Prestigiacomo: "Dalla presidenza francese aperture alle istanze Italiane. Il nostro paese fortemente impegnato a valorizzare le opportunità offerte dallo sviluppo sostenibile"

"L’incontro con il ministro francese dell’ambiente Borloo è stato positivo. Dalla Presidenza francese sono giunti segnali di attenzione che ci fanno guardare con ottimismo alla prosecuzione del negoziato sul pacchetto clima-energia". Lo afferma da Parigi il Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo che ha visto ieri pomeriggio il suo omologo transalpino, un confronto cui è seguita una lunga riunione tecnica che ha consentito di fare significativi passi avanti in direzione di una intesa sul pacchetto clima-energia.

 
"Sta emergendo - commenta il Ministro Prestigiacomo - una nuova disponibilità su alcuni punti chiave delle richieste italiane, relativi ad aspetti delle direttive che apparivano gravemente penalizzanti per il nostro paese. Mi riferisco in particolare ai permessi di emissione per alcuni settori manifatturieri molto soggetti alla concorrenza straniera ed al rischio di delocalizzazione ed anche al problema dell’uso dei crediti già maturati all’estero da imprese italiane. Ma elementi positivi sono emersi anche in materia di rinnovabili. Ci aspettiamo che la disponibilità dell'Italia a collaborare con la Presidenza per chiudere il pacchetto venga accolta positivamente anche dalla Commissione e dal Parlamento Europeo".
 
"Ciò che stiamo chiarendo in tutte le sedi, trovando oggi un ascolto più puntuale - rileva ancora il Ministro Prestigiacomo - è che l’Italia ed il suo sistema produttivo sono impegnate al massimo a cogliere tutte le straordinarie opportunità di sviluppo e di innovazione tecnologica che l’impegno per il clima offre e stimola. Chi vive in Italia e legge i nostri giornali sa quante siano ogni giorno le iniziative che nascono e crescono in materia di sviluppo eco-sostenibile e di energia pulita. Chiediamo all’Europa di essere stimolo di questa nuova frontiera non elemento depressivo, di essere volano di una nuova economia e non di innescare processi che, specie in questo momento di crisi potrebbero indurre difficoltà economiche ed occupazionali. E’ una linea chiara che difende l’Italia, l’Europa e soprattutto l’ambiente".
 
Nel corso degli incontri tecnici sono state approfondite le proposte italiane per alcuni comparti produttivi Ets come ceramica, vetro, carta, siderurgia con forno elettrico, che appaiono particolarmente a rischio e per i quali il pagamento dei permessi di emissione rappresenterebbe una tassa in molti casi insostenibile. Su questo fronte c’è stato da parte della presidenza francese un impegno a considerare positivamente le proposte italiane.
 
Altro tema sul quale è emersa una sostanziale sintonia è la richiesta italiana di sbloccare le limitazioni imposte dalla proposta di direttiva sull’uso dei crediti già maturati da imprese del nostro paese che hanno fatto investimenti all’estero finalizzati a limitare la produzione di clorofluorocarburi e nel settore idroelettrico. Si vuole evitare il paradosso che crediti maturati, a fronte di investimenti fatti, vadano perduti.
 
Sul fronte delle rinnovabili è emersa infine la disponibilità alla proposta italiana di riconoscere al nostro paese le attività di aziende italiane nell’area del mediterraneo e nella federazione russa. Il tavolo del negoziato si sposterà domani a Bruxelles dove si svolgerà il vertice dei ministri dell’ambiente dell’Unione Europea.


Ultimo aggiornamento 19.08.2013