Il benvenuto del sottosegretario Degani alla delegazione Coreana in Expo

“Ogni giorno, ad Expo, si festeggia e si celebra un Paese, un popolo, una cultura, una tradizione. Oggi sono particolarmente lieta di accogliere gli amici coreani a Milano.
La volontà e l’impegno che caratterizza la vostra partecipazione ad Expo andrebbe presa come esempio di quanto sia importante e gratificante avere una presenza di così alta qualità. Per descrivere il vostro bellissimo padiglione ci vorrebbe molto più dei pochi minuti che spenderò su questo palco e vale la pena vederlo, anzi viverlo, perché è un’esperienza unica entrare in queste magnifiche creazioni architettoniche.

La Corea ha un padiglione self-built, costruito su un lotto di quasi 4.000 metri quadri, tra i più ampi dell’intero sito. La sua forma ricorda una serie di vasi tradizionali, i cosiddetti moon jar, che anche in questo caso, oltre contenere cibo, contengono cultura, tradizione e tutto ciò che di meglio il Paese offre al mondo in termini di alimentazione e sviluppo della sicurezza alimentare.

Il vostro Paese, Signor Ministro, ha saputo coniugare gli aspetti ludici e di intrattenimento con gli aspetti divulgativi ed educativi, avendo come filo conduttore il giusto equilibrio tra tradizione e tecnologia. L’Hansik – l’alimentazione coreana – porta con sé non solo il principio latino mens sana in corpore sano ma anche la necessità di sapersi evolvere nel tempo per potersi adattare ad esigenze differenti e a criteri di sostenibilità che mutano negli anni. 

L’intera vostra esposizione ruota intorno ai concetti di salute, di equilibrio e di tempo come fattore di creazione (grazie al processo di fermentazione, così importante nella cucina coreana). Non voglio svelarvi ulteriori dettagli per non privarvi dello stupore e della bella esperienza che milioni di visitatori, bambini giovani, famiglie stanno vivendo in queste settimane.

Il tema della vostra partecipazione “Sei ciò che mangi”, a mio avviso, va però oltre la tesi sostenuta da Feuerbach – che semplicisticamente riassumo nella battuta – mangiare meglio per pensare meglio. Infatti l’intimità del rapporto dell’uomo con il cibo supera la salute fisica e mentale, per abbracciare la tradizione e la cultura, il piacere e la dedizione che si hanno nella preparazione dei piatti e che rivelano sia un profondo attaccamento alla terra sia una ragione di incontro e di attrazione verso ciò che è apparentemente lontano.

Le domande che ponete ai visitatori al loro ingresso nel padiglione coreano, “Cosa dobbiamo mangiare, come dobbiamo mangiare e fino a quando possiamo mangiare in modo sostenibile?”, sono le domande con cui questa Esposizione Universale vuole stimolare il dibattito internazionale sulla sfida che riguarda la sicurezza alimentare e lo sviluppo sostenibile.

Expo Milano 2015 rappresenta un’opportunità straordinaria per poter affrontare il tema dell’alimentazione e della sostenibilità delle politiche di sviluppo. Il percorso che abbiamo intrapreso vuole andare oltre questi sei mesi di Esposizione Universale, anche nell’ottica dell’Agenda di Sviluppo post-2015 delle Nazioni Unite che sostituirà i Millennium Development Goal

Per essere adeguatamente approfondito in tutte le sue sfumature, il carattere universale del tema dell’Esposizione di Milano, “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, non ha richiesto solo l’adesione, molto numerosa dei partecipanti, ma anche il loro contributo propositivo. Expo Milano sta offrendo un contenitore di altissima qualità, ma il contenuto sarà necessariamente il frutto di un lavoro di squadra di Governi, organizzazioni internazionali, imprese e privati cittadini.

Ringrazio quindi i Rappresentanti della Repubblica di Corea per avere accettato di partecipare in maniera significativa ad Expo Milano 2015 e per essere qui a festeggiare con noi la Giornata nazionale coreana”.

Così oggi il Sottosegretario al Ministero dell’Ambiente Barbara Degani ad Expo

 

 


Ultimo aggiornamento 23.06.2015