All’Orto Botanico di Roma la Giornata sulla contabilità ambientale

Il grande valore naturalistico dei parchi ha anche una forte valenza economica. E’ questo il messaggio della “Giornata sulla contabilità ambientale” che si è svolta oggi all’Orto botanico di Roma.

L’iniziativa, organizzata dal ministero dell’Ambiente e dall’università La Sapienza di Roma, a cui hanno partecipato numerosi esponenti del mondo scientifico, istituzionale e dell’associazionismo e i presidenti di alcuni parchi nazionali, è stata l’occasione per presentare “Parchi nazionali: dal capitale naturale alla contabilità ambientale”, la prima pubblicazione in Italia che ha sistematizzato i dati sulle aree protette del nostro Paese.
Molti gli interventi che si sono susseguiti nel corso cella giornata.
Carlo Blasi, direttore dell’Orto botanico e presidente della Federazione italiana scienze natura ambiente, ha sottolineato in apertura la necessità di coinvolgere sulla tematica dei parchi tutti gli operatori.
Maria Carmela Giarratano, dirigente della Direzione Protezione della natura e del mare del ministero dell’Ambiente, ha ricordato la forte attenzione del ministero verso le aree protette anche in termini di finanziamenti.
Il capo del Corpo forestale dello Stato Cesare Patrone ha messo in evidenza la funzione sociale e pubblica dei parchi mentre per il presidente di Federparchi, Giampiero Sammuri, “la biodiversità ha un valore etico, quasi filosofico, ma anche un valore economico reale. Il nostro impegno è far capire qual è il valore concreto della biodiversità”.
I lavori sono stati chiusi dal direttore generale della Direzione Protezione della natura e del mare del ministero dell’Ambiente, Renato Grimaldi, che ha portato i saluti del ministro Orlando impegnato in Senato e in Consiglio dei ministri. “Oggi – ha detto Grimaldi - stiamo evidenziando l’idea di una ripartenza importante. A tre anni dall’approvazione della Strategia nazionale per la biodiversità, qualche risultato l’abbiamo colto. Per esempio siamo stati tra i pochi Paesi europei ad aver presentato recentemente la rendicontazione sulle spese sostenute dall’Italia per la tutela della biodiversità. L’iniziativa di oggi serve a fare il punto. Dobbiamo saper valorizzare la qualità dei parchi sulla base di misuratori precisi. Dobbiamo dimostrare con i numeri quanto vale la nostra natura”.

 

 

Qualche dato significativo tratto dalla pubblicazione
“Parchi nazionali: dal capitale naturale alla contabilità ambientale”

• L’Italia è il Paese europeo con la più grande varietà di specie viventi. Nei 23 parchi nazionali si trova la maggior parte degli habitat importanti per la vita delle 56.000 specie di animali presenti in Italia.
• Le foreste più significative dei parchi sono faggeti e querceti, che danno un contributo fondamentale alla lotta contro l’effetto serra.
• I parchi nazionali frenano il consumo di suolo: se il 17% dei boschi ha ceduto il passo a superfici artificiali, l’attenzione degli enti parco ha permesso di ridurre al 4,5% l’urbanizzazione in queste aree protette.
• Nei parchi nazionali ci sono 124 varietà di ambienti sulle 149 presenti in Italia.
• Il 7,1% del territorio del parchi è rappresentato da fiumi e laghi.


Ultimo aggiornamento 09.08.2013