Slow Fish 2015: Velo: "Un mare pulito significa anche cibo più sano. E l'Italia si impegna su più fronti"

Migliorare la qualità delle nostre acque per tutelare la risorsa mare, coniugando sostenibilità e sviluppo anche in un settore rilevante della blue growth come la pesca.
E’ questo l’obiettivo del Ministero dell’Ambiente che, attraverso l’attuazione della Direttiva Europea sulla Strategia Marina per il raggiungimento del buon stato ambientale del mare, punta a preservarne la diversità e la vitalità, mantenendolo sano, pulito e produttivo.

Ed è proprio questo il messaggio della settima edizione di Slow Fish: consegnare un mare più pulito, salvaguardare le specie marine con conseguenti effetti positivi sulla qualità del cibo che arriva sulle nostre tavole.
Il Governo, in tal senso, sta lavorando su più fronti. Da un lato, per far avere al nostro Paese un ruolo strategico in Europa sulla così detta blue growth, la strategia a lungo termine per sostenere una crescita sostenibile nei settori marino e marittimo, con l’attuazione della Strategia Marina, per cui l’Italia, assieme a Germania e Olanda, è in regola con tutte le attività previste.

Dall’altro, attraverso il coinvolgimento degli stakeholders, il mondo della scienza e della ricerca, con un approccio del tutto innovativo. Abbiamo, inoltre, indicato i parametri per la definizione del buon stato ambientale dei mari e identificato i traguardi ambiziosi attraverso i quali raggiungerlo.

Infine, sono stati resi operativi i programmi di monitoraggio grazie a un accordo con le regioni costiere, destinando 9 milioni di euro per l’anno in corso, e stiamo pianificando uno straordinario lavoro di ricerca sul mare profondo.

Tutte azioni che abbiamo messo in campo per tutelare il nostro mare e per sviluppare, in chiave sostenibile, le attività economiche legate al mare, come la pesca, ma anche turismo, logistica, energia e nuove tecnologie.

Silvia Velo - Sottosegretario di Stato all’Ambiente


Ultimo aggiornamento 14.05.2015