Ticino: ministero Ambiente, proseguono le sperimentazione e confronto con la Svizzera

Falso dire che ministero abbia abbassato unilateralmente livello Lago Maggiore, tante complesse esigenze da contemperare

Roma, 8 set – “Sulla questione del Lago Maggiore e della tutela del Ticino il ministero sta monitorando la sperimentazione in corso, che prevede, proprio grazie all’impegno attivo del dicastero, un periodo di ‘prova’ quinquennale all’interno del quale passare gradualmente da +1 metro sullo zero idrometrico a 1,25 m e poi a 1,50. Una decisione maturata proprio durante le conferenze di servizi propedeutiche all’approvazione della nuova regola sperimentale, in cui si è visto chiaramente che un passaggio immediato a 1,50 metri avrebbe originato, in assenza di dati sperimentali, livelli di rischio idraulico e dunque di incolumità per le persone e l’ambiente non accettabili.

E’ dunque evidentemente falso affermare che prima del 2014 la regolazione estiva del lago Maggiore prevedesse un livello pari a +1,50 metri sullo zero idrometrico, quota che il Ministero dell’ambiente avrebbe poi unilateralmente chiesto di abbassare nel 2014 su pressione delle Autorità svizzere, “che avevano rispolverato una norma risalente al 1943”: è nota invece a tutti la complessità di dover contemperare le esigenze della sicurezza pubblica con quelle dell’ambiente, dell’agricoltura, del turismo e dell’approvvigionamento energetico, in una dialettica tra le autorità italiane e svizzere contraddistinta da trasparenza e collaborazione.

Il Ministero ha peraltro riattivato in aprile il tavolo di consultazione italo-svizzero, ricostituendo l’organismo bilaterale apposito e richiedendo che in quella sede si discuta non solo delle politiche di regolazione dei livelli del lago in territorio italiano, ma anche delle politiche idriche della Svizzera sulle acque di monte, in un percorso che dovrà portarci verso un nuovo modo di intendere le reciproche prerogative gestionali sulle acque comuni.

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Ultimo aggiornamento 26.09.2016