Garantita continuità per le Autorità di Bacino idrico

Il decreto legge approvato oggi dal Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo affronta anche il nodo delle "Autorità di bacino nazionali" per garantirne la continuità di funzionamento nelle more dell'attuazione del testo unico in materia ambientale (d.lgs 152/2006) che ne aveva previsto la soppressione e la loro sostituzione con le Autorità di distretto idrografico.

In attesa della istituzione delle nuove autorità è stata disposta la sopravvivenza transitoria delle vecchie Autorità di bacino anche per non contravvenire alla direttiva 2000/60/CE (cd. "Direttiva Acque") che entro dicembre 2009 prevede siano adottati i piani di gestione di bacino idrografico.
 
"Il maltempo di questi giorni - ha spiegato il Ministro Prestigiacomo - ha messo in evidenza, qualora ce ne fosse bisogno, l'esigenza che la gestione dei bacini idrici sia piena ed attiva, anche per le scadenze che l'Europa ci pone. Era necessario quindi intervenire per sanare un vuoto legislativo che l'Italia non può permettersi in una materia così delicata come la gestione del territorio".
 
Il decreto contiene anche nome in materia di rifiuti. In particolare viene prorogato il termine a partire dal quale non si potranno più conferire in discarica rifiuti con potere calorifico maggiore di 13.000 kJ/kg. La misura punta a far fronte alla attuale situazione di carenza a livello nazionale di strutture di termovalorizzazione adeguate, anche per evitarne l'eventuale conferimento abusivo in discariche non autorizzate.
 
Inoltre viene prorogato anche per l'anno 2009 il regime transitorio, già previsto dalle leggi finanziarie 2007 e 2008, per il passaggio dall'applicazione della TARSU (che ha natura tributaria) alla TIA (che ha natura di tariffa), permettendo di adottare gli atti necessari a tale transizione; viene prorogato di conseguenza anche il termine entro il quale ai rifiuti assimilati dovrà applicarsi esclusivamente una tariffazione per le quantità conferite al servizio di gestione dei rifiuti urbani.
 
Sempre in materia di rifiuti, viene eliminata l'attuale sproporzione degli oneri informativi cui sono sottoposte le imprese di gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) rispetto agli obiettivi e alle indicazioni comunitarie, preservandone la riservatezza commerciale ed industriale e pertanto limitando gli obblighi di comunicazione solamente a quelle informazioni concernenti la produzione delle apparecchiature elettriche ed elettroniche destinate all'esportazione. Ancora, con riferimento ai RAEE si rende necessaria una proroga di un anno per l'entrata in vigore del sistema di responsabilità individuale del produttore per il finanziamento delle operazioni di smaltimento, nell'attesa che la Commissione Europea definisca la disciplina sull'identificazione del produttore.


Ultimo aggiornamento 19.08.2013