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Governance unitaria, connessione terra-mare, efficacia dei controlli e partecipazione: sono le quattro parole chiave della 'Carta di Livorno', un documento di indirizzo per una “strategia del mare” in grado di coniugare tutela ambientale e crescita economica e per rendere più forte l'Italia nei consessi internazionali sul tema marittimo.
La Carta e' il risultato della due giorni di lavori dal titolo “Il mare: la sostenibilità come motore di sviluppo”, l’evento organizzato a Livorno dal ministero dell'Ambiente nell'ambito delle iniziative del semestre di presidenza italiana dell'UE.
Attori pubblici nazionali e internazionali, stakeholders, operatori, aziende e ricercatori si sono confrontati sulle opportunità che la Strategia marina può offrire in termini di crescita e lavoro.
“Il Mediterraneo - ha spiegato in conclusione dei lavori il sottosegretario all'Ambiente, Silvia Velo, che ha voluto fortemente rimettere al centro dell'attenzione pubblica la 'risorsa mare', è il motore della 'crescita blu'.
Dal confronto di questi due giorni è nata la “Carta di Livorno”.
Quattro gli obiettivi del documento: una governance unitaria a livello nazionale per dotarsi di elevati livelli di coordinamento istituzionale e sinergie sui temi del mare; la connessione terra-mare per promuovere responsabilità e partecipazione delle comunità costiere; armonizzazione ed efficacia dei controlli in mare e lungo le coste per ottenere standard unitari e livelli di controllo scientifico ed operativo adeguati; infine, l'implementazione di iniziative di comunicazione e partecipazione a partire dalla strategia Marina di tutti gli attori coinvolti.