Le risposte del ministro Galletti al Question Time

Interrogazione a risposta immediata dell’On. Palma e altri - Prosecuzione attività di messa in sicurezza ex discarica Resit nel Comune di Giugliano – Campania

Ringrazio gli onorevoli interroganti, che mi permettono di affrontare la vicenda della discarica Resit di Giugliano, che sta molto a cuore a questo ministero e che fa parte dell’insieme di attività per il risanamento ambientale nelle aree delle province di Napoli e Caserta.

Sulla base degli elementi forniti dal Funzionario Delegato e degli incaricati della Sogesid che è Stazione Appaltante si fa presente che, verso la fine di luglio 2017, i lavori hanno registrato un forte rallentamento a causa delle problematiche insorte tra le imprese costituenti l’ATI (Associazione Temporanea Imprese)  che hanno portato al ritiro delle maestranze  e dei mezzi di una delle società costituenti l’ATI .

Il ritardo nell’avanzamento dei lavori è da  addebitare anche alle difficoltà operative connesse al sito e al reperimento delle materie prime, in particolare del terreno naturale di ricoprimento della discarica, i cui primi cumuli sono stati approvvigionati solo a gennaio 2017.

La Stazione Appaltante ha verificato il soddisfacimento dei presupposti di prosecuzione dei lavori in oggetto e, pertanto, ha ritenuto che la Treerre s.r.l. possa proseguire quale unica affidataria i lavori medesimi.

La stessa Sogesid, in funzione dei dati e delle informazioni fornite dall’impresa Treerre s.r.l. ha predisposto una bozza di cronoprogramma che prevede la conclusione dei lavori entro il 28 gennaio 2018. Al fine della corretta conduzione del cantiere e per richiamare l’Affidataria ad eseguire i lavori secondo gli elaborati progettuali e nel rispetto del tempo contrattuale, il Direttore dei Lavori ha emanato 17 Ordini di Servizio e una diffida ad adempiere.

Alla data odierna, in considerazione delle lavorazioni eseguite, e del materiale approvvigionato si può affermare che lo stato di avanzamento dei lavori è pari a circa il 40% e sono state realizzate tutte quelle opere che scongiurino il rischio di danni ambientali.

Peraltro, in considerazione che allo stato attuale non sono in corso contenziosi che riguardino la Stazione Appaltante e le società costituenti l’ATI.

La stessa Stazione Appaltante Sogesid ha predisposto i necessari atti per il proseguimento dei lavori, che non sono mai stati interrotti, al fine di garantire l’interesse e la tutela della popolazione.

Evitare che si verifichino ulteriori danni ambientali, salvaguardare gli interventi di messa in sicurezza fin qui realizzati e giungere quindi in tempi brevi alla conclusione dei lavori sono obiettivi irrinunciabili per questo Ministero.

 


 

Interrogazione a risposta immediata dell’On. Sottanelli e altri - Esperimento “Sox” nei laboratori di fisica nucleare del Gran Sasso

Il Ministero dello Sviluppo Economico, con decreto del 17 febbraio 2016, ha rilasciato il “Nulla Osta di Categoria A” all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare del Gran Sasso per l’impiego di sorgenti di radiazioni ionizzanti per realizzare il progetto SOX.

Tale atto è stato rilasciato sulla base del parere favorevole, con prescrizioni, espresso dall’ISPRA e dalle altre Amministrazioni coinvolte, ivi inclusa la Regione Abruzzo.

L’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare ha fatto presente, da un punto di vista tecnico, che “non esiste alcun rischio di dispersione di Cerio-144, e quindi di contaminazione anche minima dell’ambiente circostante, del laboratorio ed in particolare delle acque del bacino del Gran Sasso, come evidenziato e dimostrato con studi tecnici completi nella documentazione tecnica allegata alla richiesta di Nulla Osta”.

