Roma, 9 maggio 2019 – I Carabinieri del NOE di Bologna, a conclusione di una complessa e prolungata attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Bologna, hanno notificato un avviso di chiusura indagini per inquinamento ambientale al responsabile della filiera discariche di Herambiente S.P.A, relativamente al periodo di gestione della discarica Tre Monti di Imola, dal 2009 al 2016.

Le indagini hanno cercato di fare chiarezza su un lungo periodo di gestione dell’imponente impianto imolese (circa 50 ettari),  già oggetto di numerose contestazioni da parte dei comitati locali per presunte irregolarità ambientali - evidenziando così numerose violazioni delle autorizzazioni, in particolare l’immissione in discarica di rifiuti non conformi o in esubero rispetto ai limiti quantitativi imposti.

Inoltre si accertavano nei piezometri e nelle acque sotterranee la presenza di inquinanti superiori ai limiti soglia tanto da ritenere significativo il deterioramento dell’area circostante e la compromissione dell’ecosistema ivi insistente  per un raggio di circa 5 km. A ciò si aggiungeva anche lo sversamento di rilevante quantità di percolato nell’adiacente Rio Rondinella.

Oltre a queste contestazioni si è riscontrata anche quella per responsabilità amministrativa dell’ente conseguente all’indebito vantaggio economico derivante dall’irregolare gestione del sito, con particolare riferimento alla inefficace attività di bonifica e alla carenza di manutenzione, che nel corso degli anni non è risultata idonea a prevenire la contaminazione dei terreni circostanti e gli sversamenti nel Rio Rondinella.

Attualmente l’interruzione delle attività della discarica, già sospese per intervento del TAR emiliano a cui si erano rivolte alcune associazioni ambientaliste è stata confermata con recente sentenza del Consiglio di Stato che ha ribadito il divieto di innalzamento dei cumuli di rifiuti e quindi un ulteriore conferimento degli stessi nel sito.