Avviati dal Ministero dell'Ambiente contatti con ditte specializzate per intervenire sui fondali a largo della Calabria

Disponibilità a collaborare anche dal centro ricerche marine della NATO

Il Ministero dell’Ambiente ha avviato contatti con aziende dotate di tecnologie adeguate al fine di disporre un intervento sui fondali a largo della Calabria dove è stato individuato il relitto che si teme possa contenere rifiuti tossici. La disponibilità a collaborare con il Ministero in questa delicata operazione è stata manifestata anche dal NURC, il centro ricerche marine della NATO che da tempo collabora con l’Ispra per la individuazione di residuati bellici.

Queste attività si inquadrano anche nel rapporto avviato con la magistratura competente per collaborare agli accertamenti in corso e, successivamente, per intervenire su eventuali esigenze di protezione ambientale. Interventi che sono stati già predisposti per il sito contaminato a terra per la caratterizzazione e la bonifica del quale la direzione competente del Ministero ha stipulato una convenzione con l’Ispra, che opererà di concerto con le istituzioni locali. Sul sito intanto sono state già avviate le attività concordate. La collaborazione con la magistratura sarà adesso rinnovata alla luce del trasferimento dell’indagine dalla Procura della repubblica di Paola alla Direzione Distrettuale Antimafia della Calabria con la quale sono stati già avviati contatti per implementare la collaborazione operativa.

Relativamente a quanto pubblicato oggi dal quotidiano "La Repubblica" a pag. 46, laddove si afferma che "L’inizio della storia sulle navi dei veleni è in Italia, sulla sponda lombarda del Lago maggiore dove ha sede l’Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e la ricerca Ambientale, che lavora ai progetti dell’Euratom". Il riferimento all’Istituto, vigilato dal Ministero dell’Ambiente, è palesemente errato. Nel comune di Ispra (Va), che si trova sulla sponda lombarda del Lago Maggiore, ha sede un centro Euratom. Ma l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (I.S.P.R.A.), non c’entra niente.

Per quanto riguarda infine la richiesta di incontro da parte del sindaco di Cetraro Giuseppe Aieta con il ministro, come già accennato in un comunicato stampa del 15 settembre scorso, si ribadisce che il primo cittadino del comune calabrese sarà invitato nei prossimi giorni al Ministero per affrontare le tematiche legate alla situazione del suo territorio.

Roma, 25 settembre 2009


Ultimo aggiornamento 19.08.2013