L’Istituto ha, peraltro, precisato che il generatore di neutrini è progettato per garantire massima sicurezza anche in caso di eventi incidentali. In particolare, il Cerio-144 è sotto forma di polvere solida, è sigillato in modo permanente e sicuro all’interno di una doppia capsula in acciaio saldata.

La combinazione della doppia capsula in acciaio e del contenitore sigillato di Tungsteno rende impossibile la dispersione del materiale, anche in quantità minime e anche in caso di eventi incidentali indipendenti quali terremoti, incendi o allagamenti del sito dell’esperimento, scenari valutati attentamente nella fase di progetto.

Tale configurazione rimarrà invariata per tutta la durata dell’esperimento, che sarà di circa 18 mesi. Al termine dell’esperimento, la sorgente ritornerà in Francia, presso l’istituto che ne detiene la proprietà. Al riguardo, anche ISPRA ha evidenziato che per le caratteristiche fin qui esposte si esclude che, a seguito dell’impiego della sorgente, possano derivare rilasci di sostanze radioattive nell’ambiente ed eventuali contaminazioni delle falde acquifere.

Ricordo inoltre che in sede di autorizzazione, l’ISPRA ha fissato specifiche prescrizioni circa le prove da effettuare preliminarmente all’installazione e al successivo impiego della sorgente.

L’Istituto pertanto effettuerà la propria attività di vigilanza sull’esecuzione delle prove, così come rilascerà il previsto specifico attestato di sicurezza, per quanto riguarda le operazioni di trasporto. Con riferimento alle operazioni di trasporto, è altresì previsto che venga rilasciato specifico attestato di sicurezza da parte del Centro Nazionale per la Sicurezza Nucleare e la Radioprotezione.

Per quanto di competenza, che il mio Ministero continuerà a tenersi informato e a mantenere alto il livello di attenzione sulla questione.

 


 

Interrogazione a risposta immediata dell’On. Catania - Discarica Comune di Magliano Romano

Si fa presente innanzitutto che l’approvazione di progetti di nuovi impianti per la gestione dei rifiuti, anche pericolosi, e l’autorizzazione alle modifiche di impianti esistenti è di competenza regionale, fatte salve le competenze statali in materia di impianti di preminente interesse nazionale.

La discarica oggetto dell’interrogazione, gestita dalla Società Idea 4 srl, risulta essere localizzata in prossimità dell’Area Protetta Regionale “Parco naturale di Veio”, ma tuttavia ad una notevole distanza dalle aree tutelate ai sensi della Direttiva Habitat, tra le quali “Fosso Cerreto”.

Pertanto, l’azione di un eventuale intervento di verifica degli impatti nei confronti della citata Area Protetta Regionale, potrà essere attivato dalla Regione Lazio.

Come già evidenziato in altre occasioni, la società in questione ha presentato all’Area Valutazione impatto ambientale istanza per la modifica sostanziale da impianto di discarica per rifiuti inerti a impianto di discarica per rifiuti speciali, il cui procedimento è ancora in corso.

Al riguardo, la Regione ha fatto presente altresì che la stessa società ha presentato istanza di Via per discarica di rifiuti speciali e che anche questo procedimento è ancora in corso.

Ad ogni modo, il mio Ministero ha segnalato alla Regione le problematiche sollevate dall’Onorevole interrogante con riferimento alla coerenza dell’intervento in questione con le finalità di tutela del richiamato Parco naturale di Veio.

Il Ministero dei Beni Culturali fa presente sullo stesso argomento che l’area della discarica per materiale inerte, pur se individuata nella “Tavola A” del Piano Paesistico Territoriale Regionale del Lazio, all’interno del “Paesaggio naturale di continuità”, non ricade tuttavia in un’area tutelata da un punto di vista paesaggistico. Lo stesso Ministero provvederà, per quanto di competenza,  a compiere i controlli ispettivi e amministrativi previsti dalla normativa vigente.


Ultimo aggiornamento 06.11.2017