Fridays for Future, il ministro Costa: "Nostro dovere lasciarli un mondo migliore"

ROMA, 29 novembre 2019 – “Ai giovani che oggi sono in piazza per rivendicare il diritto di poter vivere in un mondo migliore, meno inquinato, dove sviluppo economico e rispetto dell’ambiente possano viaggiare di pari passo, dove le condizioni climatiche estreme non generino sempre più frequenti ‘migrazioni ambientali’, voglio dire che il loro grido d’allarme non è destinato a cadere nel vuoto”.

Così il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa commenta il quarto sciopero globale per il clima indetto dal movimento Fridays for future, che ha visto scendere in piazza in Italia oltre 350 mila ragazzi.

“Siamo consapevoli che le loro proteste sono rivolte verso di noi, verso le scelte della politica nazionale e internazionale, ma il malcontento e l’indignazione delle nuove generazioni non possono che essere uno stimolo in più ad agire presto e bene – continua il Ministro – anche in vista di due importanti appuntamenti internazionali in cui l’Italia giocherà un ruolo da protagonista: la conferenza delle Parti aderenti alla convenzione di Barcellona per la protezione dell'ambiente marino e delle regioni costiere del Mediterraneo, in programma a Napoli da lunedì prossimo, e la Conferenza delle Parti della Convenzione delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (COP25), prevista a Madrid dal 2 al 13 dicembre”. 

“Il nostro Paese giocherà un ruolo di prima linea e fondamentale – continua Costa - non solo amplificando e portando all’attenzione di tutti l’emergenza costituita dai cambiamenti climatici, ma anche lottando per ottenere risultati concreti e tangibili, con una programmazione di interventi nel lungo periodo, perché non possiamo più permetterci di agire seguendo la logica dell’emergenza”.


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