Rifiuti: Costa, bene sequestro Guardia Costiera in Parco Cilento

Sequestrati 100 mila metri cubi di rifiuti speciali e non, vicino al fiume Mingardo

Roma, 4 dicembre 2019 – “Il mio plauso alla Guardia Costiera, e in particolare all’ufficio circondariale marittimo di Palinuro, per l’operazione che ha portato al sequestro di uno stabilimento industriale di 24 mila metri quadrati con 100 mila metri cubi di rifiuti, speciali e non, stoccati e raccolti illegalmente.  Chi inquina paga e paga fino in fondo. Gli ecocriminali mascherati da imprenditori non rimarranno impuniti, tanto più se operano all’interno delle aree nazionali protette”.

Così il ministro dell’Ambiente Sergio Costa commenta l’operazione della Guardia Costiera all’interno del parco nazionale del Cilento, vicino al fiume Mingardo.

L’esecuzione del provvedimento di sequestro del Gip del tribunale di Vallo della Lucania è avvenuta ieri. L’attività di indagine ha permesso di accertare una serie di illeciti in campo ambientale legati al ciclo dei rifiuti e all’inquinamento delle matrici ambientali, con pericoli, oltre che per l’ambiente, anche per la salute umana.

I militari, coadiuvati dal personale Arpac, hanno accertato che la ditta che effettuava l’attività di frantumazione inerti, di raccolta e recupero rifiuti era, in realtà, autorizzata solamente a ricevere i rifiuti provenienti dalla demolizione, dalla costruzione e dagli scavi ed era, quindi, priva di qualsiasi autorizzazione. Tutto ciò è avvenuto all’interno del perimetro del parco nazionale del Cilento, in un’area demaniale fluviale vicina al fiume Mingardo e in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico.

Il titolare e i soci della ditta sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per l’ipotesi di reato di concorso di violazioni ai sensi del testo unico ambientale.


Source URL: https://www.mase.gov.it/comunicati/rifiuti-costa-bene-sequestro-guardia-costiera-parco-cilento