Terra dei Fuochi: Costa «Al Prefetto di Napoli il coordinamento unico tra cittadini, amministrazioni e forze dell’ordine»

Roma, 1 apr. – «Stiamo lavorando per suddividere l’intero territorio tra Napoli e Caserta in macroaree, un immenso scacchiere, dove ogni casella avrà riferimenti istituzionali ben precisi. Il coordinamento di tutte queste caselle e la partecipazione attiva di tutti i soggetti coinvolti ci porterà alla realizzazione di un unico obiettivo: azzerare i roghi nella Terra dei Fuochi».

Lo ha affermato il ministro dell’Ambiente Sergio Costa nella conversazione, in videoconferenza, con i giornalisti del settore ambientale che sarà possibile visionare in streaming alle ore 17.15 sulla pagina Facebook del ministro.

«Prima dell’emergenza covid-19, eravamo fermi con i cittadini e le istituzioni in azione su due diversi binari, con risultati destinati ad incrociarsi solo a fine percorso. Adesso, sul piano operativo, in seguito anche all’incontro con il ministro Lamorgese – spiega il ministro Costa – al prefetto di Napoli è stato affidato il compito di coordinare tutti i soggetti coinvolti in questo processo: le amministrazioni pubbliche (90 Comuni, Città Metropolitana di Napoli, Provincia di Caserta e Regione), le forze dell’ordine (carabinieri, guardia di finanza e polizia), le forze armate (esercito, aeronautica e vigili del fuoco), cittadini e comitati. In questo modo avremo uno scambio continuo di informazioni, dati e strategie di intervento. Ovviamente, i dati sensibili rimarranno riservati e trasmessi alla Procura di competenza».

«Partecipazione dei cittadini, sorvegliare i territori, bonificare le aree critiche: questi i capisaldi del progetto che vede il ministero dell’Ambiente pronto ad affiancare tutti i soggetti coinvolti in questo ambizioso percorso. Stiamo vivendo settimane difficili, ma anche se in numero inferiore rispetto al passato i roghi proseguono, questo significa che l’aggressione del territorio ad opera di qualche ecocriminale non si è arrestata. Ma noi non arretriamo, ci fermeremo solo quando i roghi cesseranno definitivamente».


Ultimo aggiornamento 02.04.2020