Rifiuti: Carabinieri del NOE di Genova sequestrano 1.000 pannelli fotovoltaici e un capannone nel padovano

Scoperto traffico internazionale di Raee verso l'Africa, 3 denunce

Roma, 8 maggio 2019 - I Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Genova, in collaborazione con militari del Nucleo Operativo Ecologico di Venezia e dei Comandi Provinciali di Genova e Padova, nonché con personale dell’Agenzia delle Dogane di Genova, da questa mattina stanno eseguendo decreti di sequestro preventivo e probatorio - emessi rispettivamente dal Tribunale e dalla Procura di Genova - di un magazzino in provincia di Padova nonché di circa 1.000 pannelli fotovoltaici ed altri rifiuti derivanti da apparecchiature elettriche ed elettroniche tra i quali delle batterie rinvenute nel corso di due ispezioni di container effettuate nel porto di Genova.

Gli accertamenti hanno consentito di deferire in stato di libertà per traffico illecito di rifiuti tre cittadini africani - uno del Marocco e due del Burkina Faso - poichè avevano organizzato almeno due spedizioni per il Burkina Faso ed il Togo di circa 850 pannelli fotovoltaici usati nel primo caso e circa 100 nel secondo, senza rispettare la normativa sulle spedizioni transfrontaliere. Tutti i pannelli provenivano da dismissioni di grossi impianti fotovoltaici presenti in diverse regioni italiane.

In particolare il cittadino marocchino, titolare della società padovana che materialmente ha effettuato la spedizione, ha commesso illeciti relativi alla falsificazione dei documenti di trasporto, dove dichiarava sia un numero inferiore di pannelli che una diversa tipologia di materiale trasportato, costituito da apparecchiature elettriche ed elettroniche usate e non rifiuti. Questo comportamento induceva in errore anche il personale dell’Agenzia delle Dogane che validava bollette doganali basate su presupposti errati. E’ stato inoltre accertato che nel capannone della società vi era, oltre alla presenza di numerosi pannelli fotovoltaici, alcuni dei quali danneggiati, anche l’esistenza di una molteplicità di apparecchiature elettriche ed elettroniche danneggiate/smontate. L’attività svolta nel capannone è stata quindi considerata come gestione illecita di rifiuti derivante da apparecchiature elettriche ed elettroniche poiché effettuata senza autorizzazione. Ulteriori verifiche ed approfondimenti continueranno nel corso dell’anno.

L’attività investigativa portata avanti dal Nucleo Operativo Ecologico di Genova, da cui sono scaturiti i provvedimenti odierni, si inserisce in una più ampia strategia di monitoraggio e controllo della gestione nonché delle spedizioni transfrontaliere di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, in particolare di pannelli fotovoltaici, indicata dal Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale di Roma.

 

 

 

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