Messaggio per la Convenzione delle Alpi del Ministro Corrado Clini

Nel 2013 l’Italia torna a presiedere la Convenzione delle Alpi dopo oltre un decennio. La prima Presidenza Italiana risale infatti al biennio 2001-2002, periodo particolarmente florido e fecondo, che si è concluso con l’istituzione, in occasione della Conferenza delle Alpi di Merano del 2002, del Segretariato Permanente, con sede a Innsbruck e sede operativa distaccata a Bolzano, e con la creazione del sito web ufficiale della Convenzione delle Alpi. Tali strumenti, insieme ad altri importanti risultati raggiunti in quel periodo, hanno permesso miglioramenti significativi nel funzionamento e nell’attuazione della Convenzione.

Dopo dieci anni, il contesto in cui la Presidenza italiana si trova ad operare risulta sensibilmente diverso. La crisi economica e finanziaria impone agli Stati nuove priorità ma sono convinto che, nonostante il periodo congiunturale non facile, questo biennio potrà essere proficuo come allora. A tale scopo è intenzione della Presidenza assicurare il massimo impegno nella sua funzione di guida e nel contribuire allo sforzo comune per il raggiungimento degli obiettivi prospettati nella Convenzione delle Alpi e nei suoi protocolli, essenziali per lo sviluppo sostenibile del territorio alpino.

La recente ratifica dei protocolli di attuazione da parte del Parlamento Italiano può rappresentare un punto di partenza incoraggiante per proseguire il nostro lavoro lungo direttrici tese a favorire da un lato la salvaguardia della biodiversità e dall’altro la creazione di infrastrutture “green” in grado di promuovere crescita e occupazione.
Già in occasione della XII Conferenza Alpina di Poschiavo, abbiamo istituito una Piattaforma “Energia” ed un Gruppo di Lavoro “Foreste Montane”, allo scopo di approfondire gli studi e di rafforzare l’impegno dei Paesi Alpini per favorire una più concreta attuazione dei relativi protocolli. La Piattaforma Energia si occuperà, in generale, dell’ottimizzazione dell’uso delle fonti rinnovabili, con particolare interesse per il “nuovo idroelettrico” e per la sperimentazione di un libero mercato regionale alpino dell’energia. Il Gruppo di Lavoro “Foreste Montane” si concentrerà sul contributo che il territorio alpino potrà fornire, in quanto carbon sink, all’obiettivo globale di riduzione delle emissioni di CO2. I due nuovi gruppi lavoreranno in sinergia tra loro e con quelli già attivi allo scopo di contribuire, in linea con i risultati di Rio+20, all’affermazione di una green economy come forza trainante di sviluppo.
Sono lieto inoltre di poter annunciare che questo biennio di Presidenza Italiana è caratterizzato dal coinvolgimento diretto di enti territoriali dell’arco alpino italiano. Il Ministero dell’Ambiente ha infatti lavorato con le autorità regionali e locali, i più rilevanti istituti di ricerca e le associazioni interessate per la definizione del programma di presidenza e per la firma di un accordo, siglato lo scorso 15 novembre 2012 a Roma, che istituisce un Tavolo di coordinamento ad hoc. Spero infine che questa rinnovata collaborazione tra gli enti competenti sul territorio alpino italiano possa rappresentare un esempio per l’avvio di un nuovo coordinamento, più ampio, efficiente ed efficace, tra l’intera regione alpina e il resto d’Europa.
Ritengo che alle popolazioni alpine, la cui situazione è resa particolarmente difficile dai considerevoli cambiamenti demografici, debba andare il nostro riconoscimento per la custodia di un ambiente realmente importante e strategico, e con esso il nostro forte impegno ed il nostro efficace contributo per il miglioramento del loro benessere e della loro qualità di vita.


Ultimo aggiornamento 06.08.2013