contraenti, con mandato biennale, che fornisce orientamenti sull'attuazione del programma di lavoro per il raggiungimento degli obiettivi di tutela dell’ambiente del Mediterraneo previsti dalla Convenzione.

Il Bureau si è confrontato sullo stato delle ratifiche della Convenzione e dei suoi protocolli e sull’avanzamento delle attività di implementazione e reporting, sullo stato dei lavori per la designazione di un’area SECA (Sulfur  Emission Control Area) nel Mediterraneo e sui progressi nell’attuazione della Medium-Term Strategy  (MTS) 2016 -2021. Particolare spazio, inoltre, è stato dedicato all’avanzamento dei lavori per l’aggiornamento della Medium-Term Strategy per il periodo 2022 – 2027.

La Strategia a medio termine (MTS) si configura come lo strumento programmatico per l'attuazione della Convenzione di Barcellona e dei suoi protocolli per raggiungere e mantenere il buono stato ambientale delle acque marine e per fronteggiare le nuove sfide di tutela ambientale nei prossimi anni. La Convenzione contribuisce, inoltre in modo coerente, al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030 e alle azioni previste nell’ambito del decennio delle Nazioni Unite dedicato al restauro degli ecosistemi. La Dichiarazione ministeriale di Napoli, adottata alla COP 21 nel dicembre 2019, ha rilanciato il forte impegno politico delle Parti contraenti per un'azione mirata ed efficace volta a sostenere lo sviluppo sostenibile nella regione del Mediterraneo.