Siccità: Pichetto, ora investimenti su infrastrutture, c’è monitoraggio costante

Roma, 23 febbraio – La siccità pone con urgenza “il tema degli investimenti necessari ad affrontare gli effetti dei cambiamenti climatici. In materia di acque, le azioni da implementare dovranno focalizzarsi sulla tutela quantitativa e sull’utilizzo razionale della risorsa idrica”.  Così il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto, intervenendo nel “question time” al Senato. “E’ stato costituito a Palazzo Chigi – ha aggiunto - un Tavolo di lavoro sulle crisi idriche”, annunciando una riunione la prossima settimana.

“L’azione di contrasto alla scarsità idrica – ha spiegato - può trarre benefici dal potenziamento degli strumenti conoscitivi e gestionali di bilancio idrico a supporto degli Osservatori e delle Autorità, in aggiunta alle risorse per gli investimenti in opere infrastrutturali già stanziate nel PNRR e nel Piano nazionale degli interventi nel settore idrico”.

“Nel complesso – ha ricordato Pichetto - sono stati finanziati 21 progetti per una somma di oltre 480 milioni di euro, nella maggior parte ricadenti nelle sezioni ‘Acquedotti’ e ‘Invasi’ del Piano nazionale settore idrico”. “Nell’ambito delle misure PNRR rientrano poi gli investimenti per la realizzazione di un Sistema Avanzato ed Integrato di Monitoraggio e Previsione, per misure preventive di manutenzione programmata del territorio e di ammodernamento delle infrastrutture, e gli investimenti relativi al Piano invasi, per incrementare la sicurezza dell'approvvigionamento idrico di importanti aree urbane e la resilienza delle reti”.

“La situazione idrometeorologica nazionale e il livello di soddisfacimento degli usi idrici – ha ricordato il Ministro, interrogato sul tema dai senatori Antonio De Poli e Aurora Floridia - sono costantemente monitorati dagli Osservatori permanenti istituiti presso le Autorità di bacino distrettuali”.

Nel corso delle interrogazioni a risposta immediata a Palazzo Madama, il Ministro ha affrontato diversi altri argomenti, annunciando in particolare l’avvio dell’iter con l’Unione Europea sulla proposta di decreto per incentivare le Comunità energetiche rinnovabili.

CER

”La proposta di decreto che disciplina gli incentivi riconosciuti alle Comunità energetiche e a tutte le configurazioni di autoconsumo per la condivisione dell’energia prodotta da fonti rinnovabili, è pronta e la sua entrata in vigore è subordinata unicamente all’approvazione della Commissione europea”. Così il Ministro Pichetto nell’aula di Palazzo Madama, rispondendo alla domanda del senatore Antonio Salvatore Trevisi. “In 3 mesi – ha evidenziato Pichetto - è stata avviata, conclusa ed analizzata una consultazione pubblica dall’ampia partecipazione, di cui si è tenuto debitamente conto nel testo finale, ed è stato predisposto un decreto che contempla al suo interno anche l’attuazione della misura del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”. “Auspichiamo – ha concluso - che un unico testo normativo per l’implementazione delle CER possa garantire una capillare diffusione sul territorio nazionale delle comunità, anche grazie alla cumulabilità della tariffa incentivante con il contributo a fondo perduto del 40% dell’investimento nei Comuni al di sotto dei 5000 abitanti”.

Europa e obiettivi climatici

“Dobbiamo raggiungere gli obiettivi europei della neutralità climatica attraverso la piena attuazione del principio della neutralità tecnologica, senza ingessare il processo di transizione ecologica in schemi rigidi che rischiano di avere impatti negativi in termini sociali ed economici”. Così il Ministro Pichetto, rispondendo a un’interrogazione esposta dal senatore Massimiliano Romeo e della senatrice Mara Bizzotto.

Sul superamento dei motori a benzina e diesel, “l’azione governativa – ha detto Pichetto - procederà lungo due direttrici: da un lato, promuovere una maggiore gradualità nello stop alla commercializzazione dei veicoli, dall’altro, spingere al massimo nella produzione dei biocarburanti, che rappresentano una filiera pulita che consentirebbe di mantenere l’attuale impostazione del sistema produttivo dell’automotive. Ciò non vuol dire mettere in discussione gli obiettivi ambientali”.

Sulla direttiva cosiddetta “Case Green”, il titolare dell’Ambiente ha ribadito che l’Italia “ha cercato di migliorare i vincoli posti nel testo iniziale della Commissione”. In questo caso, “l’azione sarà concentrata a rendere concretamente realizzabili i target di efficientamento energetico, in un percorso che tenga conto delle peculiarità del patrimonio edilizio italiano. Sarà compito del governo – ha aggiunto – garantire un’adeguata tempistica per il raggiungimento dei target previsti, per delineare un piano d’azione realistico”.

Superbonus ed efficienza degli immobili

“Il Governo – ha detto il Ministro rispondendo a un’interrogazione esposta dalle senatrici Raffaella Paita e Silvia Fregolent - ha ribadito a più riprese il suo impegno a trovare tutte le soluzioni necessarie per sbloccare i crediti maturati e che il sistema bancario ha difficoltà ad assorbire, i cosiddetti crediti incagliati, al fine di tutelare le imprese e cittadini che hanno agito nel rispetto della normativa. E’ stato già istituito un tavolo tecnico permanente, con il coinvolgimento delle associazioni di categoria interessate, per individuare norme transitorie che garantiscano la corretta transizione dal regime antecedente al decreto legge a quello attuale”. “Sarebbe auspicabile – ha aggiunto Pichetto - una riforma generale dell’intera disciplina delle detrazioni fiscali, in quanto ad oggi eccessivamente frammentata, che garantisca un’adeguata permanenza temporale dei bonus, di solito oggetto di proroghe annuali o triennali”.

Rispondendo poi a un’interrogazione esposta nell’aula di Palazzo Madama dal senatore Nicola Irto sulla riqualificazione energetica degli immobili, Pichetto ha confermato la volontà di onorare “gli impegni presi a livello europeo nell’ambito del PNIEC al 2030, in corso di aggiornamento, nell’ottica della decarbonizzazione dell’intero settore civile al 2050, ed in linea con la Strategia di riqualificazione energetica del parco immobiliare nazionale del 2020”. Il ministro ha ricordato tutti gli strumenti oggi esistenti sul tema, precisando che rispetto al potenziamento del Fondo nazionale efficienza energetica, previsto dal PNRR, è stato predisposto uno schema di decreto ministeriale, in fase di concerto con il MIT ed il MIMIT, con importanti novità anche in favore degli interventi di riqualificazione energetica degli edifici.

PNRR e rinnovabili

“L'azione del Governo – ha spiegato il Ministro - si caratterizza per un’attenzione particolare al perseguimento dello sviluppo delle fonti rinnovabili, per raggiungere una auspicata indipendenza e sicurezza energetica, nonché garantire le migliori condizioni economiche per le famiglie e le imprese”. Il ministro Pichetto ha inoltre ricordato le misure presenti nel decreto PNRR per snellire le procedure di Valutazione Ambientale, l’iter di installazione di impianti fotovoltaici, i procedimenti per la produzione di idrogeno verde e rinnovabile.


Ultimo aggiornamento 04.05.2023