Marghera: regole più semplici per accelerare il rilancio sostenibile

Il ministro Clini firma il decreto che “consente di destinare a investimenti nella green economy porzioni di terreno che erano state bloccate per anni”.

Accelera il risanamento di Marghera, il polo industriale di Venezia. Il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, ha firmato il decreto che delinea un nuovo perimetro per il Sin (Sito di interesse nazionale), ristretto alle aree che soddisfano i nuovi criteri: la contaminazione e la presenza di impianti industriali. Le aree che non rispondono a questi parametri passano alla competenza della Regione del Veneto. Si tratta soprattutto dell’abitato di Marghera e delle acque lagunari dove, se verranno individuati inquinamenti, interverrà la Regione, in modo da rendere più semplici e vicini alle scelte dei cittadini gli interventi ambientali.
“In questo modo restituiamo agli usi legittimi ampie porzioni di territorio rimaste bloccate per anni – spiega il ministro Clini – che potranno così ospitare anche nuovi investimenti produttivi, soprattutto nel settore della green economy e delle produzioni in tecnologie innovative e sostenibili”.
È un passo in avanti, aggiunge il ministro, “per applicare l’accordo firmato un anno fa con le istituzioni veneziane per la riqualificazione del polo industriale”.
L’accordo fu firmato il 16 aprile 2012 dal ministro Clini con Magistrato alle Acque, Regione, Provincia, Comune e Autorità portuale.

Ultimo aggiornamento 07.08.2013