Ambiente; Prestigiacomo: "In Italia raccolta dei rifiuti elettronici avanzata, Greenpeace non racconti favole"

"Greenpeace cerca pubblicità a basso costo e scatena una tempesta in un bicchier d’acqua. Infatti in Italia, già da tempo, tutte le case produttrici raccolgono e riciclano i rifiuti elettrici ed elettronici attraverso un sistema pro-quota. Ciascuno, cioè, deve recuperare una quantità uguale a quella che ha immesso, anche di marche differenti. Questo sistema è basato sul lavoro di oltre 15 consorzi che procedono a pieno regime".

 
Lo afferma il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, che aggiunge: "Il sistema italiano è pronto ad avviare tutto l’iter di perfezionamento della raccolta non appena la Commissione europea, con una decisione ancora ferma a Bruxelles, sbloccherà la cosiddetta "marcatura" degli elettrodomestici. Che consiste in un codice di identificazione del produttore da applicare su ogni singolo prodotto elettrico o elettronico per consentire a ogni impresa di raccogliere le proprie apparecchiature.
 
A quel punto i consumatori saranno più garantiti, ma già oggi sono assistiti da una rete efficace sulla quale il ministero dell’Ambiente conduce una vigilanza assidua. E Greenpeace invece di raccontare favole e raccogliere firme potrebbe cominciare a dire la verità ai suoi associati: questo governo fa molto per l’ecologia, mentre il fondamentalismo fa male all’ambiente".

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Ultimo aggiornamento 19.08.2013