Africa: soluzioni innovative per creare vita resiliente

Fornire l'opportunità di discutere su come i paesi africani stanno implementando soluzioni innovative di risanamento del territorio, che aiutano a creare comunità ed economie resilienti, questo è stato il tema centrale del side event che si è tenuto il 12 dicembre presso il Padiglione italiano. I paesi africani stanno infatti aprendo la strada a una agricoltura climate-smart innovativa e a pratiche sostenibili di gestione delle risorse: dai progetti nel Sahel ai meccanismi di finanziamento per il clima, dai giovani e la tutela dell’ambiente, al rigenerazione sostenibile del patrimonio naturale fino all'ambiziosa iniziativa de “La Grande Muraglia Verde”, l'Africa sta creando economie resistenti ai cambiamenti climatici che possono aiutare le persone e il pianeta. L'anno 2020 sarà ambizioso in questo senso poiché l'attenzione dell'Italia è rivolta all'Africa, ospite della pre-COP, e alle nuove generazioni, per garantire che i contributi del continente più giovane del mondo siano portati al tavolo dei negoziati.

Il Ministro italiano dell'Ambiente Sergio Costa ha parlato della pre-COP che si terrà nel 2020 in Italia e della sua attenzione verso l’Africa e i giovani ed stato affiancato da Ibrahim Thiaw, Segretario Esecutivo dell'UNCCD, Louise Baker, coordinatrice delle relazioni esterne dell'UNCCD, che ha parlato della “visione-ambizione” de La Grande Muraglia Verde e ha mostrato una clip del nuovo documentario dedicato all’iniziativa, e da tre giovani leader africane - Elizabeth Wanjiru Whatuti, “Youth in Landscapes”, Kenya; Kaluki (Paul) Mutuku, “Youth4Nature”, Kenya; Elujulo Opeyemi, “Youth4Nature”, Nigeria - che hanno illustrato esempi concreti di come coinvolgere i giovani africani nelle attività per il clima attraverso l’advocacy e l'educazione. 

Successivamente si è svolto un dibattito incentrato sull'Etiopia come leader globale in materia di gestione sostenibile del territorio e azione per il clima e, in particolare, sull'esperienza dello stato di Oromia. L'Oromia Forested Landscape Program (OFLP) – un programma innovativo sulle emissioni di gas serra in una prospettiva di conservazione della natura e volto a migliorare la gestione sostenibile delle risorse forestali – è stato presentato da Yitebitu Moges Abebe, coordinatore nazionale Segretariato REDD+, Commissione forestale e cambiamenti climatici, mentre H.E. Daba Dabale, capo del Dipartimento dell'Agricoltura di Oromia, ha presentato l’esperienza locale in materia di gestione sostenibile del territorio e i progetti in corso sostenuti dalla Banca Mondiale di “Resilient Landscape and Livelihoods Project” (RLLP), “Climate Action Through Landscape Management” (CALM), “Program for Results” (P4R).

Roselyn Fosuah Adjei, direttore Cambiamenti climatici, Coordinamento nazionale Redd+, Commissione forestale, ha mostrato come il Ghana Forest Investment Project (FIP) stia riducendo la deforestazione e il degrado delle foreste, ottenendo nello stesso tempo risultati in termini di biodiversità e fonti di sostentamento. E’ stato discusso, inoltre, il Ghana’s Emissions Reductions Purchase Agreement (ERPA).

Nell’ultima parte dell’incontro si è svolto un dibattito intergenerazionale in cui giovani leader e rappresentanti governativi hanno discusso di come le soluzioni innovative possano essere dimensionate e replicate e di come i giovani possono essere coinvolti nel creare mezzi di sostentamento resilienti in Africa.

 

 

 


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