Intervento del ministro Galletti all'inaugurazione della XVI Fiera Internazionale dell'Ambiente a Teheran

«Ringrazio il governo della Repubblica Islamica dell’Iran per questo invito che mi onora. È per me un piacere ma anche motivo di grande interesse partecipare all’inaugurazione di questa Fiera dell’Ambiente, uno spazio in cui su temi quali la tutela degli ecosistemi e l’innovazione tecnologica e di impresa si confrontano tecnici, imprenditori e rappresentanti delle istituzioni.

Le persone che animano questo spazio, protagoniste della sfida ecologica ed energetica del futuro, hanno ben presente come la ricerca e l’innovazione tecnologica, nonché il loro trasferimento alle imprese e alle istituzioni, rappresentino una strada obbligata per lo sviluppo.

Ricerca e innovazione sono decisive anche per fornire possibili soluzioni alle emergenze ambientali che i cittadini si trovano ad affrontare ogni giorno: inquinamento dell’acqua e dell’aria, degrado dei suoli, perdita di biodiversità, surriscaldamento del pianeta.

La dimensione globale della crisi ambientale, e in primo luogo le conseguenze dei cambiamenti climatici già in atto, rappresentano una sfida altissima per la comunità mondiale ma sono portatrici anche di una grande opportunità, quella di sedersi intorno ad un tavolo comune per trovare assieme delle soluzioni, superando le frontiere e le barriere tra gli Stati che in alcuni momenti sembrano invalicabili.

Sono convinto che – in un mondo segnato da vecchie e nuove rivalità, da contese difficili da affrontare, da guerre sanguinose – l’esigenza, anzi la necessità di trovare un comune terreno di confronto e iniziative partecipate per affrontare, ad esempio, la sfida del global warming, possano rappresentare una “buona pratica” per la diplomazia internazionale, uno stimolo per i governi di tutto il mondo a trovare soluzioni condivise anche in altri palcoscenici di crisi.   

La mia presenza qui oggi è anche espressione e conferma degli ottimi rapporti di collaborazione e cooperazione ambientale tra i nostri due Paesi. Una collaborazione tanto più importante perché è iniziata in anni non facili per le relazioni internazionali. Ma ci abbiamo creduto e oggi, a poco più di due anni dall’avvio, si cominciano a vedere e a raccogliere i frutti.

All’inizio di questa settimana, a Roma, il Comitato Congiunto tra Ministero dell’Ambiente italiano e Dipartimento dell’Ambiente iraniano ha dato l’avvio al primo progetto pilota per lo sviluppo di smart grid finalizzate al monitoraggio dei gas serra, la riduzione dell’inquinamento atmosferico, la gestione del traffico e l’efficienza energetica. Un progetto che vede significativamente unite nell’implementazione per l’innovazione tecnologica, expertise italiana e importanti strutture di ricerca iraniane.

Altri due progetti – orientati, questi, al delicato settore dei rifiuti e dello smaltimento – sono in fase di approfondimento per il successivo finanziamento, mentre per altri quattro, di maggiori portata ed impegno, sono al vaglio alcune possibilità di supporto attraverso appositi strumenti di finanza agevolata. Si tratta della fase attuativa di un primo pacchetto di interventi che nel complesso mobilizzeranno risorse per circa tre milioni di euro.

Vorrei aggiungere, inoltre, che il processo stesso della nostra collaborazione è per noi motivo di orgoglio, un orgoglio che sono certo condividiamo con voi, amici iraniani. Abbiamo costruito un sistema stabile di rapporti di scambio di conoscenze e di esperienze tra le nostre strutture tecniche. Delegazioni iraniane hanno partecipato alla nostra Fiera Internazionale della Green Economy di Rimini e numerosi sono stati gli incontri dei nostri tecnici in Iran.

In particolare, mi piace ricordare il seminario tecnico “Cambiamento climatico e governance ambientale” tenutosi qui a Teheran a novembre dello scorso anno, che ha visto ospiti le istituzioni iraniane, la partecipazione di numerose imprese sia italiane sia iraniane e il coinvolgimento del nostro Ente Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile.

Tutto ciò ha condotto ad una consuetudine di rapporti tra i due Paesi sui temi ambientali che ha favorito la nascita di ulteriori collaborazioni anche attraverso strumenti di cooperazione multilaterale.

Cito al riguardo tre esperienze: 

In primo luogo, ricordo l’Iniziativa per la Trasparenza dell’Azione Climatica, uno dei frutti dell’Accordo di Parigi, che vede impegnato il nostro Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale in una collaborazione anche con l’Iran per il rafforzamento della capacity building per il sistema di Misura, Rendicontazione e Verifica, di cui i Paesi sottoscrittori dell’Accordo di Parigi dovranno dotarsi.

Va menzionato anche il supporto italiano al progetto in Iran dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale per l’eliminazione dei gas climalteranti dalle schiume, secondo le disposizioni del Protocollo di Montréal.

Infine, ricordo il sostegno al progetto realizzato in Iran dall’Ufficio di Roma per la promozione degli investimenti e della tecnologia dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale che fornisce supporto alle piccole e medie imprese iraniane attraverso la promozione degli investimenti ed il trasferimento tecnologico in energia e ambiente. Il progetto, nell’ottica di reciprocità che connota la nostra collaborazione, fornisce peraltro un’opportunità di scambio alle piccole e medie imprese italiane in grado di relazionarsi con i partner iraniani.

Lo sviluppo sostenibile del pianeta non può fare a meno di una sempre più stretta partnership tra istituzioni pubbliche e settore privato. Anzi, in questi ultimi anni, è a volte proprio il settore privato, attraverso lo sviluppo della Green Economy, che indica la strada alle istituzioni pubbliche.

Sostegno tra pubblico e privato, collaborazione tra popoli e Stati, coinvolgimento delle Organizzazioni Internazionali: queste sono le risposte che il pianeta si aspetta da noi. Su queste siamo impegnati. E sono certo che questa rassegna di Teheran fornirà elementi, spunti, progetti e idee interessanti per tutti noi che lavoriamo per rendere questo pianeta più salubre e ospitale per le future generazioni.

Grazie».

Teheran, 24 febbraio 2017

 

Il ministro Galletti incontra viceministro iraniano del commercio Esfhabodi. Al centro, l'ambasciatore italiano Mauro Conciatori    

 

Il ministro Galletti con il ministro iraniano all'Ambiente

 

Il ministro Galletti a colloquio con il ministro iraniano all'Ambiente

 

Il ministro Galletti in visita ai padiglioni risponde alle domande dei giornalisti

 

Il ministro Galletti in visita allo stand italiano

 

 

 

 

 

 


Ultimo aggiornamento 06.03.2017