Le risposte del ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti al question time di mercoledì 6 maggio alla Camera dei Deputati

Interrogazione a risposta immediata presentata dagli On.le Amoddio e altri - (Trasferimento rifiuti speciali Ilva di Taranto in Sicilia)

Relativamente al trasferimento dei materiali provenienti dall’Ilva in una discarica presso Augusta, sulla base delle informazioni acquisite dal Commissario Ilva Corrado Carrubba, i rifiuti in questione sono stati classificati e caratterizzati dal produttore come rifiuti non pericolosi prodotti dal trattamento dei fumi.

Ad oggi non risulta al mio Dicastero alcuna segnalazione in merito da parte delle competenti Autorità di Controllo locali  (Provincia e Arpa). Inoltre, la discarica in cui i rifiuti sono stati conferiti è esterna al perimetro del SIN, sulla base della cartografia disponibile.

Secondo le informazioni fornite dall’Ilva, il materiale, per l’esattezza 9142 tonnellate, è stato inviato in Sicilia in via transitoria. E’ infatti previsto che i rifiuti saranno smaltiti presso il sito ILVA una volta attuato il Piano di gestione dei rifiuti aziendale e l'avvio dei nuovi impianti autorizzati di discarica, come previsto peraltro nel decreto-Ilva del gennaio scorso.

Per quanto attiene lo stato delle bonifiche del SIN di Priolo, sintetizzo brevemente quanto già riferito recentemente in risposta ad una interrogazione.

Con l’Accordo di Programma sottoscritto nel 2008 è stato previsto un fabbisogno finanziario di 774,5 milioni di Euro.

Tuttavia, solo una parte, pari a 106 milioni di euro, era coperto con risorse disponibili;  la rimanente quota di 667,7 milioni, era previsto venisse coperta con fondi di successiva individuazione e reperimento.

Tra le risorse a carico del Ministero dell’Ambiente sono stati trasferiti a suo tempo 50 milioni di Euro sulla contabilità speciale aperta a favore del “Commissario delegato per l’emergenza bonifiche”, la cui titolarità è stata poi  trasferita alla Regione Siciliana.  Oggi le risorse residue attualmente nella piena disponibilità della Regione ammontano a circa 46 milioni.

Altri 6 milioni e 800 mila euro saranno trasferiti alla Regione una volta completate le procedure per la loro reiscrizione nel bilancio del Ministero dell’Ambiente.

Va detto che 50 milioni della Programmazione Unitaria 2007/2013 della Regione Sicilia, assegnate con Delibera CIPE n. 87, non sono più disponibili in quanto non sono stati assunti impegni giuridicamente vincolanti entro i termini previsti.

Inoltre il Ministero ha trasferito alla Regione Sicilia risorse aggiuntive per 4 milioni e altri 5 milioni derivanti dall’atto transattivo sottoscritto con la Società ISAB S.r.l.

Quindi le risorse attualmente disponibili ammontano a 62 milioni e sono state inserite nella bozza di Accordo di Programma per il SIN di Priolo, in fase di perfezionamento da parte del Ministero dello sviluppo economico e dell’Agenzia per la Coesione Territoriale prima della sottoscrizione prevista entro questo mese.


Interrogazione a risposta immediata presentata dall’ On.le Rabino - (Gravi eventi alluvionali basso Piemonte Novembre 2014 – Marzo 2015)

La regione Piemonte ha in corso due situazioni emergenziali che hanno richiesto l'utilizzo di poteri straordinari, in deroga alla vigente normativa.

La prima si è verificata in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che hanno colpito il territorio delle province di Torino, Alessandria, Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli nei mesi ottobre e novembre 2014.

Il 12 dicembre scorso il Consiglio dei Ministri ha deliberato lo stato di emergenza, cui è seguita l’ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione civile, nonché la nomina del Commissario delegato, nella persona del Direttore della Direzione Opere pubbliche della Regione Piemonte. Il Commissario delegato, il 24 marzo scorso, ha trasmesso il Piano degli interventi urgenti, approvato dal Dipartimento due giorni dopo.

Sulla più recente ondata di maltempo nelle provincie di Asti e Cuneo a febbraio e marzo 2015, la Regione ha chiesto la delibera dello stato di emergenza, inviando il 29 aprile successivo un rapporto evento con il quale sono stati descritti i fenomeni, le criticità e gli effetti al suolo, con riserva di inviare un rapporto definitivo, essendo in corso le stime dei danni.

Su quest’ultima richiesta, i funzionari del Dipartimento di Protezione Civile da oggi e fino al giorno 8, effettueranno i sopralluoghi nei territori interessati per valutare la sussistenza dei requisiti per la delibera dello stato di emergenza.

Ricordo poi che il mio Ministero ha sottoscritto con le regioni specifici accordi di programma che individuano e finanziano gli interventi prioritari. Quello del 17 novembre 2010 con la Regione Piemonte prevede oltre 112 milioni di euro per la realizzazione di 238 interventi (231 a valere sulle risorse statali e 7 sul cofinanziamento regionale).

Il finanziamento statale è stato riquantificato in euro 65 milioni 670 mila euro, riducendo i relativi interventi a 217, il cui stato di avanzamento è verificabile sul sistema Rendis-Web di Ispra. I restanti 14 sono stati posti in fase programmatica.

Per la Provincia di Cuneo, sono stati previsti 59 interventi per 19 milioni e 900.000 euro, di cui 52 finanziati per 17 milioni e 780mila euro.

Sono numeri che confermano il tenace sforzo del governo nel contrasto al dissesto in queste zone come in tutta Italia, attraverso una seria programmazione, procedure più semplici e risorse certe.


Ultimo aggiornamento 12.05.2015